Le persone che hanno partecipato

Stefano Mineo

Stefano Mineo

Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Bologna, ha conseguito un Master in Economia aziendale presso la Bologna Business School.
Per oltre 20 anni ha fatto parte del team che ha guidato la progettazione, lo sviluppo e la gestione di sistemi di informazione aziendale presso il Comune di Bologna.
Per più di 15 anni è stato responsabile di un'unità intermedia del settore ICT con il compito di garantire servizi IT agli utenti finali, coordinare progetti di innovazione per i servizi della comunità e per il funzionamento interno dell'istituzione e partecipare a progetti e gruppi di lavoro a livello nazionale.
Nella sua attuale posizione (Responsabile dell'unità Sistemi informatici) ha mantenuto la responsabilità di parte del portafoglio di applicazioni del Comune e il compito di gestire e sviluppare l'infrastruttura tecnologica del Comune, affiancandolo al ruolo di referente per il Comune per l'attuazione dell'azione "Digital Metropolitan City" all'interno della Metro PON.
 
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Ha partecipato a:

ELI-CAT/FIS Strumenti integrati di governance intelligente

Fiera di Roma | Roma, 17 Maggio, 2010 | 10:00

Negli ultimi tre anni alcune esperienze pilota hanno esplorato le possibilità di integrazione fra edilizia, catasto e fiscalità. Tra queste, ELI-CAT, ELI-FIS e FED-FIS, hanno accettato la sfida di realizzare un modello di governance intelligente con capacità di fare sistema e di offrire servizi aggiornati a cittadini, imprese ed altre amministrazioni. Il seminario analizzerà l’impatto sul territorio e le prospettive del sistema creato dai progetti per migliorare il livello di governance, oltre a fornire una dimostrazione pratica degli applicativi realizzati per la condivisione dei dati generati da fonti multiple appartenenti ai diversi livelli dell’amministrazione pubblica. Saranno quindi illustrati i cruscotti dei servizi intelligenti sviluppati per il controllo e la gestione dei tributi locali e per l‘individuazione sul campo dell’evasione dei tributi erariali e della pressione fiscale complessiva. La presentazione dello sportello unico dell’edilizia e degli studi realizzati per il modello unico digitale sull’edilizia, tra altri, daranno anche uno spunto interessante su come sta cambiando il rapporto dei Comuni con i cittadini e le imprese in funzione del federalismo fiscale.

Se vuoi sapere tutto sullo ZOOM tematico "Smart city"  CLICCA QUI

La smart city del PON Metro 14-20: agenda digitale, sostenibilità urbana e inclusione sociale

Bologna, 20 Ottobre, 2016 | 15:30

È DISPONIBILE IL VIDEO DELL'EVENTO DEDICATO AL PON METRO 14-20

Con l’adozione del PON Metro 2014-2020 un nuovo strumento affianca i territori urbani verso la costruzione di città più intelligenti, in linea con gli obiettivi e le strategie proposte per l'Agenda urbana europea. Il workshop si propone come momento di incontro tra tutti gli attori coinvolti, Autorità di Gestione del Programma, Autorità Cittadine, esperti dei territori, comunicando quanto si sta facendo per raggiungere gli obiettivi programmati.

Il PON Metro (Programma Operativo Nazionale "Città Metropolitane 2014 – 2020") ha una dotazione finanziaria di circa 892 milioni di Euro di cui 588 milioni di risorse comunitarie: 446 a valere sul Fondo di Sviluppo Regionale (FESR) e 142 sul Fondo Sociale Europeo (FSE), cui si aggiungono 304 milioni di cofinanziamento nazionale.

Il Programma, a titolarità dell’Agenzia per la Coesione Territoriale in qualità di Autorità di Gestione e di Certificazione, responsabile della gestione e attuazione, persegue l’obiettivo di incidere su alcuni nodi che ostacolano lo sviluppo delle maggiori aree urbane del paese. Le aree tematiche di intervento riguardano: l’Agenda Digitale Metropolitana, la Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana, l’inclusione sociale mediante la creazione di servizi e infrastrutture per  i segmenti di popolazione più fragile. Le aree urbane sono i territori chiave su cui il programma interviene per cogliere le sfide di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile poste dalla Strategia di Europa 2020.

Le città interessate sono 14: Torino, Genova, Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina e Palermo. Le città capoluogo sono individuate quali Autorità urbane (AU) e assumono il ruolo di Organismo Intermedio (OI). Per ciascuna Città Metropolitana, il programma sostiene una strategia integrata, nella quale gli interventi sono proposti dalle città stesse sulla base di criteri condivisi e definiti dall’Autorità di Programmazione Nazionale.

IMPORTANTE: per accedere all'area congressuale ICity Lab, ospitata all'interno di SAIE, oltre l'iscrizione ai singoli eventi, è necessario richiedere il biglietto di ingresso SAIE a questo  link. 

 

 

 

Homeland Security: sistemi, metodi e strumenti per la Security e il Crisis Management

Bologna, 21 Ottobre, 2016 | 10:00

L’attuale contesto sociale evidenzia elementi di recrudescenza di fenomeni delinquenziali, criminali e terroristici che si contrappongono ad un’accresciuta aspettativa di maggiore sicurezza da parte dei cittadini e delle imprese italiane.

Accanto ai fenomeni più evidenti di attività criminale sul territorio si nota inoltre un crescendo delle minacce cibernetiche che hanno l’obiettivo di rallentare e rendere inefficace l’attività delle Amministrazioni centrali e locali.

A tal proposito si rende necessario:

  • definire e mettere in pratica un sistema di governo della sicurezza del territorio e delle infrastruttura critiche, gestite dalle Amministrazioni locali, basato su di un processo di analisi e gestione dei rischi che integri soluzioni organizzative, procedurali e tecnologiche;
  • concepire e progettare un sistema di sicurezza integrato capace di contrastare le varie minacce in modo efficace, conforme alle normative e in linea con i risultati dell’analisi dei rischi;
  • analizzare, definire e gestire complessi sistemi di sicurezza e di crisis management inclusi gli aspetti connessi con la comunicazione verso i media e i cittadini.
Si informa che solo le aziende partner possono accedere al workshop. Per maggiori informazioni scrivere a segreteriaconvegni@forumpa.it.
 
IMPORTANTE: per accedere all'area congressuale ICity Lab, ospitata all'interno di SAIE, oltre l'iscrizione ai singoli eventi, è necessario richiedere il biglietto di ingresso SAIE a questo  link. 

Le convenzioni SPC Cloud a supporto dell'Agenda Digitale Metropolitana

Eventi sul territorio, 12 Ottobre, 2017 | 10:00

Giovedì 12 ottobre  ore 10.00-13.00 
XXXIV Assemblea ANCI
Fiera di Vicenza - 
Via dell’Oreficeria,16

 

Con una dotazione finanziaria complessiva di 892 milioni di Euro, PON Città Metropolitane rappresenta il principale strumento a supporto delle priorità dell’Agenda Urbana Nazionale nel quadro della programmazione 2014-2020.

Nell’ambito del driver ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani, ricopre particolare rilevanza l’Agenda digitale metropolitana (Asse 1), cui sono destinati ben 152 M di Euro per sostenere la realizzazione di servizi pienamente interattivi e integrare i processi informativi tra enti dell’area metropolitana. Si pone quindi l’esigenza di fornire alle Città metropolitane strumenti di facile attivazione e disponibili in tempi relativamente brevi, al fine di accelerare la realizzazione delle progettualità previste dai 14 piani operativi in tema di Agenda Digitale.

Le convezioni SPC Cloud relative al Lotto 3 (Servizi di interoperabilità dati e cooperazione) e Lotto 4 (Servizi di realizzazione portali e servizi on-line) rappresentano, in questo senso, una utile “cassetta degli attrezzi” per rendere le amministrazioni del territorio metropolitano interoperabili e pienamente cooperative e per realizzare servizi digitali innovativi per cittadini e imprese.

Attraverso il confronto tra i principali attori nazionali della politica di coesione, i responsabili del sistema integrato di gare per la fornitura di servizi innovativi per le PA e le autorità politiche delle 14 Città metropolitane, il convegno si pone l’obiettivo di individuare i possibili step di una strategia di breve termine che integri strumento finanziario, il PON Metro, e lo strumento contrattuale, le convenzioni Consip.

A tal fine, FPA presenterà un efficace documento di analisi che si propone di connettere le azioni previste dai 14 programmi operativi  con i servizi offerti nel quadro dei lotti 3 e 4 di SPC Cloud.

PER PARTECIPARE INVIARE UNA RICHIESTA a segreteriaconvegni@forumpa.it.

Efficienza, collaborazione e condivisione: sfide e opportunità del paradigma Cloud PA

Eventi sul territorio, 1 Ottobre, 2019 | 10:00

Martedì 1 ottobre ore 10.00 - 13.30
Talent Garden Ostiense
Via Ostiense, 92 Roma

L'evento è riservato agli operatori della Pubblica Amministrazione e delle Società pubbliche

Con l'avvio della transizione al paradigma cloud, la Pubblica Amministrazione ha raccolto la sfida dell’innovazione, promuovendo un cambiamento di tipo disruptive in grado di abilitare una vera e propria rivoluzione del modo di pensare i processi di erogazione dei servizi pubblici verso i cittadini. 

Se nel passato il settore pubblico si era contraddistinto per l'adozione di soluzioni cloud in forme limitate ed estremamente disomogenee nelle diverse realtà territoriali, la strategia delineata dal Piano triennale di AgID, centrata sul principio cloud first, prevede che tale paradigma sia adottato in via prioritaria nella definizione di nuovi progetti, nello sviluppo di nuovi servizi e nell'acquisizione sul mercato di nuove soluzioni.

Con la piena adozione del modello Cloud PA, gli enti pubblici diventeranno quindi soggetti attivi nello sviluppo di una nuova cultura digitale, basata sulla collaborazione e condivisione e che metta sempre il cittadino al centro dell’intero processo. Tuttavia, pur nel quadro di regole chiare e scadenze ben definite, ancora oggi si registrano molte resistenze da parte di diverse amministrazioni ad aderire a questo nuovo paradigma. 

FPA organizza in collaborazione con Google Cloud un incontro rivolto a enti centrali, Regioni, amministrazioni locali e strutture del sistema sanitario finalizzato ad approfondire sfide e opportunità connesse alla transizione verso il nuovo modello delineato dal Piano triennale. Attraverso il confronto con gli attori responsabili di tale importante percorso e l'analisi di alcune esperienze particolarmente virtuose, approfondiremo i principali vantaggi connessi all'adozione di soluzioni Cloud, sia in termini economici (abbattimento dei costi) sia in termini di efficienza e produttività (ottimizzazione del lavoro dei loro dipendenti).

Parleremo di:

  • Transizione al Paradigma Cloud PA
  • Trasformazione del Settore Pubblico
  • Digitalizzazione della Sanità Pubblica
  • Innovazione nelle Regioni

I casi di successo:

  • L’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer di Firenze ha messo a disposizione della rete Regionale dei pediatri toscani un potente strumento per la formazione e il confronto diagnostico
  • Regione Veneto, Comune di Bologna e Regione Puglia sono ora in grado di facilitare il lavoro collaborativo e agile, sostenendo in modo determinante la produttività del personale
  • Azienda Zero della Regione Veneto sta mettendo a disposizione dei propri clinici nuovi strumenti per l'estrazione e la gestione sicura dei dati dei propri pazienti
  • Infocamere ha realizzato un sistema di identificazione automatica degli atti delle imprese mediante l’intelligenza artificiale

Efficienza, collaborazione e condivisione: sfide e opportunità del paradigma Cloud PA

Eventi sul territorio, 3 Ottobre, 2019 | 10:00

Giovedì 3 ottobre ore 10.00 - 13.30
Talent Garden Merano
Via Merano, 16 Milano

L'evento è riservato agli operatori della Pubblica Amministrazione e delle Società pubbliche

Con l'avvio della transizione al paradigma cloud, la Pubblica Amministrazione ha raccolto la sfida dell’innovazione, promuovendo un cambiamento di tipo disruptive in grado di abilitare una vera e propria rivoluzione del modo di pensare i processi di erogazione dei servizi pubblici verso i cittadini. 

Se nel passato il settore pubblico si era contraddistinto per l'adozione di soluzioni cloud in forme limitate ed estremamente disomogenee nelle diverse realtà territoriali, la strategia delineata dal Piano triennale di AgID, centrata sul principio cloud first, prevede che tale paradigma sia adottato in via prioritaria nella definizione di nuovi progetti, nello sviluppo di nuovi servizi e nell'acquisizione sul mercato di nuove soluzioni.

Con la piena adozione del modello Cloud PA, gli enti pubblici diventeranno quindi soggetti attivi nello sviluppo di una nuova cultura digitale, basata sulla collaborazione e condivisione e che metta sempre il cittadino al centro dell’intero processo. Tuttavia, pur nel quadro di regole chiare e scadenze ben definite, ancora oggi si registrano molte resistenze da parte di diverse amministrazioni ad aderire a questo nuovo paradigma. 

FPA organizza in collaborazione con Google Cloud un incontro rivolto a enti centrali, Regioni, amministrazioni locali e strutture del sistema sanitario finalizzato ad approfondire sfide e opportunità connesse alla transizione al nuovo modello delineato dal Piano triennale. Attraverso il confronto con gli attori responsabili di questo importante percorso e l'analisi di alcune esperienze particolarmente virtuose, approfondiremo i principali vantaggi connessi all'adozione di soluzioni Cloud, sia in termini economici (abbattimento dei costi), sia in termini di efficienza e produttività (ottimizzazione del lavoro dei loro dipendenti).

Parleremo di:

  • Transizione al Paradigma Cloud PA
  • Trasformazione del Settore Pubblico
  • Digitalizzazione della Sanità Pubblica
  • Innovazione nelle Regioni

I casi di successo:

  • L’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer di Firenze ha messo a disposizione della rete Regionale dei pediatri toscani un potente strumento per la formazione e il confronto diagnostico
  • Regione Veneto, Comune di Bologna e Regione Puglia sono ora in grado di facilitare il lavoro collaborativo e agile, sostenendo in modo determinante la produttività del personale
  • Azienda Zero della Regione Veneto sta mettendo a disposizione dei propri clinici nuovi strumenti per l'estrazione e la gestione sicura dei dati dei propri pazienti
  • Infocamere ha realizzato un sistema di identificazione automatica degli atti delle imprese mediante l’intelligenza artificiale

 

#Bettercities, l'esperienza PON Metro del Comune di Bologna. La nuova rete civica e le scuole di quartiere

Roma, 22 Giugno, 2021 | 15:30

Il PON Metro 2014-2020 Città di Bologna ha una dotazione finanziaria complessiva di oltre 40 milioni di euro e prevede interventi su quattro ambiti di intervento:
  • Asse 1 - Agenda Digitale Metropolitana 3 5.720.142,42
  • Asse 2 - Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana
  • Asse 3 - Servizi per l’inclusione sociale
  • Asse 4 - Infrastrutture per l’inclusione sociale
In questa occasione vengono presentate 2 progettualità che fanno riferimento agli Assi di intervento 1 e 3.
 
La prima iniziativa è relativa al progetto “La casa del Cittadino Digitale” che ha l’obiettivo di realizzare una piattaforma digitale in grado di facilitare l'interazione dei cittadini con gli enti ed i soggetti che gestiscono i servizi locali, garantendo maggiore velocità di risposta, trasparenza e proattività da parte della Pubblica Amministrazione e quindi, conseguentemente, una riduzione del tempo speso da parte dei cittadini per adempimenti amministrativi ed il reperimento di informazioni e documenti.
Il principale risultato che si intende perseguire è quello di creare un punto unico di accesso, pensato in ottica di territorio metropolitano, attraverso il quale il cittadino potrà trovare facilmente le informazioni relative ai servizi e alle opportunità di suo interesse offerti dal Comune, potrà controllare e aggiornare i propri dati, potrà accedere a servizi integrati della PA (richiesta di servizi/contributi per la famiglia, inoltro comunicazioni per propria posizione tributaria, effettuazione dei pagamenti, ecc.) e potrà ricevere segnalazioni e notifiche da parte della PA rispetto al proprio profilo di interesse.
 
La seconda progettualità che si presenta è stata denominata “Le Scuole di Quartiere di Bologna”. Questa iniziativa nasce, grazie a circa 7 milioni di Euro di fondi europei PON 14 -20, sulla base di quanto emerso in termini di bisogni e priorità nei Laboratori di quartiere, percorsi partecipati e spazi di confronto attivati in tutti i quartieri di Bologna dal 2017 su aree individuate grazie a dati demografici e socio-economici rilevati nelle Mappe della fragilità. Laboratori di moda, musica, teatro, danza, artigianato, fino alle nuove tecnologie e all’arredo urbano, sono alcune delle attività previste con lo scopo di sperimentare nuovi approcci per contrastare le povertà educative e la fragilità sociale. Fanno parte di una strategia di azione locale integrata mirata a favorire inclusione, innovazione, occasioni occupazionali e welfare di comunità, insistendo sull’attivazione percorsi artistico-culturali definiti all’interno di un approccio di welfare culturale. Non sono scuole, nel senso stretto del termine, ma percorsi partecipati e formativi, aperti e plurali, che coinvolgono spazi istituzionali come teatri, musei, biblioteche ma anche strade, piazze, parchi nella profonda convinzione che la cultura possa davvero creare benessere individuale e collettivo. In questo contesto, si è puntato anche a promuovere lo sviluppo di competenze professionali e di opportunità occupazionali con particolare attenzione alla fascia giovanile fragile.