Le persone che hanno partecipato

Fiorella De Cindio

Fiorella De Cindio

Fiorella De Cindio Laureata con lode in Fisica nel 1976, dal 1988 è professore associato presso il Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell'Università degli Studi di Milano, dove, dopo aver insegnato per molti anni Linguaggi di Programmazione, insegna dai primi anni 2000 Fondamenti di Sistemi Distribuiti e Comunità Virtuali.

L'attività di ricerca (documentata da oltre cento pubblicazioni nazionali e internazionali) concerne, da un lato, i linguaggi ed i metodi per l'analisi, la specifica e la programmazione dei sistemi distribuiti, con particolare attenzione al coinvolgimento degli utenti nel processo di sviluppo (participatory design). Dall'altro lato, la sua ricerca si è focalizzata sulla progettazione di applicazioni software a supporto della interazioni sociali in rete (con particolare attenzione alle tecnologie di e-Participation e e-Democracy) e sulla loro sperimentazione in contesti sociali reali.

Nel 1994 ha promosso il Laboratorio di Informatica Civica, di cui è responsabile, e avviato la  Rete Civica di Milano (RCM), che è oggi una Fondazione di partecipazione di cui Fiorella De Cindio è Presidente. Nel 2001 è stata premiata con la Civica Benemerenza della Città di Milano (nota come "Ambrogino d'oro").

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Ha partecipato a:

Democrazia continua. Le tecnologie per la politica ampliano i confini della democrazia rappresentativa ed aprono nuove opportunità di partecipazione democratica

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 12:00

Sempre più diffusamente negli ultimi anni, anche in Italia, é cresciuta la richiesta da parte dei cittadini di una più estesa e diretta partecipazione alle decisioni della politica, al loro formarsi ed al loro attuarsi. Questa richiesta si è inestricabilmente collegata al rapidissimo diffondersi dei nuovi strumenti tecnologici di informazione e di comunicazione che hanno così larganente modificato abitudini cognitive, modalità di relazione sociale, stili di vita, tanto da rendere spesso indistinguibili i due fenomeni.

La spinta alla partecipazione ed al rinnovamento della politica si è giovata di strumenti  potenti di mobilitazione e di discussione, e, nello stesso tempo, i nuovi media di relazione sociale hanno abilitato forme inedite di partecipazione e di decisione collettiva, che non sarebbero stati nemmeno immaginabili senza tali strumenti.

Come risposta a questa sempre più forte sollecitazione è cresciuta la consapevolezza delle istituzioni politiche della necessità di una profonda riforma dell’esercizio della azione politica, delle sue procedure, della sua relazione con la società, e, di conseguenza, degli strumenti necessari a sostenere queste intenzioni di riforma, delle tecnologie capaci di abilitare un effettivo rinnovamento della politica.

E’ in questo contesto che può essere collocata l’indicazione che Stefano Rodotà ha fornito  in Tecnopolitica (Laterza 1997) per definire questo rinnovamento, utilizzando il termine di “democrazia continua” : “Parlando di democrazia continua si fa riferimento a strumenti che si differenziano da quelli di tipo rappresentativo perchè vengono adoperati dai cittadini senza ricorrere ad alcuna mediazione...L’accento viene posto sulla fine dell’intermittenza del processo politico per quanto riguarda la presenza dei cittadini, e sul fatto che la nuova continuità non è resa possibile da impulsi o stimoli provenienti dall’alto, ma è affidata anche, o soprattutto, all’iniziativa diretta degli interessati. Ma la continuità non riguarda soltanto la dimensione temporale. Si distende nello spazio dove le reti creano appunto la fine delle interruzioni determinate dalla distanza, aprendo la prospettiva di una face-to-face democracy senza più confini. Proprio questo continuum spazio temporale individua la dimensione istituzionale dell’agire politico e della costruzione della cittadinanza.

Nel corso del convegno sarà presentato il rapporto di ricerca "I media civici in ambito parlamentare: strumenti disponibili e possibili scenari d'uso" realizzato dalla Fondazione Ahref in collaborazione con il Servizio Informatica del Senato.

“Think Digi Tank” Strumenti digitali per la ricerca politico-culturale

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 16:30

L'incontro e' dedicato ai think tank italiani, alle loro caratteristiche, al cambiamento e alle prospettive del loro ruolo e, con particolare attenzione, al loro utilizzo degli strumenti digitali e al progetto/concorso avviato dal Centro per la Riforma dello Stato su questo tema.

Obiettivo del convegno e' descrivere la varieta', le potenzialità ed il ruolo che i think tank italiani – fondazioni, centri di ricerca, ma anche associazioni e operatori “organizzati” della conoscenza - possono svolgere per contrastare la crescente debolezza della elaborazione politica e della proposta di policy, e le opportunità offerte in questa prospettiva da un utilizzo consapevole degli strumenti digitali coerenti con questo scopo.

Bilancio Partecipativo in Italia e all’estero

Milano, 25 Ottobre, 2017 | 15:30

Il bilancio partecipativo è una forma di bilancio in cui i cittadini e le istituzioni costruiscono insieme una buona parte delle priorità di spesa e di intervento di un'amministrazione. Esistono buone pratiche ed esperienze di partecipazione nella produzione dei bilanci amministrativi locali a livello nazionale e internazionale. A partire dai più grandi esempi – come quello del Comune di Barcellona e del Comune di Milano - si analizzerà il contesto italiano delle città metropolitane, medie e piccole. 

Questo incontro prevede il confronto attivo tra amministrazioni pubbliche, realtà locali e portatori di interesse tutti, su un tema  di rilevanza generale per il futuro delle politiche pubbliche.

PartecipaNet | Prospettive e strumenti che favoriscono la partecipazione

On web, 11 Settembre, 2017 | 12:00

Qui di seguito il video integrale del webinar.

Che tipo di sviluppo stanno disegnando le politiche delle nostre città? Quali sono i meccanismi partecipativi messi in atto dalle nostre amministrazioni locali? Qual è il valore aggiunto della partecipazione dei cittadini alla produzione di politiche pubbliche?

Ciò che emerge costantemente da parte degli amministratori è un'estrema eterogeneità delle pratiche partecipative e degli strumenti che oggi sono offerti o praticati dalle istituzioni locali italiane. Questo lavoro si colloca all'interno di un nascente network italiano per l'innovazione municipale per la partecipazione che potrà fornire uno strumento di costante confronto, monitoraggio e condivisione degli strumenti e degli obiettivi sviluppati e applicati nei vari contesti comunali.