Le persone che hanno partecipato

Marco Doria

Marco Doria

Sposato con tre figli, nasce a Genova il 13 ottobre 1957. Nel 1976 consegue la maturità classica al liceo D’Oria. Frequenta l’Università di Genova, Facoltà di Lettere e Filosofia corso di laurea in Lettere moderne. Nel 1981 si laurea in storia contemporanea.

Lavora per un anno come borsista all’Ansaldo, occupandosi dell’archivio storico dell’impresa. Dopo il servizio militare di leva ottiene una borsa di studio della Fondazione Einaudi di Torino. Avvia un lavoro di ricerca sulla storia dell’Ansaldo, proseguito poi nel triennio 1985-88 all’European University Institute (Firenze), dove consegue il dottorato di ricerca in storia.

Nel 1988, vince un concorso pubblico per l’insegnamento nelle scuole secondarie superiori, e inizia la sua carriera di insegnante come docente di lettere all’ITIS Giorgi, nella succursale di Genova Molassana, diventata di lì a poco ITIS Majorana. Al Majorana insegna fino al 1995, ricoprendo per un biennio anche il ruolo di vicepreside.

Nel 1995 ottiene un posto da ricercatore universitario in storia economica alla Facoltà di Economia dell’Università di Genova. La sua attività di ricerca si focalizza su XIX e Novecento e riguarda la storia di imprese e banche, la formazione della classe imprenditoriale e la composizione della forza lavoro, i processi di industrializzazione e deindustrializzazione, lo sviluppo delle città, in particolare, la costruzione dei servizi urbani, i trasporti marittimi e le trasformazioni delle strutture portuali. Diventa professore associato, sempre in storia economica, e nel 2010 vince un concorso da professore ordinario, continuando a lavorare nell’Ateneo genovese.

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Ha partecipato a:

Riuso, rigenerazione urbana e sostenibilità energetica nelle città

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 10:00

La trasformazione urbana, che è la grande sfida del nostro secolo, deve necessariamente assumere un approccio complessivo nell’affrontare i diversi temi. C’è il problema del patrimonio edilizio esistente, in grande parte obsoleto e da rinnovare. C’è il problema dell’energia, che va risparmiata e prodotta sempre più da fonti rinnovabili. C’è la questione della gestione dell’acqua, dei rifiuti, dei materiali, ma anche della sicurezza sismica. E c’è la necessità di riqualificare interni comparti e spazi pubblici nelle città.

Il criterio guida è la sostenibilità, alla base della strategia europea 2020 per il clima e l’ambiente e che è ha ispirato anche il lancio dell’iniziativa europea per le smart cities.
Il convegno si concluderà con l’assegnazione della Seconda Edizione del Premio RI.US.O., l’iniziativa per la rigenerazione urbana sostenibile dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (ANCE), il Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) e Legambiente.