Le persone che hanno partecipato

Antonio Palmieri

Antonio Palmieri

Sono nato a Milano il 14 febbraio 1961 e dal 5 luglio 1997 sono sposato con Elisabetta: abbiamo due figli. Alle elezioni del 4 marzo 2018 sono stato eletto ancora una volta deputato, sempre nella circoscrizione Lombardia 2 (province di Como, Sondrio, Lecco), la stessa nella quale ero stato candidato ed eletto nel 2013, 2008 e nel 2006. Nella prima legislatura (2001-2006) ero il deputato del collegio di Cantù. Dall’ottobre 1993 lavoro al progetto di cambiamento proposto da Forza Italia.

Ho fatto tutte le campagne elettorali nazionali, regionali ed europee a fianco del presidente Berlusconi e la prima campagna per l’elezione di Albertini sindaco di Milano, maturando una cospicua esperienza sul campo nel marketing politico tradizionale e online. Qui puoi vedere parte del lavoro fatto nella campagna elettorale 2018: berlusconi2018.it In Parlamento, sono tra i fondatori dell’intergruppo Innovazione e coordinatore dell’intergruppo della Sussidiarietà. Alla Camera organizzo ogni anno almeno sei eventi dedicati all’innovazione, per portare dentro il Parlamento un po’ di cultura digitale, per capire come migliorare le leggi in materia, per dare merito al molto di buono che si muove nella nostra Italia. Di alcuni di questi eventi trovi traccia nella parte destra della home. Siccome non mi faccio mancare niente, sono anche interista. 

Sono giunto all’impegno politico in modo per me inatteso, rispondendo a una “chiamata” fattami nell’autunno 1993, mentre lavoravo come produttore e assistente del capostruttura dei Programmi Speciali a RTI (Reti Televisive Italiane), la società Mediaset che realizza i programmi televisvi. Lavoravo lì dal 1989. In precedenza avevo lavorato alle poste italiane (1986-88), fondato e diretto la società di comunicazione Promedia (1988-1991) e lavorato in Radio RAI (sede di Milano) come autore e programmista-regista (1988-89). Le mie esperienze lavorative hanno seguito un curriculum di studi iniziato al liceo classico Giovanni Berchet di Milano, proseguito con una laurea in filosofia presso l’Università degli Studi di Milano (1986, voto 110/110) e una specializzazione triennale in comunicazione presso la Scuola di Specializzazione in Comunicazioni Sociali dell’Università Cattolica di Milano (1989, voto 90/90).

Sono nato e vivo in un quartiere alla estrema periferia sud di Milano, il Corvetto, dove è nata anche mia moglie. Nel mio quartiere ho da sempre praticato una intensa attività sociale, principalmente attraverso le strutture della mia parrocchia, San Michele Arcangelo e Santa Rita. Tra le altre cose, qui, con alcuni amici, nel 1989 ho fondato l’associazione culturale “Il Cortile”, che si propone di divulgare i principi e i fondamenti della dottrina sociale della Chiesa. In forza di queste radici culturali, nel 1995 assieme ad un manipolo di amici azzurri ho fondato la Consulta Cattolica della Lombardia di Forza Italia. Da ragazzo ho giocato in modo “coordinato e continuativo” a calcio, tennis tavolo e scacchi. Attualmente pratico quando posso il tai chi chuan – nobile disciplina orientale – e non mi tiro indietro se c’è la possibilità di fare una sana partita a pallone o di camminare in montagna.

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Ha partecipato a:

The future of government: quale amministrazione per l’Italia del 2020?

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 15:00

Il convegno di chiusura di FORUM PA 2013 parte dalle parole d’ordine che saranno emerse nei tre densi giorni della manifestazione e rilancia verso un futuro di medio periodo nei cui confronti è necessario avere una visione prospettica, prima ancora di declinare riforme e di immaginare nuove norme. I tre ambiti di riflessione sono quelli dell’innovazione organizzativa, declinata dal punto di vista del management pubblico, con tutto quello che vuol dire in termini di fattori abilitanti del “fare”; dell’innovazione tecnologica per una visione della PA digitale che non sia informatizzare l’esistente, ma considerare l’ecosistema della rete e le sue potenzialità come un fattore rivoluzionario di cambiamento; dell’innovazione istituzionale, approcciando l’annoso problema del perimetro dell’azione pubblica dal lato del coinvolgimento e della responsabilità dei diversi attori, pubblici e privati, che costituiscono il tessuto e  determinano quella qualità del  capitale sociale senza cui ogni azione è vana.

Alla fine del convegno saranno premiate dieci "storie di qualità" nella PA selezionate insieme all'Associazione Italiana Cultura della Qualità -AICQ-

PA digitale per l’Italia digitale

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 15:00

La digitalizzazione della PA, che ha un peso centrale negli obiettivi di risparmio e di rilancio del sistema Paese, ha ormai una linea condivisa e una struttura dalle gambe robuste su cui poggiare. Quale è il ruolo riservato all’agenda digitale all’interno delle politiche di riforma avviate dal governo? In che modo il lavoro che sta portando avanti l’Agenzia per l’Italia Digitale e della struttura di missione di Francesco Caio si integra con gli indirizzi della Politica nazionale? Quale sarà il modello di convolgimento degli enti locali nell'attuazione dei piani di passaggio al digitale? Al centro dell’evento il confronto tra AgID, Politica e big player chiamati ad un rapporto di vera partnership per raggiungere un obiettivo a cui si lavoro da tempo.

Pensare digitale. La visione strategica del futuro

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 10:30

Le tecnologie digitali, sempre più pervasive, obbligano i governi e la politica a riconoscere la necessità di cambiare profondamente paradigmi sociali ed economici che si erano consolidati. Diventa così necessario, soprattutto per i decisori, “pensare digitale”, agire nel digitale, tenendo conto dei cambiamenti prodotti e producibili nelle relazioni e negli scambi sociali ed economici.
Il passaggio che stiamo vivendo in questi mesi, in cui si sdoganano le tecnologie digitali riconoscendo loro un’importanza che va oltre il semplice “efficientamento” dei processi e la riduzione dei costi delle attività, è un passaggio obbligato, ma è preliminare e insufficiente.

Nella Carta d’intenti per l’innovazione, che ha raccolto l’adesione di decine di cittadini e di parlamentari, promossa dall’associazione SGI, si sono identificati alcuni concetti di base per lo sviluppo strategico: la sostenibilità, l’openness, la centralità territoriale, suggerendo così una direzione di marcia.

La proposta è così portare i diversi attori (politica nazionale, istituzioni territoriali, associazioni,  imprese) ad un confronto strategico su due punti:

  • quali caratteristiche/parole chiave devono definire lo scenario che si vuole realizzare;
  • quali condizioni deve realizzare la politica per costruire il percorso di realizzazione.

La Repubblica digitale

Roma, 16 Maggio, 2019 | 16:00

La tecnologia digitale, che ha dato una forte accelerazione al processo di trasformazione del mondo generando opportunità straordinarie e rischi incalcolabili per la cittadinanza, può rappresentare una grande occasione per “rilanciare” i principi, i diritti e i valori costituzionali che hanno fondato la nostra Repubblica. Condizione necessaria – ancorché non sufficiente – perché questo sogno diventi realtà è che Governi, Aziende e Cittadini collaborino insieme per superare ogni forma di analfabetismo digitale per le stesse ragioni e con la stessa determinazione con la quale, nel secondo dopoguerra, si superò l’analfabetismo linguistico. Decisori pubblici, esponenti della società civile e aziende ne discutono assieme raccontandosi e raccontando in maniera aperta, leggera, innovativa cosa ciascuno di noi può fare per contribuire a dar forma a una cittadinanza digitale, vera, autentica e effettiva.

Una festa della Repubblica digitale più che un convegno convenzionale. E prima che cali il sipario sulla trentesima edizione di Forum PA e ci si dia appuntamento al prossimo anno il Commissario Straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale lancerà la sua sfida a ogni forma di digital divide culturale aprendo alle firme un Manifesto per una Repubblica digitale aperta, partecipata e inclusiva.