Le persone che hanno partecipato

Fernanda Faini

Fernanda Faini

Dottoressa di ricerca (PhD) in diritto e nuove tecnologie presso l’Università di Bologna, dove è cultore della materia. Responsabile dell’assistenza giuridica in materia di amministrazione digitale, innovazione tecnologica e informatica giuridica presso la Regione Toscana. Collabora nell’insegnamento di “Informatica giuridica” presso l’Università degli Studi di Firenze ed è docente del corso “Diritto e nuove tecnologie” presso l’Università Telematica Internazionale Uninettuno. Affiliate Scholar dell’Information Society Law Center dell’Università degli Studi di Milano, membro del Big Data Committee di ISTAT, componente della Task Force sull’Intelligenza Artificiale promossa dall’AgID e membro del gruppo di esperti in materia di tecnologie basate su registri distribuiti e blockchain del Ministero dello Sviluppo Economico. Docente in corsi e master universitari, autrice di pubblicazioni, membro di comitati scientifici e componente del program committee di conferenze scientifiche internazionali, ECDG (European Conference on Digital Government), ICDS (International Conference on Digital Society and eGovernments) e ECIAIR (European Conference on the Impact of Artificial Intelligence and Robotics). Componente del Comitato di redazione della rivista “Ciberspazio e diritto”, dell’Advisory Board della “Rivista di diritto dei media” e del Comitato di redazione della rivista “Diritto Mercato Tecnologia”. Past President del Circolo dei Giuristi Telematici. Componente di associazioni nazionali in materia di informatica giuridica e diritto dell’informatica (SIFD, ANDIG, SIIG). Autrice del volume Scienza giuridica e tecnologie informatiche, insieme a Stefano Pietropaoli (Giappichelli, 2017).

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

Smart Communities, genere, inclusione. L'intelligenza dei territori e le differenze / Smart communities, gender, inclusion. Collective community intelligence and diversity

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 11:30

Un momento  di confronto e riflessione per ricercare la dimensione inclusiva delle comunità intelligenti e gli strumenti che possono facilitarne l'attuazione. Dal laboratorio emergeranno raccomandazioni per decision makers, progettisti, ricercatori/trici.

I partecipanti sono invitati a leggere il position paper da cui prende avvio il laboratorio al seguente indirizzo: http://smartandequal.wordpress.com/

Il laboratorio è realizzato in collaborazione con ECWT  Italia e Stati Generali Innovazione.

Sharing views to device local strategies for smart, sustainable and inclusive growth taking into account the territories diversity. The workshop, in collaboration with ECWT  Italia and Stati Generali Innovazione will provide advices for decision makers, urban planners and researchers.

Read the position paper of the workshop [Italian language] at: http://smartandequal.wordpress.com/

#PianoD: come liberare le risorse delle donne

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 28 Maggio, 2013 | 15:00

In tutte le politiche vanno liberate le risorse delle donne: dalle politiche economiche a quelle su formazione e lavoro fino a quelle su trasparenza e partecipazione. Liberare le risorse delle donne significa dare valore aggiunto all’intera società e al sistema socio-economico nel suo complesso. Come fare? La parola e l’azione alle donne. Lavoreremo con il format dell’Open Talk, a partire da 4 position paper tematici che con la collaborazione di tutte diventeranno strumenti di policy advocacy di genere. Il lavoro che ci porta al 28 maggio inizia già da ora on line, sul wiki ospitato da Stati Generali dell’Innovazione - SGI ed è coordinato e animato dalle WISTER - Women for Intelligent and Smart TERritories.

L'appuntamento sarà anche l'occasione per presentare una prima riflessione su "Smart city in ottica di genere", realizzato da FORUM PA  e da futuro@lfemminile, che raccoglie interviste e riflessioni delle donne protagoniste delle città intelligenti: una delle iniziative che fanno parte dell'Agenda di Ricerca Smart City Gender & Inclusion realizzata in collaborazione con European Centre for Women and Technology, Universita' Ca' Foscari e Stati Generali Innovazione

Open government & open data: norme, obiettivi e strumenti dell’amministrazione digitale aperta

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 11:00

La normativa recente mostra un’evoluzione del modello di amministrazione pubblica verso l’open government grazie alla previsione di strumenti, che dopo essere entrati nel dibattito pubblico, sono approdati nel quadro normativo italiano. L’evoluzione normativa, finalizzata a rispondere al parallelo sviluppo della società, ha tracciato gli strumenti che danno vita ai principi di trasparenza, partecipazione e collaborazione, i pilastri sui quali si basa l’implementazione di un modello di amministrazione digitale aperta.  L’incontro è finalizzato a illustrare gli strumenti di open government previsti dalla normativa vigente sotto il profilo della trasparenza, dell’apertura, della partecipazione in logica user generated content e della collaborazione tra istituzioni e utenti in ottica di smart communities. Nel corso dell’incontro sarà dedicato specifico approfondimento agli open data, al fine di delinearne finalità, principi, caratteristiche, formati e licenze.

Verso una carta della cittadinanza digitale

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 11:30

Il convegno, che si svolgerà in collaborazione con l’Associazione “Stati generali dell’Innovazione”, si propone di mettere in luce i nuovi diritti che l’accesso alla rete e l’uso delle nuove tecnologie rendono disponibili per i  cittadini, alla luce anche del primo articolo della “legge Madia”.

Open Data: aspetti tecnico-giuridici

BolognaFiere | Bologna, 16 Ottobre, 2015 | 14:00

Sollecitata dal contesto internazionale, la normativa nazionale ha posto crescente attenzione agli open data. I dati aperti, tassello fondamentale per la costruzione del modello di Open Government italiano, sono, infatti, strumento di trasparenza, permettono il monitoraggio dell’azione amministrativa, favoriscono una partecipazione democratica consapevole, contribuiscono al miglioramento della qualità di vita dei cittadini (anche in ottica di genere) e consentono di dare impulso e sostegno alla crescita economica, in considerazione del valore intrinseco in termini di conoscenza e della possibilità di riutilizzo dei dati stessi per nuovi prodotti e servizi.

D’altro canto la pubblicazione e lo sfruttamento degli open data pongono questioni giuridiche ed organizzative estremamente delicate. Una fra tutte il rispetto della disciplina in materia di privacy e della proprietà intellettuale.

Il seminario è finalizzato a illustrare i principi e le finalità dei dati aperti, le caratteristiche tecnico-giuridiche ed economiche, i formati e le licenze, i limiti e gli ostacoli che li caratterizzano. Nel seminario saranno esaminati il contesto internazionale di riferimento e le vigenti disposizioni normative nazionali per trasformare potenziali barriere in opportunità

Il seminario si rivolge a un vasto pubblico: pubbliche amministrazioni, imprese, cittadini, professionisti e associazioni.

Gli atti dell'evento sono disponibili qui http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/open-data-aspetti-tecnico-giuridici

Dalle consultazioni all'empowerment dei cittadini: per una vera democrazia partecipata

Palazzo dei Congressi | Roma, 24 Maggio, 2016 | 09:30

Il Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 - CAD) necessita di revisione e su questo sia il Governo che la società civile sono stati impegnati negli ultimi mesi. Anche sul FOIA (Freedom of Information Act) che la società civile richiede da tempo e che il Governo si è impegnato a definire sono stati fatti alcuni passi avanti.

Contributi, proposte di emendamenti e correzioni, sono in attesa di produrre una normativa condivisa. Le consultazioni sono alla base della democrazia partecipata che ormai abbiamo chiaramente capito e condiviso essere il solo modo per innovare profondamente anche le normative.

Importante è quindi attivare consultazioni online trasparenti e aperte a tutti gli stakeholder in modo da garantire una più ampia partecipazione. Si devono individuare presto modalità e “spazi” di consultazione permanente con tutti gli stakeholder per garantire i tre elementi dell’Open Government: trasparenza, partecipazione, collaborazione.

L'incontro vuole essere un momento di confronto tra i principali attori ma anche uno spazio per decidere insieme come proseguire per conseguire i risultati attesi.

Un FOIA per l’Italia: prime reazioni e commenti

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 15:00

Il Consiglio dei Ministri del 16 maggio ha varato il decreto trasparenza e ora anche l’Italia ha il suo  FOIA, il Freedom of Information Act.  Un legge attesa, importante e innovativa che non avrebbe mai visto la luce senza la sollecitazione e il costante impegno di una vasta rappresentanza. di associazione e di cittadini organizzati.

Ora che il FOIA è una realtà anche in Italia si tratta capirne potenzialità e criticità nella sua versione finale ma, soprattutto, le modalità per farlo diventare un importante  strumento per la creazione di un nuovo rapporto tra stato e cittadini. Il rischio, infatti, come spesso accade nel nostro paese è che una norma anche innovativa venga poi interpretata come una semplice ulteriore incombenza. In streaming qui. 

Tavolo 1: Innovazione e cittadinanza

Prato, 9 Giugno, 2016 | 11:01

La partecipazione all'evento è libera e gratuita ma occorre registrarsi on line CLICCANDO QUI

Data driven decision: usare i dati per governare i fenomeni (Tavolo di lavoro Executive)

Roma, 25 Maggio, 2017 | 09:30

Il buon governo deve avere la capacità di prendere decisioni sulla base dell’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio stesso. È ciò che viene chiamato data driven decision o anche Data driven economy ed è la conseguenza virtuosa di un processo in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni, queste in conoscenza su cui prendere, infine, decisioni.

Ma la PA è pronta a trasformare l’enorme mole di informazioni a sua disposizione in buon governo? Le potenzialità sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, per offrire servizi migliori ai cittadini, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica. Alle fonti istituzionali si sono aggiunte anche le informazioni che provengono dai diversi device che popolano le città (l’Internet delle cose), dalle segnalazioni dei cittadini o dal funzionamento stesso della macchina amministrativa (ad esempio dai processi di fatturazione elettronica).

Per ascoltare la registrazione completa  dell'evento cliccare QUI

Data driven decision: usare i dati per governare i fenomeni

Roma, 25 Maggio, 2017 | 11:45

Il buon governo deve avere la capacità di prendere decisioni sulla base dell’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio stesso. È ciò che viene chiamato data driven decision o anche Data driven economy ed è la conseguenza virtuosa di un processo in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni, queste in conoscenza su cui prendere, infine, decisioni.

Ma la PA è pronta a trasformare l’enorme mole di informazioni a sua disposizione in buon governo? Le potenzialità sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, per offrire servizi migliori ai cittadini, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica. Alle fonti istituzionali si sono aggiunte anche le informazioni che provengono dai diversi device che popolano le città (l’Internet delle cose), dalle segnalazioni dei cittadini o dal funzionamento stesso della macchina amministrativa (ad esempio dai processi di fatturazione elettronica).

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 9 "Innovazione e infrastrutture".

Processo al digitale: quanto incide il ritardo digitale della PA sul PIL?

Roma, 24 Maggio, 2018 | 14:00

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

 

Dopo lunghe e minuziose indagini condotte nei meandri dell’amministrazione pubblica un coraggioso Pubblico Ministero ha fatto emergere una intricata rete di interessi che ha frenato la modernizzazione della PA italiana. Il PM ha convinto importanti testimoni a raccontare tutto quello che sanno.

L’accusa è grave! Secondo quanto emerso dall’istruttoria, interi punti di PIL sarebbero stati sottratti colpendo in modo determinante una già molto debole ripresa economica. Una rete contro la rete! Una rete che rischia di coinvolgere tutti, in una rete di connivenze interne ed esterne alla PA. La PA imputata si trova disarmata, nessun avvocato ha voluto assumere il ruolo della difesa e il tribunale dei diritti digitali è stato costretto ad assegnare a un giovane e inesperto avvocato di parte l’insostenibile compito della difesa d’ufficio. Il processo si terrà in un luogo emblematico!

Chi ha colpito il cloud dovrà rispondere e sarà giudicato sotto la Nuvola. Sotto la nuvola dopo aver ascoltato decine di testimoni, forse anche undici, la giuria popolare, costituita da tutti i cittadini che da anni chiedono un intervento deciso, emetterà un verdetto. Un saggio giudice dovrà decidere le pene da applicare.

Per ascoltare la registrazione integrale dell'evento cliccare QUI

Intelligenza artificiale e pubblica amministrazione: le sfide giuridiche

Firenze Fiera - Palazzo degli Affari, 17 Ottobre, 2018 | 14:00

IL VIDEO DELL'ACADEMY

L’Academy intende esaminare le principali sfide giuridiche poste dall’impiego di soluzioni di intelligenza artificiale in ambito pubblico, oggetto anche del Libro Bianco “L’intelligenza artificiale al servizio del cittadino”, curato dalla relativa Task Force promossa dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

L’analisi spazierà dalla centralità dei dati al ruolo degli algoritmi, dalla governance e dalla necessità del rispetto delle normative di riferimento alle inedite implicazioni etico-sociali, dalla titolarità e dalla correlata complessa individuazione delle responsabilità al rispetto della protezione dei dati personali.

L’approfondimento è volto a mostrare come l’approccio tecnologico da solo non sia sufficiente, ma debba essere guidato dall’uomo e dalla capacità di orientare la tecnologia; nell’incontro saranno delineati alcuni profili da valorizzare, al fine di sfruttare in modo strategico e condiviso questo potenziale, che altrimenti può rivelarsi particolarmente insidioso.

La blockchain per una gestione distribuita e condivisa dei servizi pubblici

Roma, 16 Maggio, 2019 | 11:45

Secondo il World Economic Forum, entro il 2025 il 10% del PIL mondiale sarà sviluppato attraverso la blockchain. L’applicazione di tecnologie basate su registri condivisi acquisirà infatti sempre maggiore importanza nei processi di innovazione di imprese, organizzazioni e pubbliche amministrazioni. Una consapevolezza che inizia a farsi largo anche nel nostro Paese.

Con la Legge di Bilancio 2019, viene previsto per prima volta lo stanziamento di fondi per la promozione e lo sviluppo di progetti basati sulla Blockchain. Viene istituito un fondo ad hoc con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, con l’obiettivo di accrescere la competitività e la produttività del sistema economico, in linea con quanto stabilito nel programma Industria 4.0. L’attenzione del governo sul tema è confermata anche dalla costituzione del gruppo di esperti del MISE, chiamati ad elaborare la nuova strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e blockchain.

Il convegno, articolato in due momenti, si propone di restituire uno scenario del mercato e delle opportunità offerte da questa tecnologia, nonché del ruolo della PA nella nuova strategia nazionale, attraverso il confronto con alcuni membri della task force del MISE e l’analisi di casi di applicazione e sperimentazione in atto in ambito pubblico.

Per ascoltare l'audio integrale dell'evento cliccare QUI