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La dirigenza del fare, come tornare dalle norme alla realtà

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 09:30

Buoni progetti possono naufragare in una vecchia burocrazia affogata da una massa normativa nuova solamente nei nomi (quanti “piani” che sembrano semanticamente alludere al fare sono nei fatti nuove briglie e impacci?).

Non abbiamo tempo di riformare ancora una volta le norme, rimandando l’avvio di una fase intensamente operativa e, probabilmente, peggiorando l’ingorgo. Va invertito l’ordine dei fattori. Se i ritardi sono tali e la situazione così critica da suggerire una situazione di crisi avanzata e di semiparalisi del sistema pubblico, allora dobbiamo operare con strumenti diversi dall’ordinario. Dobbiamo pensare che non si debba più procedere per standard uniformi e situazioni generalizzate, ma per cantieri di innovazione identificati come luoghi o situazioni di massima crisi o caratterizzate da evidenti potenziali di nuovo progetto da realizzare in tempi rapidi. Qui occorre poter agire “per eccezione”, con regole in deroga: task force di progetto, caratterizzate da competenze specifiche e di alto profilo, abilitate a operare in deroga alla normativa vigente per un periodo utile a raggiungere obiettivi misurabili e specifici.

Da cantieri così gestiti verranno anche suggerimenti efficaci per intervenire sulle norme: non un’ennesima riforma (per favore: una tregua), ma mirate semplificazioni e manuali operativi concreti.

L'ANDIGEL - Associazione dei Direttori generali degli Enti locali - propone, in occasione della sua Assemblea annuale, una riflessione su come passare dal piano delle norme alla realtà delle amministrazioni alle prese con i bisogni reali di cittadini ed imprese.

Lazio - obiettivo 100%”: il ciclo 2014-2020 dei fondi comunitari - quale modello di specializzazione produttiva

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2014 | 15:00

Il ciclo di fondi comunitari 2014-2020 è lo strumento che permetterà alla Regione Lazio di avviare una politica di sviluppo per uscire dalla crisi, coerente con la propria vocazione produttiva. Spendere bene il 100% dei fondi unendo efficacia ed efficienza si può. Ne parliamo con i protagonisti a partire da un recente lavoro che Uniocamere Lazio ha realizzato sul modello di specializzazione produttiva della regione, che contiene punti di vista inattesi. Ne parliamo nel momento in cui si sta lavorando in modo intenso per poter redigere il Programma Operativo Regionale (POR) del Lazio, che verrà consegnato a Bruxelles il 22 luglio. In tempo per poter portare al tavolo buone idee e progetti.

 

Alle radici dell'innovazione: la competizione collaborativa, modello di interazione e crescita di soggetti pubblici e privati

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 14:30

L'innovazione esiste quando le infrastrutture di ricerca diventano “strutture pilota” capaci di costruire reti nei campi strategici che garantiscono accessibilità alle imprese che intendano sperimentare soluzioni nuove. La capacità di attrarre investimenti pubblici e privati finalizzati allo sviluppo e all’impiego di capitale umano e l'impatto dei risultati della ricerca sull’impresa, sono i processi che creano le basi dell'innovazione. Durante il laboratorio verranno presentati alcuni modelli virtuosi di sviluppo integrato tra industria e mondo della ricerca.

Valutazione delle performance: guardare indietro, vedere avanti

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2015 | 11:30

Valutazione delle performance, individuale ed organizzativa: cosa è avvenuto negli ultimi sette anni, dalla costruzione della ambiziosa ed innovativa Riforma Brunetta ad oggi, con quella in itinere Renzi-Madia? Due visioni a confronto?
“Merito e talento sono di sinistra” (Premier, settembre 2014), sarà vero? Il problema comunque non è prioritariamente questo, ma un altro, ben più importante. Oggi abbiamo all’attenzione una “nuova” proposta di regolamentazione in materia di misurazione e valutazione delle performance, diretta alla semplificazione, alla integrazione con altri strumenti e all’efficacia.
Abbiamo fatto passi in avanti in questi anni o no? E con quali risultati e impatti? E adesso dove stiamo andando?
La valutazione è sempre un’azione positiva, tesa a dare un giudizio su qualcosa, per un fine decisionale: niente a che fare con controlli e sanzioni. Essa favorisce l’apprendimento e la conoscenza, il miglioramento continuo. Non è possibile migliorare la p.a. se non con il capire e il replicare quello che funziona meglio, ma anche dai fallimenti, parziali o totali che siano, per correggere in base ai risultati riscontrati.
Ma in tutti questi 7 anni lo abbiamo capito e posto rimedio?
Avevamo un’agenzia nazionale per la valutazione (finalmente!) e oggi non c’è più, tornando quasi a zero, come nella ruota: dalla Funzione Pubblica alla CiVIT, alla A.N.AC., alla Funzione Pubblica. E’ stato per molti un semifallimento, registrando il cambio di rotta ed il ritorno stanco alla base: ma cosa abbiamo raccolto di buono e cosa dobbiamo correggere e ricostruire?
Valutare le performance, organizzativa ed individuale, non significa certo semplice osservanza di “procedure”, ma capacità di produrre cambiamento in avanti per tutti i cittadini, interni ed esterni alla pubblica amministrazione.