Le persone che hanno partecipato

Monica Calamai

Monica Calamai

Nata a Massa Marittima (Grosseto) il 22 Agosto 1962, ha conseguito prima la maturità classica per poi laurearsi in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Pisa nel 1988. Specializzatasi in Igiene e Medicina Preventiva nel 2000, ha frequentato i Corsi di Formazione Manageriale per Medici di Organizzazione dei Servizi Sanitari e di Formazione Manageriale per l'Alta Direzione delle Aziende Sanitarie Toscane.
Nel novembre 2002 é nominata Direttore Sanitario dell'Azienda Ospedaliera Senese per poi passare nel 2004, con lo stesso incarico, all'USL 8 di Arezzo. Dal settembre 2005 é nominata Direttore Generale della stessa USL 8 per poi diventare dal giugno 2007 Coordinatore dell'Area Vasta Sud Est. Ha ricoperto la carica di Direttore Generale dell'Azienda USL 6 di Livorno e dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi.


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Ha partecipato a:

La Smart city che cura e assiste: e-health, prevenzione, teleassistenza / Smart city's health and social care: e-health, prevention, telecare

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 16:00

Per questo evento è disponibile la traduzione Italiano/Inglese/Italiano - Italian/English/Italian translation is available for this event.

Quando parliamo di città intelligenti non é possibile non affrontare i temi della prevenzione, della cura e dell'assistenza . La popolazione metropolitana ha superato a livello mondiale quella rurale e entro i prossimi trent'anni tre quarti della popolazione mondiale vivrà nelle megalopoli.

Le strutture sanitarie si troveranno a fronteggiare richieste di accesso alle cure e all'assistenza, condizioni di fragilità e cronicità, generate dalla longevità, mai affrontate prima e in un contesto di risorse pubbliche calanti. Molte delle risposte a queste sfide possono derivare dall'innovazione dei processi della sanità fondata sull'uso della rete e delle nuove tecnologie. Occorreranno soluzioni innovative che rendano accessibile a tutti i cittadini e in tempi certi il SSN; dematerializzino, facilitandone la consultazione, le storie cliniche dei pazienti; favoriscano la deospedalizzazione, attraverso nuove forme di cura e di assistenza presso le strutture del territorio o il domicilio del paziente.

La Smart city che cura e assiste dovrà quindi contribuire a provocare una rivoluzione per modificare abitudini di cittadini, aziende e professionisti della salute. A che punto siamo? Con le risorse disponibili destinate a diminuire, o quanto meno a non crescere proporzionalmente ai bisogni, l'unica possibilità di mantenere in futuro un adeguato livello di servizio (eventualmente di migliorarlo) é rappresentata da azioni che, applicate ai processi della sanità, ne migliorino l'efficienza complessiva. Dopo innumerevoli tentativi di normare e-health, il pacchetto in arrivo con l'Agenda Digitale sanitaria fa sperare nella visione organica mancata per anni, ma devono essere individuate modalità, sistemi e specifiche tecniche: nella mattinata dei lavori si confronteranno aziende sanitarie, regioni e imprese.

Nuove sfide, nuovi scenari e nuovi modelli per una Sanità che cambia: come creare valore

Roma, 20 Settembre, 2017 | 10:30

REGISTRAZIONE VIDEO DEL CONVEGNO

La storia dei sistemi sanitari è piena di cambiamenti inerenti ai modelli organizzativi e in alcuni periodi si è verificato anche che sussistessero modelli tra loro in contraddizione.

E’ certo che tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni Duemila il sistema salute abbia implementato la sua evoluzione; la trasformazione cruciale è avvenuta nell’ambito delle seguenti cinque tematiche:

1. Macchinari ed apparecchiature di alta tecnologia

2. Farmaci innovativi

3. Apparecchi impiantabili chirurgicamente

4. Procedure e metodi

5. Organizzazione e gestione manageriale

Si parla di una rivoluzione vera e propria perché il cambiamento è avvenuto in un ristretto lasso di tempo costringendo il sistema sanitario mondiale a rimodularsi altrettanto velocemente . Ciò però non è ancora abbastanza perché ora diventa fondamentale rimodulare anche i percorsi diagnostico-terapeutici (PDTA) sui bisogni del paziente, integrando l’assistenza territoriale con quella della rete ospedaliera e inserendo nuovi parametri per la valutazione degli indicatori e dei risultati.

Per sviluppare questo approccio di Sanità centrata sul Valore occorre innanzitutto focalizzarsi sui PDTA che integrino la rete dell’assistenza territoriale (MMG, Ospedali di Comunità, ADI, ecc.) con la rete dell’assistenza ospedaliera elettiva e di emergenza; i percorsi di cura diventano così circoli virtuosi di assistenza continua tra rete ospedaliera e territorio che prende in carico il paziente in maniera continuata e continuativa.

Maya Angelou ha detto, “I’ve learned that people will forget what you said, people will forget what you did, but people will never forget how you made them feel - Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.”

La vera rivoluzione, quella che cambia l’approccio  al sistema Salute, è legata ad una sesta tematica che, alla luce di quanto detto, diventa fondamentale ed è quella che in futuro più farà la differenza in un sistema assistenziale centrato sul Valore: è la Relazione tra i pazienti, le loro famiglie e i professionisti della Salute. Anche la Relazione va strutturata dentro i percorsi di cura e come quest’ultimi va analizzata e valutata.

La parola ricorrente insieme a Medicina centrata sul Valore da ora in poi sarà quindi “Measure, measure, measure” (valutare, valutare, valutare).

Quale sanità post-Covid? Da cosa ripartire per l’innovazione del Servizio Sanitario Nazionale

Eventi sul territorio, 13 Maggio, 2021 | 10:00

 

L’emergenza sanitaria che stiamo attraversando sta sottoponendo ad una pressione straordinaria le strutture e l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Sul fronte della lotta al COVID-19, l’assistenza sul territorio non è riuscita ad arginare tempestivamente il diffondersi dei contagi e la pressione si è rivolta rapidamente agli ospedali, mettendo in crisi soprattutto i reparti di terapia intensiva. D’altro canto, la pandemia ha inciso sull’offerta del sistema sanitario: i SSR hanno dovuto circoscrivere l’offerta ordinaria, rinviare gli interventi programmati differibili e scoraggiare la domanda non urgente.

Certamente la pandemia ha ampliato il dibattito in essere sull’efficienza organizzativa di un SSN così com’è oggi, incentrato sull’assistenza ospedaliera, debole su prevenzione, medicina di prossimità e continuità assistenziale. L’allocazione delle risorse conferma tale modello. L’Italia impegna per la sanità pubblica il 6,5% del Pil1 ed è al 12° posto nella graduatoria dei Paesi UE. All’assistenza ospedaliera va il 3,8% (siamo al  posto in Europa, dietro Danimarca, Francia, Svezia e Norvegia). All’assistenza sul territorio va l’1,2% del Pil (siamo al 15° posto nell’UE, allocando circa metà delle risorse impegnate da Germania, Belgio e Danimarca).  
 
Quali lessons learned per la ripartenza? Quale futuro per la sanità? 

 

Il convegno, in collaborazione con Samsung, si propone di tracciare le seguenti suggestioni, che mostrano cambiamenti che, senza essere dirompenti rispetto all’organizzazione attuale perché il sistema potrebbe non sopportarli, innovino velocemente (in tempi ridotti) e radicalmente (con un grande impatto) processi ed organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. 

 

Potenziamento del territorio e data governance le lessons learned. Quale uso della leva digitale per la trasformazione del Sistema Sanitario Nazionale?

Roma, 24 Giugno, 2021 | 09:30

In questo appuntamento analizzeremo le priorità d’azione su cui operare per colmare i punti deboli del Sistema Sanitario Nazionale, emersi con forza durante la fase di emergenza. In particolare, ci proponiamo di approfondire alcune delle principali iniziative di rafforzamento del SSN previste dal PNRR.

In primo luogo, tratteremo della telemedicina come strumento di potenziamento dell’assistenza territoriale. L’obiettivo verso cui deve tendere il nostro Servizio Sanitario è un modello di sanità connessa dalla prevenzione alla cura; dall’assistenza alla riabilitazione. Questo modello di “Connected Care” consentirebbe di ridisegnare i servizi sanitari attorno al cittadino, con piattaforme e strumenti digitali che connettano tutti i professionisti, supportandoli nelle decisioni.

La sanità connessa è in grado di conciliare: risposte rapide alle urgenze; bisogni crescenti di salute dei cittadini; vincoli di bilancio sempre più stringenti. In una frase: curare più pazienti con le stesse risorse, in modo veloce, sicuro, appropriato e multidisciplinare.

Strettamente correlato allo sviluppo del modello di sanità connessa è l’uso dei dati che il Sistema Sanitario genera. Dopo il primo scambio delle informazioni per le quali sono stati prodotti, i dati si accumulano continuamente. Da questa quantità illimitata di dati è possibile, attraverso mirate elaborazioni, estrarre conoscenza a vario livello, che possiamo sfruttare per indirizzare le strategie e prevedere le esigenze del futuro, prima ancora del loro manifestarsi.

Telemedicina e data governance poggia sull’empowerment delle competenze digitali e manageriali dei professionisti delle strutture sanitarie. Queste iniziative di rafforzamento del SSN sono previste dal PNRR, corredate da risorse economiche importanti; anche le normative ci sono: cosa serve per passare dalle parole ai fatti? Come ripensare i processi? Quale governance organizzativa disegnare? A quali requisiti deve rispondere la Tecnologia? Come accrescere le competenze dei professionisti sanitari?

Queste le domande cui daranno risposta i relatori della mattinata di lavori

Donne Protagoniste per la One Health digitale

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 27 Ottobre, 2021 | 11:00

One Health significa riconoscere che la salute dell’uomo non può prescindere dal benessere dell’ecosistema nel quale viviamo. Ma per la salute dell’uomo sono le donne ad avere un ruolo sempre più centrale nella filiera della salute: basti pensare alla crescita delle donne nei ruoli dirigenziali all’interno dell’OMS – oggi occupano il 60% delle posizioni di alto livello1 – o nel SSN dove dal 2008 ad oggi le donne DG sono aumentate dall’8,5 al 18,2%2 (quando nella PA la presenza femminile ai vertici è al 14,4%).

È altrettanto evidente che l’innovazione digitale è una delle leve che può permettere una proficua collaborazione tra i diversi mondi – salute dell’uomo, tutela dell’ambiente, benessere animale – affinché si impostino strategie comuni basate su scambi informativi continui e processi collaborativi e condivisi. In questo la sensibilità e le capacità tipiche del mondo femminile ben si sposano con la necessità di accorciare le distanze nella ricerca e negli ambiti di applicazione della One Health, superare le resistenze al digitale tra i professionisti e gli utenti, favorire la collaborazione tra pubblico e privato, impresa e istituzioni.

Tali elementi – accanto allo sviluppo di competenze specifiche per lo sviluppo di soluzioni digitali e alla definizione di processi di governo dell’innovazione – sono imprescindibili per la reale attuazione del paradigma One Health e in questo le Donne Protagoniste possono fare la differenza nei luoghi dove le decisioni vengono assunte e avere un impatto sulla collettività. Non si tratta (solo) di rivendicare la parità di genere ma di riconoscere che le doti femminili di fare rete, di confrontarsi e di ascoltare sono decisive quando si tratta di innovare, ovvero di indurre un cambiamento, a maggior ragione in un settore come quello sanitario dove la trasformazione digitale incide sia sull’efficienza di gestione del Servizio Sanitario Nazionale che sull’efficacia dei servizi, migliorando il rapporto tra paziente e sanità. Queste sono le sfide che attendono le donne in sanità e sulle quali nei prossimi anni si giocherà la capacità di attuare pienamente il paradigma della One Health per una salute globale e digitale.

Per saperne di più (in continuo aggiornamento):

https://digitalhealthitalia.com/le-donne-nella-digital-health

Persone, tecnologie e governance leve forti perché la prospettiva One Health diventi reale. Spieghiamo come.

Roma, 14 Giugno, 2022 | 09:30

One Health è l’approccio vincente per rispondere alle sfide per la salute. Lo tocchiamo con mano con le priorità d’azione definite nel PNRR per rafforzare le debolezze del Sistema Sanitario Nazionale. Appare in tutte le lezioni apprese durante la fase di emergenza. La connessione tra salute umana, salute animale, salute dell’ecosistema è la strada per guardare al futuro.

Oggi vogliamo mostrare perché riteniamo fondamentali tre leve per One Health: le persone e le loro competenze; le tecnologie e i nuovi paradigmi della trasformazione digitale; la governance capace di coinvolgere gli attori vitali del Sistema.

Le cospicue risorse economiche oggi stanziate costituiscono una meravigliosa opportunità. Mentre dobbiamo velocizzare l’azione regolatoria e normativa.

Parte oggi a FORUM PA su questi solidi concetti il nostro brillante viaggio verso FORUM PA Sanità che faremo il 26 e 27 ottobre, a Roma e Milano, in presenza. FORUM PA Sanità, il luogo in cui policy maker, decisori, professionisti ed esperti saranno sulla stessa lunghezza d’onda; il momento per illustrare metodologie e per raccontare soluzioni ed esperienze. One Health, passiamo dalle parole ai fatti!