Le persone che hanno partecipato

Michele D'Alena

Michele D'Alena

Per la Fondazione per l’Innovazione Urbana, ex Urban Center di Bologna, coordina l’Ufficio Immaginazione Civica: l’obiettivo è sostenere l’innovazione urbana promuovendo, sia a livello locale che internazionale, le attività di collaborazione verso tutti i cittadini, le comunità e le imprese, con particolare attenzione a chi è solitamente escluso. Utilizzando  tecnologia e metodi e strumenti coniugati a seconda degli obiettivi, dei luoghi e dei contesti affrontati, l’Ufficio Immaginazione Civica opera come laboratorio di sviluppo e ricerca della città collegando le risorse, le scelte e i progetti dell’Amministrazione con i bisogni, le potenzialità e le capacità di cittadini e comunità.
Hoacollaborato con Regione Toscana, Unioncamere – l’Unione italiana delle Camere di commercioCamera di Commercio Italiana in Germania, Camera di Commercio Italo-Slovacca e l’agenzia di comunicazione O-One. Occupandomi di integrazione socio-sanitaria, comunicazione sociale e interculturale e cittadinanza attiva ho lavorato per ANPAS ER e Azienda Sanitaria di Bologna.  E' attivamente impegnato come attivista in RENA
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Ha partecipato a:

L'uso intelligente dei dati aperti, i social media per il marketing urbano e la valorizzazione delle start up per costruire la via Emilia-Creativa

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 14:00

Per organizzare la propria presenza a SCE2012, il Comune di Bologna ha lanciato una call for ideas che ha messo in moto l'intera città e le sue communities. Dal verde pubblico ai software gestionali, dal co-housing alle iniziative di inclusione digitale, molti sono i temi al centro delle 52 proposte arrivate in pochi giorni. Le idee selezionate si affiancano nella saletta dello stand alla programmazione a cura della piattaforma Bologna Smart City, composta dal Comune di Bologna, Aster, Università di Bologna e le aziende partner.

Martedì 30 pomeriggio parliamo di:

L'ICT dei sistemi pervasivi, le Smart women per la diffusione della cultura digitale, il crowdfounding per la PA, la ricerca per le reti di impresa e la gestione intelligente del sottosuolo

Bologna, 31 Ottobre, 2012 | 09:30

Per organizzare la propria presenza a SCE2012, il Comune di Bologna ha lanciato una call for ideas che ha messo in moto l'intera città e le sue communities. Dal verde pubblico ai software gestionali, dal co-housing alle iniziative di inclusione digitale, molti sono i temi al centro delle 52 proposte arrivate in pochi giorni. Le idee selezionate si affiancano nella saletta dello stand alla programmazione a cura della piattaforma Bologna Smart City, composta dal Comune di Bologna, Aster, Università di Bologna e le aziende partner.

Mercoledì 31 mattina parliamo di:

Data Lab: Data Driven Policymaking - Scenari

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 09:30

Data Driven Policymaking è il filo conduttore del terzo dei tre giorni di laboratorio e formazione che Istat organizza all’interno di Smart City Exhibition. Un vero e proprio Data Lab che, con il contributo di esperti, tecnici e visionari, rappresenta una opportunità importante per imparare attraverso keynote e workshop; applicare quanto imparato attraverso esercitazioni e laboratori; condividere attraverso momenti di confronto e networking.

Esperti  e innovatori, accanto al responsabile del progetto di innovazione degli strumenti e dei processi in atto nell’Istat, si confrontano durante la mattinata sul tema dell’orientamento e del monitoraggio delle politiche a partire dai dati. La grande mole e il dettaglio dei dati a disposizione aprono opportunità e responsabilità per il policy maker a livello nazionale come locale. La parola d’ordine è “conoscere per decidere”.

Il pomeriggio si svolgeranno invece seminari ed esercitazioni pratiche per spiegare ai partecipanti l’utilizzo di strumenti e tools per realizzare infografiche, mappe e visualizzazioni, a partire dai primi dati del 9° Censimento Industria e Servizi  e Censimento delle istituzioni non profit, già disponibili in più formati nel data warehouse on line.
Istat considera i nuovi dati un bene a disposizione della collettività per costruire conoscenza utile a tutti e per diffonderli il più possibile e promuoverne il riuso conta sulla collaborazione da parte di tutti gli stakeholder del Censimento e degli advocates dell’open data. (Consulta il programma della sessione pomeridiana, dedicata ai Tools)

Open Data e Accountability. Presentazione delle esperienze selezionate con la call for papers

Bologna, 16 Ottobre, 2013 | 14:00

LOGISTIC CITY - "Utilizzo di Hurban Hubs fotovoltaici per la mobilità elettrica delle merci". A cura di CAAB con Technovo, Ferst, Università di Bologna  (partner  tecnologici Mecaprom, Logital, Proteco e Unendo Energia). 

Twist and Share. La PA alla svolta dell’economia collaborativa

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 09:30

Tutto il mondo sta riscoprendo  il paradigma della condivisione. Si tratta di un vero e proprio movimento globale, reti di reti che si intersecano modificando l’intera filiera di creazione del valore, superando la dicotomia pubblico – privato. Dall’accesso alle risorse, alla produzione, dal consumo fino all’ideazione e alla progettazione di prodotti e servizi, ogni fase del processo è sempre più connotata da pratiche e sviluppi di natura collaborativa. E la PA? Come sempre, che lo voglia o meno, è un interlocutore dei soggetti attivi dell’economia collaborativa. Ma può fare di più. La PA può entrare nel movimento e prendere appieno il suo ruolo: governare e accelerare la diffusione di impatti positivi per le comunità.

Cosa sceglierà? Su twitter: #SharePA

Visual Storytelling a cura di Marco Serra - OpenHub

 

 

Pensare digitale. La visione strategica del futuro

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 10:30

Le tecnologie digitali, sempre più pervasive, obbligano i governi e la politica a riconoscere la necessità di cambiare profondamente paradigmi sociali ed economici che si erano consolidati. Diventa così necessario, soprattutto per i decisori, “pensare digitale”, agire nel digitale, tenendo conto dei cambiamenti prodotti e producibili nelle relazioni e negli scambi sociali ed economici.
Il passaggio che stiamo vivendo in questi mesi, in cui si sdoganano le tecnologie digitali riconoscendo loro un’importanza che va oltre il semplice “efficientamento” dei processi e la riduzione dei costi delle attività, è un passaggio obbligato, ma è preliminare e insufficiente.

Nella Carta d’intenti per l’innovazione, che ha raccolto l’adesione di decine di cittadini e di parlamentari, promossa dall’associazione SGI, si sono identificati alcuni concetti di base per lo sviluppo strategico: la sostenibilità, l’openness, la centralità territoriale, suggerendo così una direzione di marcia.

La proposta è così portare i diversi attori (politica nazionale, istituzioni territoriali, associazioni,  imprese) ad un confronto strategico su due punti:

  • quali caratteristiche/parole chiave devono definire lo scenario che si vuole realizzare;
  • quali condizioni deve realizzare la politica per costruire il percorso di realizzazione.

Lavoro ed impresa nelle Smart Cities

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 11:30

La città è anche soprattutto un ecosistema di sviluppo economico e parlando di Smart City il tema del lavoro emerge come uno dei più importanti in assoluto. Nel percorso di smartness le città sono chiamate a includere delle strategie che mettano al centro politiche innovative del lavoro. Abbandonare i vecchi modelli di lavoro è ormai una necessità. Sono già in corso profondi cambiamenti in questo ambito che definiscono nuovi modelli lavorativi per rispondere a nuovi obiettivi di business. Tecnologie e competenze digitali sono senza dubbio i primi strumenti sui quali investire, come ci suggerisce l’Unione Europea ed occorre saper accogliere e facilitare le dinamiche di sviluppo dei nuovi processi produttivi nati sotto l'etichetta dei makers o "nuovi artigiani digitali".

Nuove competenze, nuovi modelli di business, nuovi processi produttivi, tutti fenomeni che stanno emergendo prepotentemente anche nel nostro paese, ma che occorre guidare e incoraggiare attraverso una corretta politica di formazione, networking e incentivi. Durante l’evento avremo occasione di conoscere e riflettere su questi nuovi profili e approcci con esperienze nazionali e internazionali. Tra queste "Waag society", uno dei più famosi fablab del mondo. 

Il codesign nelle politiche pubbliche

Fiera di Bologna | Bologna, 23 Ottobre, 2014 | 12:00

Sperimentare metodologie e strumenti tipici del codesign per un nuovo modo di fare politiche pubbliche: a partire dalle esperienze concrete del Comune di Bologna nell’ambito della nuova rete civica, è possibile progettare una Pubblica Amministrazione digitale e collaborativa?

Evento inaugurale di FORUM PA 2015

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 09:30

Open Data per la democrazia

BolognaFiere | Bologna, 15 Ottobre, 2015 | 09:30

Il confronto continuo tra tutti gli attori (PA Centrale, PA Locale, Politica, Associazioni, Società civile), la capacità di lavorare responsabilmente e per risultati, la disponibilità a costruire accountability e garantire legittimità, sono i presupposti alla base dell'Open Government.
Quali dati devono essere liberati per una democrazia partecipata?
Come coinvolgere gli stakeholder per liberare dati utili allo sviluppo dei territori?
Quali policy locali e nazionali?
Rispondere a queste domande e generarne di nuove in modalità ‘creativity': questi gli obiettivi dell'incontro.
Dopo alcuni brevi interventi di introduzione ai temi, si lavorerà su tavoli separati in modo da permettere a tutti i presenti di partecipare attivamente.
I tavoli in programma vertono su queste tematiche: 
- Open Data e Pubblica Amministrazione Locale
- Open Data e Pubblica Amministrazione Centrale
- Open Data e Politica
Per ogni tavolo sarà presente un animatore e un rapporteur che riporterà in plenaria i risultati dei lavori, che saranno alla base del successivo dibattito. 
 

Comunicazione e appartenenza. Il racconto di una smart city

Firenze Fiera - Palazzo degli Affari, 18 Ottobre, 2018 | 11:45

La città intelligente è una città a cui i cittadini sentono di appartenere. E il senso di appartenenza percepito a livello territoriale è frutto non solo della buona riuscita dei progetti innescati dalle amministrazioni, ma anche della buona comunicazione di questi ultimi ai cittadini, innescando processi di fiducia permanente e attivando presupposti per una partecipazione costante alla vita pubblica. Spesso poi, le strategie di comunicazione istituzionale dei progetti avviati sul territorio risultano essere uno strumento di accountability per le amministrazioni, al fine di raccontare come i progetti messi in campo hanno cambiato la città, attraverso i percorsi di comunicazione e di analisi territoriale. Quali sono le metodologie più efficienti in termini di restituzione? Esistono buone pratiche territoriali in tal senso? Quanto investono le città nella comunicazione e nell’analisi di impatto sociale dei progetti?

Per ascoltare l'audio integrale del convegno cliccare QUI