Le persone che hanno partecipato

Fabio Poggi

Fabio Poggi

Viene dal mondo dell'ICT; dopo gli studi universitari ha svolto per anni la professione di consulente informatico, in particolare nella progettazione e della gestione di sistemi informativi in ambito privato e pubblico. Come assessore all'Innovazione si occupa di Progetti telematici, del Servizio reti e di Smart city. Ha promosso e seguito il progetto I-Modena per la copertura wi-fi gratuita della città, che dopo aver portato internet wireless nelle aree a maggior interesse economico e turistico del centro, sta ora entrando nella seconda fase che coinvolge esercizi commerciali e privati. Attualmente si occupa di Agenda digitale convinto del ruolo trainante che il Comune puù svolgere sia nella digitalizzazione della Pubblica amministrazione sia come facilitatore dello sviluppo digitale dell'intera città nelle sue diverse componenti.

Il 30 ottobre a Smart City Exibition Poggi parteciperà al convegno dedicato alle Agende Digitali per portare l'esperienza di "Modena smart comunity" che attua localmente il progetto regionale Madler, il Modello partecipato per la promozione delle agende digitali locali in Emilia-Romagna.

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Ha partecipato a:

Le Agende Digitali nelle città: le esperienze di Bologna ed Emilia Romagna a confronto con gli altri territori / Digital Agenda in smart cities: Bologna and Emilia Romagna experiences compared with other territories

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 11:30

Per questo evento è disponibile la traduzione Italiano/Inglese/Italiano - Italian/English/Italian translation is available for this event.

Nel 2010 l'Agenda Digitale diventa uno dei pilastri della strategia EU per l'scita dalla crisi economica. A luglio del 2011 la Regione Emilia-Romagna approva la sua Agenda Digitale riconoscendo quattro nuovi diritti di cittadinanza digitale. A novembre 2011, il Comune di Bologna lancia un percorso partecipato per dotarsi di un'Agenda Digitale cittadina che definisca le priorità e le azioni per trasformare il modo in cui i cittadini vivono il territorio urbano. L'Agenda Digitale é una priorità per città, regioni e per il Paese.

La tavola rotonda, oltre ad essere occasione per presentare l'Agenda Digitale del Comune di Bologna, vuole avviare un confronto e una riflessione circa l'urgenza e l'opportunità di avere agende digitali locali diffuse che affiancandosi a quella europea, nazionale e regionale siano in grado di ampliare la portata delle azioni generali aggiungendo la relazione diretta con il cittadino che é prerogativa e caratteristica degli enti locali.

Open data, investimenti in infrastrutture, corsi per l'inclusione digitale e uso strategico dei social media sono alcuni dei punti dell'Agenda Digitale della Città di Bologna, ma quali i punti condivisi con le altre città? Quali i temi su cui lavorare come sistema territoriale? Quale il ruolo delle Regioni e del governo? Quali le azioni da sviluppare nell'ambito di una città metropolitana? é possibile pensare ad un modello di riferimento? Si può immaginare una agenda digitale dei territori?

L'evento vedrà la partecipazione di Anci, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna e rappresentanti di altre città e territori. E' stato inoltre invitato un rappresentante del Governo.


In 2010 the Digital Agenda becomes one of the EU strategy pillars to respond the economic crisis. In July 2011 the Region Emilia-Romagna approves its Digital Agenda and establishes four new digital citizenship rights. In November 2011, Bologna's Municipality launches a roadmap for a Digital Agenda city defining the priorities and actions to transform the way people live in the urban area. The Digital Agenda is a priority for cities, regions and for the country.
The Roundtable, will present Bologna's Municipality Digital Agenda, and will debate about the urgency and opportunity to have digital local agendas sprawled which, together with European, national and regional agendas, can promote citizens relationship.
Open data, investment in infrastructure, courses for digital inclusion and strategic use of social media are some of the points of the Bologna's Municipality Digital Agenda, but what can be shared with other cities? Which topics can become a territorial system? Which role do Regions and the Government have? Which actions within a city need to be developed? Can a reference model be adopted? Can a digital agenda of territories be thought?
The event will see the participation of Anci, Regione Emilia Romagna, Bologna';s Municipality and representatives of other cities and territories. It was also invited a representative of the Government

 

La strada verso la open city / The path to the open city

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 14:00

La città open é una città che dà priorità alla trasparenza del suo operato e dove la comunicazione é orientata a favorire il coinvolgimento dei cittadini nella gestione della cosa pubblica. Dai primi esperimenti di e-democracy alle recenti esperienze di contest pubblici e di wiki- government i cittadini sono chiamati a diventare parte attiva nelle decisioni che riguardano la città ma é con l'adozione del modello degli open data che questo approccio ha trovato la massima espressione.

Obiettivo del laboratorio é analizzare le diverse esperienze in essere in Italia mettendo in evidenza gli aspetti critici e problematici così come le soluzioni migliori da condividere.

The open city is a city that makes transparency a priority and puts emphasis on citizen's participation. From the first e-democracy experiments to the more recent public contest and wiki-government experiences, citizens have been actively contributing to city decisions. This approach found the maximum expression with the use of open data model. The goal of this lab is to analyze the different experiences currently going on in Italy, assessing critical issues and best practices.

Social is smart. Il ruolo dei social network nella smart city. Incontro con gli esperti e le amministrazioni / Social is smart. The role of social networks in smart city. Meeting with experts and administrations

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 16:00

Come una Smart City usa i Social Media per essere smart? Quali sono gli obiettivi di una città che utilizza un Social Media? Quale strategia elabora per raggiungere gli obiettivi? Come ci si può organizzare per attuare la strategia stessa?

Il Laboratorio, realizzato in collaborazione con l'Osservatorio sui Social Media dell'Alta Scuola Impresa e società dell'Università Cattolica di Milano, si propone come luogo di confronto per tutti coloro che in questi anni hanno osservato e valutato il lavoro delle PA sugli aspetti che riguardano l'utilizzo dei Social Media. Gli autori delle principali ricerche del settore si mettono a confronto con le amministrazioni che giàstanno operando per un uso intelligente dei social media.

How does a Smart City use Social Media to be smart? What are the objectives and the strategies of a city using Social Media? And how is the strategy set up?

The workshop, in collaboration with the Centre on Social Media for the Enterprise High School of the Catholic University of Milan, is the ideal place for all those who in recent years have observed and evaluated the use of social media in the PA. The experts in this field share opinions with the administrations that already rely on intelligent social media.

 

Smart city e diritto alla sicurezza / Smart city from security perspective

Bologna, 29 Ottobre, 2012 | 14:00

La tutela del diritto alla sicurezza della propria casa, del proprio territorio, del proprio ambiente storico e naturale é condizione necessaria per la qualità della nostra vita. La sicurezza dei cittadini (contrasto alla criminalità, ma anche promozione della legalità e delle convivenze sociali) e la salvaguardia del territorio (tutela dell'ambiente, del costruito e delle risorse naturali) sono obiettivi politici imprescindibili per qualsiasi governo e sono alla base di quella "sicurezza dello sviluppo" che é fattore abilitante per la crescita economica e sociale di una nazione e delle sue comunità intelligenti. La premessa ineludibile per raggiungere un simile risultato risiede nella capacità di dare vita ad un'ampia azione di sistema in grado di coinvolgere sia le istituzioni che la collettività nello sviluppo di politiche per la sicurezza partecipate di ampio respiro che sappiano andare al di là della mera emergenza quotidiana. L'innovazione tecnologica può essere "fattore abilitante" per raggiungere questo obiettivo di integrazione e per un più razionale uso delle risorse, specie nella situazione attuale di crisi della finanza pubblica.

Security of home, territory, historical and natural environment  is the primary condition for life quality. Citizen security (opposed to crime, but also legality promotion and social partnership) and territory protection (environmental protection, buildings and natural resources) are non-negotiable political objectives for any Government and are the basis of the "security for development" that leads towards economic growth, social development and  smart community. To reach this goal, a broad action must be strongly promoted, involving public institutions and community partnership, on the development of policies for safe long-term investment that are able to go beyond the mere daily emergency. Technological innovation may be "enabler" to achieve this integration system and ensure a more rational use of resources, especially in the current public finance crisis.

 

Human Smart Cities: la visione.

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 29 Maggio, 2013 | 09:30

In collaborazione con Anci
La Smart City oggi è un modello per l’introduzione di applicazioni e infrastrutture del c.d. “Internet del Futuro”, volte a garantire miglioramenti radicali dei servizi civici in termini di efficienza e sostenibilità. Recenti esperienze in questo settore, tuttavia, hanno fatto emergere una nuova visione, che arricchisce il concetto originario con una prospettiva umanistica, maturata grazie all’adozione di approcci partecipativi e centrati sui cittadini nella co-progettazione e nello sviluppo di servizi Smart City. Infatti, sta diventando chiaro che la sola “intelligenza” (“smartness”) di sensori, apparati e infrastrutture rischia di lasciare il cittadino al di fuori del processi, come un utente che non farà mai propri i servizi in fase di sviluppo se non ne viene coinvolto e impegnato sin dal loro concepimento.

Questa sessione plenaria, che apre la giornata dedicata alle città, esplora i modelli emergenti di Human Smart Cities e le caratteristiche immateriali della “smartness” - come chiarezza di visione, empowerment dei cittadini, partecipazione - che possono agire di complemento alla potenza tecnologica delle infrastrutture sottostanti.

La sessione di apertura e i keynote definiscono il contesto per la migrazione verso una visione Human Smart City delle politiche italiane ed europee, nonché lo stato dell’arte nei più importanti centri di ricerca mondiali.

Segue una tavola rotonda con la partecipazione di esperti e amministratori di importanti Città italiane, che discutono la rilevanza e l’applicabilità della visione Human Smart City. Infine la Carta mondiale delle Human Smart Cities è presentata dai Soci fondatori provenienti dall’Europa, l’America latina, e gli Stati Uniti.

 

Questa sessione è parte della PERIPHÈRIA FINAL CONFERENCE “Human Smart Cities: from Vision to Practice” e rappresenta un’anteprima di alcuni temi che saranno affrontati durante l’edizione 2013 di Smart City Exhibition, Bologna, 16-18 ottobre

 

Peripheria è un progetto di 30 mesi finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma ICT PSP.
PERIPHÈRIA è promosso da un consorzio guidato da ALFAMICRO (PT) e composto da 12 partner provenienti da 5 Stati membri dell'UE.

english_ico2.gifHere you can find the English version of the programme.

The Smart City is by now a model for the application of Future Internet services and infrastructure towards radical improvements of urban services in terms of efficiency and sustainability. In recent experiences in this area, however, a new vision is emerging that enriches the original concept with the human perspective, as gained through the application of citizen-centric and participatory approaches to the co-design and development of Smart City services.

This session and the following round table explore this emergent model for Human Smart Cities and the “softer” features of “smartness” such as clarity of vision, citizen empowerment, participation, etc. which can complement the technological drive of the underlying infrastructures. The opening speeches set the context for the shift towards a Human Smart City vision in Italian and EU policies as well as the state of the art in the world’s leading research centres.

The Sessions reported in this programme are part of the PERIPHÈRIA FINAL CONFERENCE “Human Smart Cities: from Vision to Practice”.

If you need the registration procedure to the exhibition in English, please send an e-mail to info@forumpa.it containing: name, surname and e-mail address of the person you want receive the e-ticket

Un approccio 'Energy Management Oriented' per la gestione del patrimonio edilizio pubblico. Modelli di business e regole innovative per trasformare l'efficienza energetica nella chiave di rinascita del paese.

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 09:30

La particolare voracità energetica del patrimonio edilizio nazionale - più di 5 miliardi di spesa annua complessiva con un indice di consumo che supera i 200 kwh/m²/anno, ben superiore alla media EU - rende improrogabili interventi immediati  di efficientamento  presso le Amministrazioni  Pubbliche. Tali azioni si  coniugano  con il tema dell’innovazione e rappresentano, contestualmente, un’occasione per migliorare la qualità finale dei servizi resi ai cittadini attraverso un possibile sfruttamento dei  flussi di cassa generati dal risparmio energetico.

Occorre però che il Governo vari un quadro di regole chiare e stabili,  in grado di attirare gli investimenti di terzi, e che le grandi aziende allentino la rigidità dei processi di vendita per recepire modelli di business più flessibili. Come spunto di riflessione, vanno altresì segnalate le difficoltà che il “modello Esco”, adottato nella gestione energetica di immobili e/o impianti pubblici,  sta incontrando nel suo percorso di adozione, tra cui:

• l’impossibilità di redigere dei contratti perfetti, ovvero degli accordi fra i vari soggetti coinvolti in cui si prevedono tutte le possibili situazioni e scenari futuri e si descrive il comportamento a cui ciascun soggetto è tenuto ad attenersi.
• l’impossibilità di controllare e gestire in qualche modo le anomalie generate da evidenti asimmetrie informative a favore delle ESCO che possono influenzare pesantemente  la formazione e la gestione di un contratto. 

Il problema dell’approccio di “agenzia” non riguarda peraltro solo la Pubblica Amministrazione, ma tutte le situazioni in ambito residenziale, terziario e industriale in cui vengono attuati contratti con società esterne per la gestione di tutti quei servizi che vanno sotto la designazione di “outsourcing” o esternalizzazione.