Le persone che hanno partecipato

Gian Carlo Muzzarelli

Gian Carlo Muzzarelli

Gian Carlo Muzzarelli è nato a Modena nel 1955. E' bancario in aspettativa. È stato sindaco di Fanano, nel Modenese, dal 1980 al 1990 ed anche assessore all’Agricoltura, Turismo e Programmazione della Comunità montana dell’Alto Frignano.
Dal 1990 al 1999 è stato assessore della Provincia di Modena con deleghe a Sanità, Servizi sociali, Turismo, Cultura e Volontariato nel primo mandato mentre nel secondo mandato si è occupato della Programmazione territoriale, Ambiente e Protezione civile. Ha ricoperto dal 1994 l’incarico di vicepresidente della Provincia di Modena.
È stato eletto consigliere della Regione nel 2000 e ha presieduto, nella VII legislatura, la commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture.
Rieletto consigliere nel 2005 ha nuovamente presieduto la commissione assembleare Territorio, Ambiente e Mobilità.
Dal marzo 2009 ha ricoperto l'incarico di assessore regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale, Cooperazione con le Autonomie locali ed Organizzazione.
Dal 2010 assessore regionale alle Attività produttive, piano energetico e sviluppo sostenibile, economia verde, edilizia.

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Ha partecipato a:

Soluzioni innovative per la produzione di mezzi di trasporto pubblico urbano

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 14:00

Con G.Muzzarelli, Assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, C.Bruni, RSU Bredamenarinibus, M.Sangalli, rappresentante dello spinf off del Politecnico di Milano E-Co (Electric&Hybrid- Drive Company), G.Pede, responsabile del Laboratorio veicoli a basso impatto ambientale dell’ENEA G.Pontecorvo, Presidente esecutivo di Bredamenarinibus, A.Colombo, assessore alla Mobilità e ai trasporti del Comune di Bologna.

Città resilienti

Roma, 9 Luglio, 2020 | 14:00

Le città sono l’istituzione di governo più vicina ai cittadini e alle imprese e per questo, che le governa, si trova ad affrontare direttamente sfide sempre più complesse: domande sociali ed economiche, cambiamenti climatici, ed, evidentemente, emergenze sanitarie.

È importante che si diffonda la cultura e la prassi della città resiliente intesa come un modello di governo in grado di gestire risposte sociali, economiche e strutturali per permettere al territorio di sopravvivere, adattandosi alle sfide e alle minacce che provengono dall’ambiente esterno. Un modello improntato alla flessibilità e fondato sulla prevenzione, la formazione e la conoscenza. Al contrario, è difficile parlare di smart cities e di smart communities se non si creano le condizioni per rendere meno vulnerabili e più sicuri i nostri centri urbani, se singole azioni e interventi non sono coerenti con un modello di intervento condiviso che consideri le città nella loro complessità e nelle diverse dimensioni infrastrutturali, sociali ed economiche.

L’incontro vuole approfondire le diverse dimensioni che rendono una città resiliente: l’infrastruttura tecnologica, il valore della comunità, la Governance dei dati e delle informazioni.