Le persone che hanno partecipato

Mariano Corso

Mariano Corso

Mariano Corso è Professore Ordinario di “Leadership e Innovation” presso il Politecnico di Milano e docente presso il MIP ed altre Business School a livello internazionale.

E’ co-fondatore e membro del comitato scientifico degli “Osservatori digita Innovation” della School of Management del Politecnico di Milano e Responsabile Scientifico di alcuni Osservatori, tra i quali: Cloud as a Service, Smart Working, HR, e della Digital Business Innovation Academy.

E’ inoltre Presidente e Direttore Scientifico di P4I – Partners4Innovation

Ricopre il ruolo di senior advisor su progettualità che hanno come temi il change management, digital innovation, smart working e coordina progetti di ricerca a livello nazionale ed internazionale.

E’ autore o coautore di numerose pubblicazioni scientifiche di cui oltre 130 a livello internazionale.

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Ha partecipato a:

Evidenze cliniche ed economiche dei miglioramenti prodotti dall'uso dell'IT: l'IT realmente riduce i costi e migliora la cura?

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 29 Maggio, 2013 | 11:30

L'innovazione digitale dei sistemi sanitari è un tema di stretta attualità. In Europa, gli investimenti sono in continua crescita e sono finalizzati ad ottenere servizi più efficienti ed efficaci, razionalizzando i costi sanitari. Durante questo workshop, saranno presentati i dati sugli investimenti IT nella sanità italiana e i dati saranno comparati con i corrispondenti investimenti europei. Case history italiane e internazionali racconteranno i risultati ottenuti attraverso l'uso crescente di IT nelle strutture sanitarie.

The use of IT systems in Healthcare is a very current theme. In Europe, investments in this area are continuously growing and are aimed in obtaining more efficient and effective services, rationalizing healthcare costs. During this Workshop, the Italian IT investments made in the health sector, compared with the corresponding European investments, will be analyzed. Italian and International case histories about the results obtained through the increasing use of IT in the healthcare sector will be presented.

L’innovazione per la sostenibilità del sistema sanitario e il benessere dei cittadini

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 29 Maggio, 2013 | 14:00

La crisi economica e la conseguente esigenza di contenimento della spesa pubblica determina, in tutti i paesi della Comunità Europea, una sempre maggiore attenzione al rapporto tra costi e benefici derivanti da un investimento pubblico, invocando dalla politica una sempre maggiore responsabilità nell’uso del denaro dei cittadini.

Nella sanità questo fenomeno è ancora più accentuato perché i sistemi sanitari rappresentano una delle voci più importanti del bilancio pubblico.

L'innovazione tecnologica pensiamo che rappresenti una delle poche risposte possibili per superare il contrasto tra le esigenze di contenimento di costi e le crescenti richieste di servizi sanitari, universalmente accessibili e di qualità, senza dover mettere in discussione lo stesso modello di welfare applicato.

Questa Conferenza internazionale, dando voce a tutti gli attori sul tema e-health mira a dimostrare come attraverso le politiche europee e nazionali (Agenda Digitale) che promuovono l'introduzione del digitale in Sanità e gli investimenti in innovazione saremo in grado di avere un miglioramento della qualità dei servizi, un diffuso benessere e una riduzione dei costi globali. Questa dimostrazione sarà rafforzata con la presentazione di dati comparativi raccolti da HIMSS sull’applicazione dell’innovazione tecnologica in Sanità in Italia, in Europa, nel resto del mondo.

UE members are now dealing with a significant crisis that takes into question the welfare model applied in these countries.

Crisis draws more and more attention to the relationship between costs and benefits when deciding on an investment and politicians have to be responsible for utilizing public resources.

As in Europe, the e-Healthcare sector represents one of the most important items of the public balance sheet, there are always increasing requests to reduce the corresponding costs.

It seems that technical innovation can at the same time reach two opposite different goals :costs reduction and improvement of services rendered.

The e-Health International Conference seeks to show that European and National policies will promote the introduction of IT services in the healthcare sector and that investments in innovation can produce an improvement of quality in services as well as a reduction of global costs.

Salute digitale: spendere meno e curare meglio

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 15:00

Alla fine del processo che vede ancora al lavoro Governo e Regioni, avremo il Patto per la sanità digitale.

Il risparmio viene da più parti quantificato in miliardi: circa 7. Ma è necessario evitare facili entusiasmi: pur considerando tutti l’e-health un fattore abilitante per l’evoluzione dei modelli assistenziali e organizzativi, dobbiamo constatare, da tempo, una contrazione anno su anno della spesa per la digitalizzazione della Sanità.

Allora come verrà finanziato questo passaggio alla sanità digitale non più rinviabile per garantire al nostro SSN appropriatezza, efficienza nella risposta alle vecchie e nuove domande di salute?

Quale sarà la governance di sistema dell’innovazione del nostro SSN che permetterà di rispettare la tabella di marcia disegnata per raggiungere quegli obiettivi definiti strategici e prioritari?

Quali i momenti e gli strumenti di misurazione dell’avanzamento del programma?

I lavori della giornata punteranno a dare una risposta a questi interrogativi, evidenziando alcune tra le priorità di intervento, e in particolare:

  • i servizi digitali al cittadino, l’empowerment del paziente e l’utilizzo dei social media per la salute;
  • le nuove modalità di interazione multidisciplinare tra professionisti in ambito ospedaliero e territoriale;
  • i servizi per la continuità assistenziale ospedaleâterritorio e i nuovi modelli di cura, tra cui la telemedicina;
  • il procurement dell’innovazione e le partnership pubblico-privato in sanità.

Innovazione organizzativa: le filiere della continuità assistenziale e la sanità digitale (sessione pomeridiana)

Palazzo Lombardia, Sala Marco Biagi | Milano, 28 Gennaio, 2016 | 14:30

La Legge Regionale 23/2015 per l'evoluzione del servizio socio sanitario in Lombardia ha come elementi fondanti la presa in carico del paziente e l'integrazione tra servizi sanitari e socio sanitari per il miglioramento del servizio al cittadino con una migliore assistenza per malati cronici, anziani e disabili. L’innovazione dei modelli organizzativi nella cura e nell’assistenza trovano nella Sanità digitale un alleato fondamentale e imprescindibile: esempio significativo il Piano della Cronicità che integra l’innovazione organizzativa con le nuove tecnologie.

La sessione fa il punto dell’evoluzione della Sanità digitale in Lombardia a supporto della innovazione in corso nei modelli organizzativi, considerando l’evoluzione dei Sistemi Informativi per Salute e Socio – Sanità e le esperienze in corso più significative.

Smart working: lavorare in mobilità

On Line, 7 Aprile, 2016 | 12:30

Primo appuntamento del ciclo di tre webinar, organizzato da FPA in collaborazione con Microsoft per approfondire diversi aspetti dello smart working attraverso esempi pratici e con un focus sulle tecnologie che permettono di supportare questa scelta, in particolare le Soluzioni di mobility e Unified Communication.

Le nuove tecnologie consentono di poter lavorare senza essere vincolati alla presenza fisica sul posto di lavoro. Una scelta che, oltre a favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, fa anche aumentare la produttività, tanto che diverse aziende la stanno già adottando anche in Italia: nell’ultimo anno è raddoppiato il numero delle  grandi imprese che hanno in atto progetti strutturati di Smart Working (17% nel 2015, contro l’8% del 2014). Lo smart working o lavoro agile, versione più evoluta del tradizionale telelavoro, dovrebbe avere finalmente a breve una cornice normativa, prevedendo - dato non da poco - la possibilità di applicazione anche ai dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche ed  estendendo alla Pa una logica di valutazione basata sui risultati.

Giovedì 7 aprile il focus è sul lavoro in mobilità.

La partecipazione è gratuita, occorre registrarsi on line.

Seguiranno altri due appuntamenti dedicati agli strumenti per il lavoro agile (giovedì 28 aprile) e al tema della protezione dei dati utilizzati ed elaborati dal lavoratore (giovedì 5 maggio).

Partecipando a tutti e tre gli appuntamenti si riceverà un “attestato di percorso”.

Il piano per la "salute digitale" a sostegno dell'integrazione sociosanitaria

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 11:45

Da lungo tempo si parla della necessità di una presa in carico dei pazienti al di là della loro ospedalizzazione realizzando percorsi integrati di assistenza e cura che coinvolgano gli ospedali, le strutture territoriali del SSN e i responsabili delle politiche sociali.

Tale integrazione è però impossibile senza una robusta iniezione di tecnologie che garantiscano una piattaforma di conoscenza, di monitoraggio, di strumenti di presa in carico a distanza. Il convegno si propone di mettere in luce l’apporto che l’ICT può dare a questa politica in grado di apportare enormi risparmi accrescendo nello stesso tempo il livello dei servizi.

PLENARIA - Sessione pomeridiana

Prato, 9 Giugno, 2016 | 14:30

La partecipazione all'evento è libera e gratuita ma occorre registrarsi on line CLICCANDO QUI

 

"Copiare" dai più bravi, si sa, è il modo migliore per imparare!

Presentazione di esperienze innovative dei Comuni della Toscana candidate al Concorso di #BuonePraticheNetwork

Sanità digitale

Roma, 22 Ottobre, 2016 | 14:30

L’innovazione sul territorio: le Regioni a confronto

Palazzo Lombardia | Milano, 11 Novembre, 2016 | 10:00

Con il supporto incondizionato di  Microsoft

I territori come topos dell’innovazione in Sanità: le Regioni giocano un ruolo centrale in una partita decisiva: innovare è non solamente necessario, ma «obbligatorio» se si vuole salvaguardare l’universalità, l’equità e la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.

Il tema della governance dell’innovazione in Sanità continua ad essere costantemente evocato, ma si fatica a giungere alla quadratura di un cerchio che rischia di trasformarsi in una spirale infinita.

Attraverso un confronto fra stakeholder, tentiamo di delineare un percorso virtuoso al cui punto d’arrivo c’è l’interruttore che accende l’innovazione.

Il futuro del lavoro, Il lavoro del futuro

Roma, 23 Maggio, 2017 | 15:00

La crescita economica ha comportato per secoli l’incremento dell’occupazione e maggiori opportunità di un lavoro stabile. Questo binomio in questi anni si sta spezzando e sempre più spesso vediamo segni di ripresa che non coinvolgono però il lavoro, anzi, a volte lo riducono ulteriormente. Anche lo sviluppo tecnologico è stato visto sino ad ora come crescita di opportunità, ma anche in questo caso il futuro disegna incertezze e paure. Robotica, Intelligenza artificiale, Industria 4.0 vorranno dire minori opportunità di occupazione o solo occupazione diversa e più qualificata? E in questo caso sarà per tutti o le disparità aumenteranno e una fascia sempre più consistente di popolazione si troverà ai margini?

L’amministrazione pubblica è un attore fondamentale, anche se non unico, delle politiche attive del lavoro, ma ancora prima delle misure per favorire l’occupazione è necessario che si interroghi su quale sarà il futuro del lavoro nella società dei dati e dell’informazione.

Questo evento di “scenario” si propone di investigare il tema da tre punti di vista: quello della sostenibilità sociale ed economica di uno sviluppo slegato dall’occupazione; quello della partecipazione dei cittadini e delle forze sociali per disegnare uno sviluppo equo ed inclusivo; quello delle tecnologie che sono insieme fonte di speranza e d’inquietudine.

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 8, "SBuona occupazione e crescita economica", ma parleremo anche di "Innovazione e infrastrutture".

Smart working per una nuova organizzazione del lavoro pubblico

Roma, 24 Maggio, 2017 | 09:30

Ad oggi nel settore privato italiano gli smart workers – ossia quei lavoratori che godono di discrezionalità nella definizione delle modalità di lavoro in termini di luogo, orario e strumenti utilizzati - sono oltre 250 mila e sono cresciuti del 40% rispetto al 2013. Molto meno positivo è lo scenario all’interno della Pubblica Amministrazione nella quale, nonostante alcune positive esperienze, lo smart working è nei fatti assente.

Eppure lo stesso disegno di legge sul “lavoro agile”, inizialmente proposto dal Governo e poi ulteriormente ampliato e migliorato dalla Commissione Lavoro del Senato, fa esplicito riferimento alla possibilità di applicazione ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche.  La stessa riforma “Madia” della Pubblica Amministrazione all’art. 14, nel quadro della “Promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche”, chiede di adottare misure organizzative “per la sperimentazionedi nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione lavorativa”. Una chiara volontà da parte del legislatore di spingere l’adozione di un’organizzazione del lavoro che coniughi anche nel pubblico impiego stabilità e tutela nei contratti, con una maggiore flessibilità e responsabilizzazione nella gestione del rapporto di lavoro. Quali allora gli ostacoli al cambiamento?

Fondamentale in questo scenario il ruolo dell’offerta. C’è bisogno di strumenti semplici, efficaci e sicuri che abilitino forme avanzate di collaborazione a distanza e in mobilità.  Di conseguenza è fondamentale il confronto tra i player di mercato e le amministrazioni per raccogliere le esigenze e sviluppare le soluzioni più appropriate, in un contesto in cui le tecnologie e i modelli collaborativi stanno letteralmente esplodendo.

LE ISCRIZIONI SONO CHIUSE PERCHE' E' STATO SUPERATO IL NUMERO MASSIMO DI ISCRIZIONI CONSENTITO DALLA SALA

L’innovazione dell’innovazione, domanda e offerta a confronto

Roma, 20 Settembre, 2017 | 11:45

La completa digitalizzazione della sanità pubblica italiana passa inevitabilmente attraverso un piano straordinario di investimenti: credere di poter innovare a invarianza di finanza pubblica significa illudersi, in quanto le risorse necessarie superano di gran lunga le eventuali economie conseguibili sulla spesa corrente.
I privati sono pronti a scommettere sull’efficientamento del SSN e a coinvestire utilizzando strumenti di partenariato e modelli di procurement innovativo.
Serve una governance forte, che non può che passare attraverso le Regioni e le Province Autonome in quanto “titolari” del SSN.
Servono obiettivi precisi e strategie chiare: un piano strategico per ciascuna Regione e Provincia Autonoma.
Serve, soprattutto, un confronto preliminare fra domanda e offerta: le soluzioni disponibili, l’avvio di un’iniziativa per la piena e totale interoperabilità fra i vari silos applicativi, i trend tecnologici; gli obiettivi e le strategie regionali per lo sviluppo di una sanità “full digital”.

I principali vendor di tecnologie e applicativi per la sanità si confrontano coi policy e decision maker a livello regionale e centrale, con l’obiettivo di condividere i possibili scenari di digital transformation del Servizio Sanitario Nazionale.

Nuovi modelli e nuovi servizi di welfare aziendale: come creare benessere e salute per i lavoratori e per le comunità

Roma, 21 Settembre, 2017 | 15:00

Le giornate della nostra vita quotidiana sono occupate in maniera importante dal lavoro, inteso come orario in cui svolgiamo la nostra professione e come coda provocata dai pensieri che ci portiamo a casa e dagli strumenti che il progresso ci ha regalato e che hanno dilatato il tempo lavoro (telefono cellulare, posta elettronica, social).

Per fortuna, negli ultimi anni, da parte delle imprese, è cresciuta la sensibilità nei confronti della qualità del lavoro e della vita dei lavoratori. Ciò ha prodotto una maggiore flessibilità e un’offerta di benefici e servizi di vario genere.

Con la legge di stabilità 2016, tale sensibilità è stata recepita dalle Istituzioni e trasformata in sostegni allo sviluppo del welfare aziendale, i cui servizi possono variare da azienda e azienda in base all’analisi delle effettive necessità dei dipendenti: scuola, salute, flessibilità e sostegno alla genitorialità sembrano essere gli interventi più graditi.

Forse si sta colmando il ritardo che l’Italia aveva rispetto ad altri paesi europei, nel riconoscere l’importanza del welfare aziendale e la necessità di fornire questi servizi ai lavoratori.

Si diffondono servizi family-friendly che partono dal conciliare genitorialità e lavoro (soprattutto maternità, visto che per ISTAT il 30% delle donne lascia il lavoro dopo una gravidanza) e arrivano fino a quando i figli crescono: baby sitter e asili nido; flessibilità dell’orario di lavoro, concessione del part time, telelavoro; vacanze studio; testi scolastici.

Ma la prima preoccupazione dei dipendenti è la salute: in particolare l’ambito dei servizi per la prevenzione, la sanità integrativa e il sostegno previdenziale.

Nell’ambito di S@lute2017, approfondiremo le varie misure che si sono diffuse con le politiche di welfare aziendale e ci chiederemo: “per fare ulteriori passi in avanti, quali misure possono entrare nella prossima Legge di stabilità, che inizierà a breve il suo percorso, in termini di agevolazioni fiscali per le componenti delle retribuzioni legate ad incrementi di produttività, le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa e l’erogazione di benefits in senso ampio da parte delle aziende?”

E’ necessario aprirsi a nuovi scenari e prepararsi a attuare modelli innovativi di welfare, evidenziando i molteplici benefici che saranno l’effetto diretto e indiretto all’interno delle nostre comunità di queste forme sussidiarie, spinte dalla crisi dei sistemi di welfare pubblico, divenuti insostenibili per fattori demografici e geopolitici.

Dalla smart city alla città sostenibile: il digitale come fattore abilitante per conoscere, collaborare e realizzare le città del futuro

Milano, 24 Ottobre, 2017 | 10:00

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

Lo scopo dell’incontro ICity Lab è di mettere a confronto esperti locali e nazionali sul tema della smart city, nonché di fare luce sui comportamenti delle amministrazioni locali nell’adeguamento al contesto urbano in continua trasformazione. Il Rapporto ICity Rate, valutando anche per questa edizione il grado di smartness delle città italiane, è quest’anno protagonista di un ampliamento tematico sul loro rapporto con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Sempre di più, è necessario che Pubbliche Amministrazioni, imprese, portatori di interessi, Terzo Settore e rappresentanti della cittadinanza attiva si confrontino mettendo al centro in maniera decisa il ruolo dell’informazione e della conoscenza per il bene della crescita dei territori.

SANITÀ DIGITALE

Roma, 23 Febbraio, 2018 | 00:00

Il Cantiere Sanità digitale è il tavolo di lavoro promosso da FPA dedicato al tema del rinnovamento organizzativo e tecnologico del Sistema Sanitario Nazionale.

Il lavoro che cambia il lavoro

Roma, 23 Maggio, 2018 | 15:00

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

A fronte di una disoccupazione complessivamente in discesa e di un incremento sia pure limitato dell’occupazione, che non ha però coinvolto sufficientemente né i giovani né il Meridione del Paese, le politiche attive del lavoro si trovano a fronteggiare sfide importanti. La rivoluzione tecnologica presenta infatti grandi opportunità, ma mette in evidenza anche due gravi problemi: il primo è evidentemente il rischio di uno sviluppo senza incremento dell’occupazione che potremmo semplificare nella “paura dei robot”; il secondo, speculare e in dialettica con il primo è lo “skill shortage”, ossia la carenza di competenze spendibili sul mercato del lavoro da parte di molta parte dei giovani disoccupati o dei disoccupati di ritorno che non sono così in grado di cogliere positivamente le occasioni che pure la trasformazione digitale propone.

Il convegno, a cui sono invitati i principali protagonisti pubblici e privati responsabili della progettazione e dell’attuazione delle politiche per il lavoro (Ministeri del lavoro, dell’Istruzione e dello sviluppo economico, Agenzie, Regioni, Enti Locali, agenzie formative, agenzie di lavoro interinale, ecc.), si propone di fare il punto, all’inizio di una nuova legislatura, di quanto di buono è stato già realizzato e che quindi costituisce un punto di partenza utile, di quanto rimane da fare (pensiamo ad esempio all’incerta situazione dei centri dell’impiego dopo la bocciatura della riforma costituzionale), delle lezioni apprese che possono indirizzarci, anche con l’onesto esame dei fallimenti, verso strade in tutto o in parte nuove.

Digital transformation e smart working della PA

Roma, 24 Maggio, 2018 | 09:30

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

A quasi un anno dalla Legge 22 maggio 2017, n. 81 - che fornisce una definizione puntuale del Lavoro Agile disciplinandone gli aspetti legati all’adozione all’interno delle organizzazioni - e dalla Direttiva 3/2017 che fornisce delle linee guida per l’attuazione di quanto stabilito della Legge Madia in materia di smart working per la PA, appare interessante fare un punto su cosa è fino ad ora emerso dai progetti e dalle sperimentazioni di questo nuovo approccio al lavoro all’interno delle Pubbliche Amministrazioni.

Il ruolo della tecnologia è centrale quando si parla di Smart Working e lo è ancora di più se parliamo di PA.

Da una parte le tecnologie giocano il ruolo di fattore abilitante dello sviluppo del lavoro agile nella PA: quali soluzioni tecnologiche sono necessarie? quali adeguamenti necessitano le PA per accogliere questo nuovo approccio al lavoro? quali criticità le PA si trovano ad affrontare e quali soluzioni sono ad oggi disponibili? Si tratta di tecnologie di vario tipo, da quelle che consentono di connettere le persone distribuite su diversi luoghi a quelle che agevolano la collaborazione e il lavoro condiviso, da quelle che favoriscono la condivisione e gestione di dati e informazioni a distanza in maniera immediata a sicura a quelle che modificano gli ambienti di lavoro rendendoli flessibili.

Dall’altra parte lo smart working si configura sempre più come una vera e propria leva su cui puntare nei processi di trasformazione digitale delle Amministrazioni Pubbliche: in che misura quindi un progetto di smart working contribuisce al percorso di innovazione di una PA?

Connecting healthcare: verso un ecosistema integrato sanità e sociale

Eventi sul territorio, 9 Aprile, 2019 | 10:00

8-9 aprile 2019
Hotel Imperial Tramontano
Via Vittorio Veneto, 1 – 80067 – Sorrento (NA)

Seconda giornata dell'evento: La trasformazione digitale per integrare sanità e sociale

L’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle patologie croniche legato anche a stili di vita scorretti e le limitate risorse finanziarie mettono sotto pressione il sistema sanitario, imponendo un cambiamento che deve concretizzarsi in migliori servizi sanitari per gli assistiti, maggiore efficienza dell’assistenza medica da parte dei professionisti e razionalizzazione delle risorse economiche. L’integrazione tra le politiche del sociale e della salute è tra gli obiettivi della Commissione europea, che dedica particolare attenzione alle persone con disabilità promuovendo protocolli che garantiscano la loro indipendenza e il loro recupero funzionale.
In questa prospettiva le nuove tecnologie diventano un canale fondamentale per sviluppare le modalità di relazione e di servizio per l’assistito lungo tutte le fasi del percorso di salute: dall’accesso ai dati sanitari, alla fruizione dei servizi, fino al monitoraggio delle terapie e all’adozione di comportamenti preventivi basati su analisi di modelli statistici. Tra queste si inseriscono le potenzialità dei device “mobile”, delle app e di strumenti quali assistenti vocali e tecnologie innovative per l’assistenza domiciliare e la gestione della cronicità.
L’incontro, promosso da AGID e CNR - ICAR con la collaborazione di ForumPA, stimola un confronto e un coinvolgimento di tutti gli attori verso la definizione di un ecosistema integrato Sanità e Welfare, analizzandone i diversi aspetti tecnologici, organizzativi e di processo nella prospettiva delle politiche comunitarie e dei relativi programmi.

Smart working e PA: cosa manca al cambiamento culturale, organizzativo e tecnologico?

Roma, 16 Maggio, 2019 | 11:45

Di smart working si parla ormai molto anche nella PA. Seppure gli ultimi dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano dimostrino che nel 2018 non ci sia stato un aumento di amministrazioni che hanno avviato progetti (ancora pari a circa il 9% del totale), è stato sicuramente possibile registrare una crescita in termini di sensibilizzazione e di condivisione di esperienze e pratiche da parte di Pubbliche Amministrazioni e di reti di Pubbliche Amministrazioni, veri casi di eccellenza che hanno lavorato negli ultimi mesi sull’introduzione di modalità di lavoro agile per garantire servizi pubblici più efficaci, più efficienti e più veloci.
Nonostante ciò la strada da percorrere sembra ancora molta, specie alla luce delle recenti disposizioni normative (Decreto Concretezza, Legge di Bilancio 2019, Disegno di legge Miglioramento PA), che sottolineando continuamente gli aspetti legati esclusivamente alla presenza fisica sul posto di lavoro, rischiano di snaturare lo smart working, depotenziando quegli aspetti legati all’orientamento al risultato che ne garantiscono la portata innovativa, rischiando di renderlo un’occasione mancata.
Il convegno intende favorire il confronto su alcuni punti aperti in materia di smart working per capire cosa manchi al vero cambio culturale, organizzativo e tecnologico che lo smart working può introdurre nel sistema del lavoro pubblico, cosa serva per passare dal mero adempimento alla legge all’opportunità di cambiare il modo di percepire il sistema pubblico, la qualità dei servizi pubblici, la figura del dipendente pubblico.

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Lavoro e trasformazione digitale: accrescere le competenze, ridurre le diseguaglianze

Roma, 14 Maggio, 2019 | 15:00

La trasformazione digitale pone nuove sfide alle politiche attive del lavoro. Da un lato la necessità di far fronte al rischio di una crescita economica senza incremento dell’occupazione, dall’altro l’obbligo di ridurre le diseguaglianze attraverso un sistema in grado di accompagnare i giovani e sostenere le fasce deboli cittadini. La necessità di “governare” tale fase di transizione impone lo studio e l’attuazione di nuove forme di intervento che riducano le diseguaglianze, puntino alla crescita del capitale umano del Paese e creino occupazione di qualità.

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Verso uno Smart Working maturo: appunti di un viaggio in VeLA

Roma, 16 Maggio, 2019 | 14:30

Nove Enti partner, una buona pratica e un kit di riuso a disposizione delle PA che vorranno implementare un modello di smart working. Il progetto VeLA – Veloce, Leggero, Agile: lo Smart Working per la PA è finanziato dal PON GOV 2014-2020 nell’ambito del primo bando di Open Community PA.

Il progetto è un laboratorio in evoluzione, un’occasione di approfondimento del tema dello smart working, delle criticità e delle opportunità con cui le Amministrazioni pubbliche nell’attuale fase di sperimentazione si stanno confrontando. Per oltre un anno gli Enti partner hanno lavorato sui temi organizzativi, amministrativi e procedurali, ma si sono anche aperte al confronto sull’accompagnamento agli smart worker e all’empowerment della dirigenza, alla comunicazione ai cittadini e alla misurazione e valutazione della performance e della produttiva del lavoratore, agli spazi come leva del cambiamento e al ruolo abilitante delle tecnologie.

Questo appuntamento rappresenta il convegno finale di questa esperienza di lavoro insieme, che non si conclude con il progetto, ma che vede le amministrazioni impegnate in una roadmap di implementazione e soprattutto in un’azione di sensibilizzazione e di trasferimento ad altre Amministrazioni.

La presentazione del kit di riuso e dei risultati del progetto sarà alternata a pitch di esperti su alcuni temi aperti su cui VeLA vuole puntare l’attenzione e rilanciare il dibattito futuro in materia di smart working.

Il convegno sarà l’occasione per analizzare oltre ai risultati del progetto, alcuni focus tematici connessi allo smart working, dal service design all’attrattività dei talenti fino al futuro possibili delle modalità di lavoro agile.

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Per ascoltare l'audio della 1° tavola rotonda cliccare QUI

Per ascoltare l'audio della 2° tavola rotonda cliccare QUI

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Innovazione del sistema salute: la trasformazione digitale per integrare sanità e sociale

Roma, 15 Maggio, 2019 | 15:00

Dopo la due giorni che AgID e CNR - ICAR in collaborazione con FPA hanno promosso in aprile a Sorrento  il lavoro prosegue a FORUM PA con il contributo di Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e Finanze, le Regioni e le Province Autonome, le Aziende sanitarie, terzo settore e rappresentanti del Mercato e delle professioni. Integrazione, interoperabilità e condivisione dati. Queste le tre le parole chiave emerse dal dibattito a Sorrento per migliorare l’efficienza dei servizi pubblici esistenti, per confezionare nuovi servizi, contenendo i costi di gestione; eliminando le duplicazioni; andando oltre le logiche “a silos” che caratterizzano dati e servizi delle PA. Tre parole chiave in linea con quanto previsto nel nuovo piano triennale AgID.

L’infrastruttura digitale ha perfezionato procedure operative (prenotazioni, prescrizioni e referti) e la gestione dei documenti nel Fascicolo Sanitario Elettronico. Ma la complessità di cura e di assistenza derivante da invecchiamento, cronicità, fragilità, ineguaglianze richiede un ulteriore sforzo. In diverse occasioni gli stakeholder del mondo della Sanità interconnessa al Sociale hanno manifestato l’esigenza di avere indicazioni che permettano di armonizzare le diverse soluzioni emergenti. Da qui nasce la giornata di lavoro a FORUM PA, quale luogo di confronto e di coinvolgimento di tutti gli attori per iniziare a definire indirizzi e linee guida di un ecosistema digitale integrato Sanità e Welfare, che evidenzi il valore delle tecnologie assistive; dell’IoT che rende ambienti familiari, sociali e di lavoro compatibili con le esigenze e le aspettative dell'anziano o disabile o persona con forma di fragilità; dei dispositivi medici di telehealth; del mobile hospital; dei weareble; della realtà aumentata. Un ecosistema integrato che poggi sulla maturità, diffusione e evoluzione del FSE.

Perché il Paese può essere all’altezza delle nuove esigenze sociali solo con una nuova alleanza tra Amministrazioni centrali, Locali e Agenzie; con una stretta collaborazione con il mercato delle tecnologie; attraverso originali processi e strumenti di approvvigionamento dell’innovazione; con lo sviluppo di cultura digitale tra i professionisti sanitari e della loro consapevolezza circa le opportunità offerte dalle tecnologie mature.

 

Per ascoltare l'audio del "question time" cliccare QUI

Smart Working: il volto della nuova PA digitale

On web, 18 Giugno, 2019 | 12:00

Qui il la REGISTRAZIONE VIDEO del webinar

Lo smart working si fa dentro le aziende, non fuori. Una frase provocatoria? In realtà no, perché è sempre più chiaro che l’introduzione dello smart working comporta prima di tutto una rivoluzione all’interno delle aziende e delle amministrazioni che scelgono di avviare questo percorso.

Una rivoluzione culturale, organizzativa, di processo. Una rivoluzione che va a toccare anche gli ambienti in cui si lavora e che vede naturalmente nelle tecnologie un alleato indispensabile.

Ma a che punto è questo percorso all’interno delle pubbliche amministrazioni?

Gli ultimi dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano ci dicono che, ancora nel 2018, solo il 9% delle amministrazioni ha avviato progetti di lavoro agile. Tuttavia l’interesse sta aumentando ed esistono buone pratiche e reti di Pubbliche Amministrazioni che stanno introducendo modalità di lavoro agile per garantire servizi pubblici più efficaci, più efficienti e più veloci che si traducono in benefici diretti per i cittadini.

In questo webinar, organizzato da FPA in collaborazione con Avaya, ci confronteremo su stato attuale, criticità e potenzialità di sviluppo e di evoluzione dello smart working nella PA italiana; approfondiremo sia il ruolo delle tecnologie come fattore abilitante in questo percorso e sia scopriremo, attraverso il racconto di esperienze realizzate all’interno di alcune pubbliche amministrazioni, come cogliere al meglio questa opportunità.

Connected Care: risposta alle sfide della salute 2030

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 29 Ottobre, 2019 | 10:00

Nel sistema sanitario italiano è in atto una grande sfida di sostenibilità: la popolazione anziana cresce, aumentano i bisogni e la domanda di cura (soprattutto quella cronica) mentre le risorse sono sempre più limitate. In questo scenario, la digitalizzazione può essere la soluzione per vincere la sfida della sostenibilità nel settore sanitario e in particolare, la “Connected care” - intesa come un sistema che includa nuovi modelli organizzativi e soluzioni tecnologiche, al fine di abilitare la condivisione delle informazioni cliniche dei pazienti tra tutti gli attori coinvolti nel processo di cura (professionisti e operatori sanitari sul territorio e a domicilio, pazienti, assicuratori, referenti istituzionali, ecc.) - risulta essere la risposta comune su cui convengono ormai tutte le istituzioni e anche i cittadini ne riconoscono l’importanza.

Il convegno di apertura di Forum PA Sanità 2019 è l’occasione per confrontarsi sul modello della Connected Care con i più importanti attori istituzionali e gli stakeholder della sanità italiana stimolati da brevi sessioni di fact-checking ed esperienze internazionali raccontate direttamente dai protagonisti, che supporteranno la discussione sul ruolo dei diversi attori nel nuovo modello di sanità connessa e sulle risorse e strumenti da mettere in campo per la sua attuazione.

Per ascoltare la registrazione integrale dell'evento cliccare QUI

The Clinical Revolution

Eventi sul territorio, 7 Ottobre, 2019 | 10:30

TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE
Piazza Vittorio Gui, 1 – Firenze

 

Negli ultimi 50 anni la medicina ha avuto una eccezionale evoluzione scientifica e tecnologica mettendo a disposizione dei medici e di tutti gli operatori sanitari nuovi strumenti e metodologie diagnostiche, nuovi farmaci di grande efficacia, innovative tecniche chirurgiche. Queste innovazioni della clinica, inserite su scelte politiche lungimiranti che hanno dato origine alla costruzione del SSN, hanno garantito una conseguente trasformazione dei processi sanitari garantendo ai pazienti cure migliori e conseguenti inimmaginabili aumenti della qualità e dell’aspettativa di vita.

L’informatica e la telematica hanno accompagnato tale  trasformazione senza però essere driver primario dell’evoluzione; in realtà, tali tecnologie non hanno scatenato una evoluzione,  come oggi viene definita, ‘disruptive’ dei processi di cura. Ciò che negli altri settori viene definita la trasformazione digitale, ha solo parzialmente scaricato tutto il potenziale nel vasto mondo dei processi clinici. Siamo finalmente giunti ad un punto di svolta negli strumenti per attuare una rivoluzione in ambito clinico che senza essere dirompente ci accompagni verso una medicina collaborativa, personalizzata e sicura, grazie alla reale condivisione dei dati clinici e diagnostici e la loro accessibilità, fondata sulla rinforzata collaborazione fra clinici, operatori sanitari e pazienti. Una rivoluzione dolce che incrementi l’accuratezza della diagnosi e la qualità delle cure migliorando la sostenibilità del SSN in un contesto di sempre minore disponibilità di risorse economiche e professionali e di maggiore complessità clinica. 
 
Perché Firenze
In Italia si origina e si sviluppa l’Umanesimo da cui scaturirà il Rinascimento, un’età di cambiamento in cui matura un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi. Firenze è la città del Rinascimento, Firenze è la città in cui, al termine delle celebrazioni dei 40 anni della 833, in un grande appuntamento nazionale rivolto ai vertici strategici della sanità pubblica e privata, si illustra il nuovo modo di concepire una sanità sicura e sostenibile. Una sanità che non può fare a meno della trasformazione digitale per innovare processi e organizzazione in funzione di un’indispensabile condivisione dei dati clinici e diagnostici e collaborazione tra clinici e tra clinici e pazienti. Solo così sarà possibile continuare a erogare ai cittadini le stesse prestazioni che negli anni scorsi hanno qualificato il nostro SSN tra i migliori del mondo.
 
 

Il ruolo del Responsabile per la Transizione Digitale: priorità e strumenti per renderlo effettivo e di valore all'interno delle organizzazioni sanitarie

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 29 Ottobre, 2019 | 17:15

La nomina del Responsabile per la Transizione Digitale (RTD), stabilita dall’articolo 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale, è senz’altro percepita come un obbligo normativo per le Aziende Sanitarie pubbliche, ma ad un’analisi più approfondita si rivela una grande opportunità per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario. L’innovazione digitale è la risposta comune su cui convergono sia istituzioni che cittadini per soddisfare i nuovi bisogni di salute e mantenere l’equilibrio del sistema sanitario e il RTD e il suo ufficio hanno quindi un ruolo fondamentale per la sua efficace introduzione e diffusione: devono coordinare il disegno strategico di innovazione digitale aziendale, progettare i nuovi servizi in coerenza con l’organizzazione aziendale, tenendo in considerazione tutti gli aspetti legati alla sicurezza informatica e all’accessibilità dei soggetti con disabilità, dargli attuazione e monitorare costantemente i risultati dei progetti di innovazione. Per fare questo, è però necessario che il RTD sia messo nelle condizioni di espletare i compiti ad esso attribuiti nel CAD e abbia quindi tutti gli strumenti per poter agire tali compiti nella propria organizzazione.

La sessione si pone l’obiettivo di approfondire il ruolo del RTD e il percorso di rafforzamento di tale figura all’interno dell’organizzazione e sarà l’occasione di incontro degli RTD degli Enti sanitari, che potranno confrontarsi sulle proprie esperienze, scambiarsi opinioni e best practices e porre le basi per la creazione di una vera e propria una Community degli RTD in sanità.

Per ascoltare la registrazione integrale dell'evento cliccare QUI

Smart Lab – Milano Concilia 4.0 Nuovi modelli di città e crescita territoriale attraverso la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro

Eventi sul territorio, 11 Febbraio, 2020 | 09:00

Viale Gabriele D'Annunzio, 15
Comune di Milano

 

Il progetto Smart Lab – Milano Concilia 4.0 si inserisce nell’ambito del Piano Territoriale di Conciliazione di Regione Lombardia, che a partire da marzo 2017 permette la sperimentazione di nuovi modelli di città, attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, e favorendo la costruzione di un vero “Modello Milano” basato sulla co-progettazione dei servizi locali. Non ultima, la sperimentazione concernente la costruzione di un’Alleanza territoriale tra gli erogatori dei servizi e i beneficiari, dalle PMI alle partite IVA. Il tema della Conciliazione vita-lavoro, con tutto quello che comporta in termini di lavoro agile, sviluppo del terzo settore, e avvicinamento della tecnologia all’uomo, è ormai uno dei pillar per lo sviluppo di una smart city. Quali sono le opportunità per Milano e le altre città che si candidano a smart city? Come collabora la conciliazione alla valorizzazione delle persone e alla sostenibilità ambientale urbana? Quali sono le lezioni apprese, e quali ancora da apprendere?

L’incontro costituirà un momento utile per riflettere insieme ai protagonisti del progetto sul futuro del Modello Milano, sulle esperienze già esistenti, e sulle opportunità della prossima programmazione del Piano Territoriale.

Cantieri 2020: le opportunità per la tua organizzazione

On web, 5 Marzo, 2020 | 12:00

In questo webinar presentiamo la 5° edizione dei Cantieri della PA, organizzati da FPA in collaborazione con le principali amministrazioni pubbliche italiane.
I Cantieri PA sono i gruppi di lavoro permanenti di FPA, che coinvolgono referenti pubblici e privati in un processo collaborativo di definizione ed implementazione di linee guida per l'attuazione della trasformazione digitale nelle Amministrazioni e nei contesti urbani.
Da quest'anno i Cantieri della PA presentano un'organizzazione ancora più inclusiva, costituita da incontri in presenza e riunioni a distanza.
I macro temi su cui si concentrerà il lavoro delle community dei C-level e pubblici per il 2020 sono: Cantiere Trasformazione digitale, dedicato ai temi cloud computing, Cybersecurity, Servizi digitali, e il Cantiere Smart City dedicato interamente al tema delle Smart City Controol Room.

Il digitale e il lavoro: da pericolo a risorsa

Roma, 7 Luglio, 2020 | 14:00

L’impatto delle tecnologie digitali sul lavoro è stato oggetto di analisi diverse. La rivoluzione tecnologica presenta infatti grandi opportunità, ma mette in evidenza anche due gravi problemi: il primo è evidentemente il rischio di uno sviluppo senza incremento dell’occupazione che potremmo semplificare nella “paura dei robot”; il secondo, speculare e in dialettica con il primo è lo “skill shortage”, ossia la carenza di competenze spendibili sul mercato del lavoro da parte di molta parte dei giovani disoccupati o dei disoccupati di ritorno che non sono così in grado di cogliere positivamente le occasioni che pure la trasformazione digitale propone.

Il lockdown che ha investito tutto il mondo ha costretto oggi tutti noi a usare la tecnologia digitale come unico strumento in grado di farci comunque continuare a lavorare, seppure in un telelavoro che ha poco a che fare con un vero e flessibile smart working. Che lezioni abbiamo appreso? Cosa ci porteremo con noi nel mondo del dopo covid-1 di questa esperienza?

Ne parleremo con il Governo, con le imprese che abilitano il digitale per il lavoro, con le parti sociali, con chi per primo ha esaminato le opportunità e gli ostacoli dello smart working sia nella PA sia nelle grandi imprese private.

Al convegno seguirà una presentazione di alcune tecnologie e strumenti che possono abilitare lo smart working.

Smart working, ma non solo. Lezioni apprese per un nuovo modello di lavoro pubblico

Eventi sul territorio, 3 Giugno, 2020 | 11:30

In un solo mese sono arrivate 5.240 risposte al Panel PA “Strategie individuali e organizzative di risposta all’emergenza”, l’indagine rivolta alla community di FPA nel percorso #road2forumpa2020 di avvicinamento all’evento online di luglio.

Una partecipazione davvero molto grande, a testimonianza di quanto sia sentita l’esigenza di riflettere sulle misure adottate (nel pubblico e nel privato) per rispondere all’emergenza legata alla diffusione del Covid-19. In questa situazione abbiamo assistito all’adozione massiva del lavoro a distanza: una scelta obbligata, ma che potrebbe offrire il punto di partenza per ridisegnare il futuro del post-emergenza. Il Panel PA ha voluto, quindi, portare un contributo proprio in questo senso: scoprire cosa ha funzionato e cosa no, condividere le strategie migliori, imparare dall’esperienza.

Presenteremo i risultati del Panel in questo Digital Talk. 

Per partecipare è necessario registrarsi e, il giorno dell’evento, effettuare il login con le proprie credenziali e aprire il video che trovate a questa pagina

 

Spazio MEF. Il cambiamento è la nuova normalità: come gestire l’accelerazione digitale imposta a PA e aziende? Storie di innovazione e resilienza a confronto tra pubblico e privato.

Roma, 5 Novembre, 2020 | 15:15

La Digital Transformation è una sfida che investe ogni aspetto della vita di un’organizzazione, sia essa pubblica o privata, e costituisce una priorità assoluta perché dalla riuscita di questo percorso dipende la capacità di mantenere elevati standard di servizio verso utenti e stakeholders. Si tratta di un percorso evolutivo, una cornice dal valore generale, dentro la quale contestualizzare innovazioni come lo smartworking e lo smart office, le nuove forme di learning digitale, la cybersecurity. Se questa è la portata della sfida quali effetti ha avuto l’accelerazione imposta dalla crisi pandemica sui percorsi già avviati nella PA e nelle aziende italiane? Quali soluzioni sono state adottate e come hanno risposto infrastrutture e personale? Il seminario è l’occasione per mettere a confronto soluzioni ed esperienze diverse: SOSE, azienda pubblica del MEF specializzata nella data analysis, e Nexi, azienda leader nel settore dei pagamenti digitali. Il confronto si arricchisce dell’esperienza professionale del Prof. Corso che con Partners4Innovation da anni segue PA e imprese nei processi di innovazione digitale.

Dopo il Coronavirus, quale prossima normalità per il SSN?

Roma, 4 Novembre, 2020 | 16:15

Con la pandemia è emersa la fragilità del nostro SSN, prontissimo all’acuzie, in ritardo su prevenzione, medicina di prossimità o domiciliare e continuità assistenziale.

 
Su questi 3 pilastri riteniamo debba fondarsi la normalità del dopo COVID. Non una grande riforma legislativa per cui non ci sono tempi e risorse, ma una serie di azioni coerenti e prioritarie per la rapida evoluzione verso un sistema sociosanitario digitalizzato, incentrato sulle necessità di cura della persona, nel quale i processi clinici e gestionali siano tra loro connessi e interoperabili.
 
Una normalità in cui la possibilità di fruire di servizi sanitari in modalità digitale oltre ad essere indiscutibile fattore di semplificazione della vita dei cittadini, sia anche strumento cruciale per affrontare efficacemente emergenze sanitarie.
 
Ecco allora la necessità di formare competenze e professionalità da diffondere nell’ecosistema salute. Questa la ragione della spinta a disporre di dati provenienti da fonti diverse ma predisposti secondo standard definiti: per la condivisione delle informazioni cliniche dei pazienti tra tutti gli attori coinvolti nel processo di cura; per il confronto e l'analisi di tutti i dati territoriali con lo scopo di verificare i livelli essenziali di assistenza e la appropriatezza prescrittiva; per la programmazione sanitaria.
 
Dopo i pesanti tagli degli ultimi anni, la prossima normalità sarà realizzabile con le risorse del Recovery Fund e del MES. Ma anche prima della disponibilità dei fondi emergenziali, alcuni ritardi accumulati potranno essere recuperati con l’azione di CONSIP, che esaurite le Convenzioni, dialoga con le imprese perché i nuovi strumenti di procurement pubblico, fungano da bussole nella realizzazione di sistemi sanitari regionali e nazionale integrati, che includano nativamente soluzioni tecnologiche nei nuovi modelli organizzativi.

Trasformazione digitale e organizzativa: progettare il cambiamento della PA con il POLA

Eventi sul territorio, 29 Marzo, 2021 | 15:00

La trasformazione digitale impone un ripensamento dei modelli organizzativi del lavoro. Non basta digitalizzare processi e strumenti “vecchi”: per il vero cambio di passo serve ripensare in chiave nuova il modo in cui si lavora. Nel settore pubblico, la pandemia ha portato alla ribalta il tema dello Smart Working, talvolta stravolgendone il senso e il fine, ma sicuramente favorendo una riflessione attenta sul peso dei principi che sono alla base: autonomia, responsabilizzazione, flessibilità e obiettivi. 

Ci si chiede allora cosa hanno a che fare questi principi con la trasformazione digitale nella PA, di cui lo Smart Working rappresenta la punta dell’iceberg, racchiudendo in sé molte delle dimensioni su cui agire per una vera trasformazione digitale: l’organizzazione e i processi, la gestione e il management, le persone e le loro competenze, il governo di spazio e tempo, ma anche le tecnologie e il rapporto con i cittadini. 

Seppure ancora a regime emergenziale, le Pubbliche Amministrazioni sono state invitate a pensare in modo programmatico e strategico lo Smart Working di quella che è stata chiamata “nuova normalità”. Con il Piano Organizzativo del lavoro agile, si progetta e si indica come mettere in pratica nuovi modi di lavorare nella PA tenendo insieme, in un esercizio sì difficilissimo ma potenzialmente dirompente, tecnologie, persone, organizzazione e società. 

Il POLA mette al centro riflessioni su temi importanti come il reclutamento del personale e l’attrattività della PA e la valorizzazione delle competenze delle persone e una nuova leadership illuminata, la valutazione delle performance, il ripensamento della funzione dell’HR nel settore pubblico e le piattaforme e le tecnologie che abilitano il digital workplace.  

Progettare il cambiamento significa riflettere su queste dimensioni e individuare misure e azioni in grado di attuarlo. Come sfruttare quindi al meglio l’occasione del POLA per attuare la trasformazione digitale della PA attraverso la leva dello Smart Working?  

 

Quali prospettive per lo Smart Working nella PA dopo la pandemia? Il ruolo dei POLA e la loro evoluzione

Roma, 25 Giugno, 2021 | 17:01

L’emergenza COVID 19 ha costituito un radicale punto di svolta per l’adozione dello Smart Working nella Pubblica Amministrazione. Al netto delle criticità dovute ad un’applicazione estrema e spesso improvvisata, il lavoro Agile ha costituito un’esperienza preziosa che ha permesso di fare in poco tempo un percorso di apprendimento e crescita che in condizioni normali avrebbe richiesto anni.

Superata l’emergenza occorre oggi porre le basi per una evoluzione dell’Organizzazione del lavoro nella PA che dia risposta alle giuste richieste di flessibilità da parte dei lavoratori, ma soprattutto che ponga le basi di quella modernizzazione nella direzione della digitalizzazione e dell’orientamento al servizio e ai risultati che, oggi più che mai, sono indispensabili per una PA capace di attrarre talenti e contribuire al rilancio del Paese.

Lo scorso anno, al fine di promuovere l’attuazione del lavoro agile come modalità ordinaria dell’esecuzione del lavoro anche in un contesto post emergenziale, sono stati introdotti i POLA (Piani Organizzativi del Lavoro Agile), ed è stato costituito l’ “Osservatorio Nazionale del Lavoro Agile nelle Amministrazioni Pubbliche”. Ad alcuni mesi dal lancio di queste iniziative, l’evento vuole essere l’occasione di condividere i risultati preliminari delle ricerche condotte in merito all’adozione e alla qualità dei POLA analizzati e discutere le prospettive e le sfide per l’adozione dello Smart Working nella PA oltre la Pandemia.

 

One Health, digital

Roma, 25 Giugno, 2021 | 11:30

Il 27 e 28 ottobre prossimi si svolgerà la sesta edizione di FORUM PA Sanità, iniziativa promossa dal Gruppo Digital360, di cui FPA è parte.  Sarà una grande occasione di condivisione, conoscenza e sperimentazione, trasmessa sulla piattaforma di diretta FPA, che integra funzionalità di streaming, meeting, live chat e spazi di realtà virtuale dedicati ad ognuno dei partner.

Nel definire i confini di FORUM PA Sanità, abbiamo scelto di adottare il paradigma One Health: ovvero riconoscere che la salute delle persone e dell’ecosistema sono legate indissolubilmente e che servono approcci e sforzi globali per “progettare e implementare programmi, politiche, norme e ricerche in cui diversi settori cooperino per raggiungere migliori risultati per la salute pubblica” (WHO).

In questa prospettiva, crediamo che la realizzazione di tale paradigma debba necessariamente passare attraverso l’uso competente e consapevole della leva digitale.

Da qui il titolo dell’appuntamento odierno e anche il tema guida di FORUM PA Sanità 2021.

One health, digital diventa l’unico paradigma possibile per favorire collaborazione tra diverse discipline e professionisti (medici, veterinari, ambientalisti, economisti, sociologi, etc.), per affrontare in modo sistemico i bisogni delle persone sulla base della relazione tra la loro salute e l’ambiente in cui vivono, per riconoscere che gli investimenti in salute (spesa sanitaria) sono sicuramente una delle principali opzioni da seguire per i policy maker se vogliono garantire al nostro mondo prospettive di crescita economica prolungata.

Tale approccio non si traduce in una grande riforma legislativa – per cui non ci sono tempi e risorse – ma in una serie di azioni coerenti e prioritarie che consentano la rapida evoluzione verso un sistema integrato e digitalizzato, incentrato sulle necessità di assistenza e cura della persona, flessibile al cambiamento della domanda di salute da parte dei cittadini, nel quale processi clinici, prevenzione, stili di vita, scelte alimentari e sostenibilità ambientale siano tra loro connessi. Ecco allora la necessità di formare competenze e professionalità per rinforzare l’ecosistema salute, di condividere le informazioni tra tutti gli attori del sistema salute e di facilitare l’introduzione di servizi innovativi per affrontare l’invecchiamento della popolazione, la diffusione delle cronicità e delle patologie oncologiche.

In questo appuntamento analizzeremo le priorità d’azione su cui operare per rafforzare il sistema Salute in una logica One Health attraverso la leva dell'innovazione digitale.

One Health, digital: da una logica “egocentrica” a quella “ecocentrica” sfruttando la leva dell’innovazione digitale

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 27 Ottobre, 2021 | 09:31

Nella Missione 6 del PNRR si parla di definire entro la metà del 2022 “un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con l’approccio ‘One Health’”. Tale approccio non si può tradurre in una grande riforma legislativa – per cui non abbiamo i tempi – ma suggerisce una serie di azioni coerenti e prioritarie che consentano la rapida evoluzione verso un sistema integrato, incentrato sulle necessità di assistenza e cura della persona, flessibile al cambiamento della domanda di salute da parte dei cittadini, nel quale processi clinici, prevenzione, stili di vita, scelte alimentari e sostenibilità ambientale siano tra loro connessi. One health diventa l’unico paradigma possibile per favorire collaborazione tra diverse discipline e professionisti diversi; per affrontare in modo sistemico i bisogni delle persone sulla base della relazione tra la loro salute e l’ambiente in cui vivono; per riconoscere che gli investimenti in salute sono le principali opzioni da seguire per i policy maker se vogliono garantire al nostro mondo prospettive di benessere, occupazione, equità e coesione sociale. Come tradurre questa visione globale in effettive e concrete azioni con impatti di lungo periodo? Crediamo che la realizzazione del paradigma One Health debba necessariamente passare attraverso l’uso competente e consapevole delle tecnologie digitali. Solo l’innovazione digitale, infatti ci può consentire non solo di comprendere e gestire le interconnessioni, valorizzando i dati e le informazioni, ma anche di riprogettare i servizi di cura per renderli scalabili e accessibili a tutti.

Se è vero che a partire dal 2017 il settore della sanità è stato investito sempre di più dall’onda del digitale, e che tecnologie come intelligenza artificiale, realtà aumentata e piattaforme di condivisione stanno cambiando il modo di fruire i servizi e impattano anche sull’ecosistema salute e sanità, è anche vero che – come ricordano i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano – la spesa ICT in sanità in Italia è ancora molto bassa. Ora però le risorse economiche ci sono; quello che conta è riuscire a spendere e a spenderle bene. Gli impegni economici legati a sanità, welfare, transizione ecologica e digitalizzazione presenti nel nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vanno visti e gestiti come componenti indissolubili di un programma olistico di ripensamento del nostro modello di sviluppo umano e sociale. Tutto questo significa passare da una logica egocentrica a quella “ecocentrica”, che impone anche di lavorare a livello di comunità e non di singolo cittadino: la strategia di prevenzione della salute dell’ecosistema deve coinvolgere istituzioni, scuole, amministrazioni, strutture sanitarie, privati. Ciascun elemento della comunità è chiamato a fare la sua parte per la salute del Pianeta e dell’uomo. In questo appuntamento analizzeremo le possibili azioni per una salute globale e digitale, quali le priorità? Cultura e competenze? Governance? Dati? Valutazione outcome?

Per saperne di più (in continuo aggiornamento):

https://oneworldonehealth.wcs.org/About-Us/Mission/The-Manhattan-Principles.aspx

https://www.agendadigitale.eu/sanita/one-health-digital-il-patto-culturale-che-serve-per-una-sanita-globale-e-sostenibile/

https://asvis.it/public/asvis2/files/Approfondimenti/PositionPaperGdLGoal3.pdf

Connected Care per il percorso di salute del cittadino nel contesto globale e integrato della One Health

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 28 Ottobre, 2021 | 09:30

L’esempio pìù recente della connessione tra salute umana, animale e dell’ecosistema è stato offerto offerto dalla pandemia da virus Sars-nCoV-2; è noto da tempo che la maggior parte delle malattie infettive emergenti che interessano l’uomo sono di origine animale (HIV, Ebola, SARS, …) e i microbi diventano i nuovi anelli di congiunzione tra mondi apparentemente separati.

L’approccio One Health si pone l’obiettivo di far dialogare in logica costruttiva la sfera della salute umana, quella dell’ambiente e la salute degli animali per il benessere complessivo del sistema. Come tradurre questa visione globale in effettive e concrete azioni con impatti di lungo periodo? Crediamo che la realizzazione del paradigma One Health debba necessariamente passare attraverso l’uso competente e consapevole delle tecnologie digitali. Solo l’innovazione digitale, infatti ci può consentire non solo di comprendere e gestire le interconnessioni, valorizzando i dati e le informazioni, ma anche di riprogettare i servizi di cura per renderli scalabili e accessibili a tutti. In tal senso gli investimenti previsti dal PNRR per la digitalizzazione della sanità potranno dare un contributo essenziale alla realizzazione del modello di sanità connessa, quella “Connected Care” definita dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano come “un nuovo modello di cura disegnato attorno al cittadino/paziente che, adeguatamente formato e ingaggiato, viene messo in grado di accedere a informazioni e servizi di cura attraverso piattaforme digitali che coinvolgono attivamente tutti gli attori del sistema di cura, rendendo disponibili in modo integrato, selettivo e sicuro dati e canali di collaborazione per supportare in tutte le fasi del percorso di cura”.

In un’ottica di Connected Care andranno indirizzate l’evoluzione e la convergenza dei medical device, delle terapie digitali, delle App per la salute e il benessere, delle esperienze di Telemedicina, dei sensori ambientali e dei wearable device. Il percorso di prevenzione, assistenza e cura del cittadino/paziente – Citizen Journey – deve sempre più avvalersi delle nuove tecnologie per erogare servizi di qualità in risposta ai bisogni complessi delle popolazioni e di Accoglienza Digitale per il miglioramento dell’esperienza utente nella fase di accesso ai servizi. Grazie al PNRR le risorse ci sono, le tecnologie già oggi sono mature: come uscire dall’alveo delle sperimentazioni e dei progetti pilota per arricchire e modernizzare le architetture dei sistemi di sanità digitale?

Questo scenario è l’occasione per discutere tra decision-maker e manager del Mercato rispetto all’urgenza di attuare concretamente la digitalizzazione per una sanità integrata e connessa.

Competenze digitali: un investimento necessario per realizzare One Health

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 27 Ottobre, 2021 | 12:33

L’introduzione delle tecnologie digitali può rendere i sistemi sanitari più efficienti, efficaci ed equi, ma la trasformazione digitale del Servizio Sanitario Nazionale ha bisogno di investimenti per la formazione e il rafforzamento delle competenze digitali del personale sanitario. Tali investimenti, a detta dell’Organizzazione mondiale della Sanità e della Commissione Europea, sono stati insufficienti, mentre l’OCSE punta il dito su: (i) effetti di una limitata formazione digitale e del lento cambiamento di mentalità e cultura; (ii) l’impiego di un numero elevato di persone per lavori di routine e basso valore aggiunto; (iii) l’insufficiente domanda di tecnologie sanitarie, peraltro mature; (iv) la scarsa spinta alla ricerca precompetitiva. Infine, secondo uno studio AICA (Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) di qualche anno fa, il “non sapere” informatico (digitale) nella sanità comporterebbe costi di improduttività, allora stimati in circa 850 milioni di euro l’anno: più o meno la metà degli attuali investimenti destinati alla digitalizzazione.

Naturalmente, prima di COVID-19 e PNRR. Eppure, due fenomeni tra loro intrecciati suggeriscono maggiore sostegno alla formazione e al rafforzamento continuo delle competenze digitali dei professionisti sanitari. L’incremento dei trattamenti delle malattie croniche e per le patologie oncologiche, che sono costosi e richiedono un impegno di tempo sia ai pazienti che per la loro assistenza. L’aumento della complessità organizzativa delle strutture sanitarie indotta dai cambiamenti per durata, intensità e tipo delle patologie trattate, che incide sulla sostenibilità dei costi dei servizi sanitari. Tutti noi, cittadini, pazienti, operatori, ci rendiamo conto del cambiamento in corso. Da supporto nelle attività amministrative, le tecnologie digitali si affermano e si diffondono anche nella diagnosi, assistenza e terapia, potendo integrare informazioni e dati, facilitando la multidisciplinarietà.

Le tecnologie digitali semplificano la nostra vita e ci responsabilizzano; valorizzano le competenze cliniche di medici e personale sanitario; rendono veloce la diagnosi, sicura la cura, vicina la sanità. La rapida diffusione della Sanità Digitale e il miglior uso dell’innovazione tecnologica nei processi sanitari ha bisogno di formazione, che significa trasmissione di conoscenza e competenze, insieme a differenti modi di pensare. Sono poi necessari programmi di formazione specifica, a partire dai corsi di studi universitari nei programmi ECM per i professionisti in servizio. Ne dibatteremo in questo appuntamento chiamando a confronto decisori delle strutture sanitarie, esperti e manager delle imprese del settore.

L'ARENA DI FORUM PA

Roma, 15 Giugno, 2022 | 14:00

Persone, tecnologie e governance leve forti perché la prospettiva One Health diventi reale. Spieghiamo come.

Roma, 14 Giugno, 2022 | 09:30

One Health è l’approccio vincente per rispondere alle sfide per la salute. Lo tocchiamo con mano con le priorità d’azione definite nel PNRR per rafforzare le debolezze del Sistema Sanitario Nazionale. Appare in tutte le lezioni apprese durante la fase di emergenza. La connessione tra salute umana, salute animale, salute dell’ecosistema è la strada per guardare al futuro.

Oggi vogliamo mostrare perché riteniamo fondamentali tre leve per One Health: le persone e le loro competenze; le tecnologie e i nuovi paradigmi della trasformazione digitale; la governance capace di coinvolgere gli attori vitali del Sistema.

Le cospicue risorse economiche oggi stanziate costituiscono una meravigliosa opportunità. Mentre dobbiamo velocizzare l’azione regolatoria e normativa.

Parte oggi a FORUM PA su questi solidi concetti il nostro brillante viaggio verso FORUM PA Sanità che faremo il 26 e 27 ottobre, a Roma e Milano, in presenza. FORUM PA Sanità, il luogo in cui policy maker, decisori, professionisti ed esperti saranno sulla stessa lunghezza d’onda; il momento per illustrare metodologie e per raccontare soluzioni ed esperienze. One Health, passiamo dalle parole ai fatti!