Le persone che hanno partecipato

Gianfranco Presutti

Gianfranco Presutti

Nato nel 1961, laureato a Torino in Filosofia con indirizzo sociologico, ha conseguito un Master per Dirigenti dell’Ente Locale rilasciato dall’Università di Torino.

Direttore della direzione Lavoro, Sviluppo, Fondi Europei e Smart City si è occupato di riqualificazione urbana come responsabile  del Programma di Iniziativa Comunitaria Urban 2 (2001-2008)  - 40 milioni di budget - relativo alla riqualificazione fisica ed economica del quartiere Mirafiori Nord di Torino, della gestione di programmi complessi di riqualificazione urbana (contratto di quartiere di Via Dina, PISU Barriera di Milano, PISL, Piano per le Città). E’ responsabile per la Città di Torino degli interventi finanziati con i fondi strutturali nel quadro della programmazione europea  (Fesr e Fse) e  nazionale   FAS/FSC. Membro del Comitato di Sorveglianza del POR Fesr   e del Comitato di Sorveglianza del POR FSC della Regione Piemonte.

E’ responsabile del coordinamento di gruppi inter-direzionali finalizzati all’accesso a fondi europei, regionali e nazionali e  del gruppo di lavoro inter-direzionale Torino smart City.

 

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Ha partecipato a:

La programmazione delle Smart Cities: un vademecum condiviso

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 09:30

Il percorso di costruzione del Vademecum per la Programmazione delle Smart Cities parte con un primo tavolo di lavoro riservato alle città aderenti all’Osservatorio Nazionale Smart Cities dell’ANCI.

Le 30 città promotrici si confronteranno su uno dei temi centrali della pianificazione di uno sviluppo smart: la misurazione dei risultati e il monitoraggio. Il ruolo istituzionale attribuito all’ANCI dall’articolo 20 del decreto crescita 2.0 dà una rilevanza particolare proprio a questo obiettivo: condividere nell’Osservatorio la definizione di una metodologia di monitoraggio e valutazione che aiuti le città a

- individuare le metriche sui progetti;

- monitorarne l’impatto, l’efficienza e il “rendimento”;

- utilizzare i dati del monitoraggio per programmare e riprogrammare gli interventi;

- confrontare i risultati delle proprie sperimentazioni in un’ottica di benchmarking con le altre realtà urbane.

Il Tavolo di lavoro è riservato ai rappresentanti delle città che hanno aderito all'Osservatorio.

Per informazioni su come aderire all'Osservatorio scrivere a smartcities@anci.it

La Governance della Smart City

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 09:30

Il laboratorio è ad invito. Per candidare la propria partecipazione scrivere a: d.tiseo@forumpa.it

L’adozione di soluzioni smart per la città non può prescindere dall’introduzione di politiche sostenibili di governance della stessa, con l’utilizzo di nuovi meccanismi per indirizzare la strategia globale di intervento.  Il framework di governance deve includere modelli, indicatori, policy ed indirizzi per consentire agli amministratori locali di perseguire, in maniera continuativa, il miglioramento della qualità della vita di cittadini e lo sviluppo economico delle imprese.

Il percorso ideale è un ciclo di ottimizzazione continua, che si snoda a partire dalla progettazione iniziale del sistema di governance, con focalizzazione sugli obiettivi attesi, sul modello organizzativo da adottare per facilitare l’azione di governo, sui meccanismi di funding e/o financing che ne consentono il sostentamento e sul sistema di pianificazione e controllo delle iniziative avviate, realizzando progetti pilota da integrare in un quadro di obiettivi e programmi più ampi.

La realizzazione di iniziative smart richiede altresì lo sviluppo di un sistema di misurazione, sensibilizzazione e comunicazione dei progressi socio-economici della Smart City che consenta agli stakeholder di valutare i progressi verso l’accrescimento della smartness della città e le esigenze di adeguamento / rinnovo degli obiettivi.

La discussione prenderà quindi origine dai Modelli di governance della Smart City e dai sistemi di KPI internazionali, per poi raccordarsi con le iniziative ed esperienze nazionali, sia con il dibattito sulle Linee Guida degli Enti Istituzionali di riferimento, che con le testimonianze attive delle principali Municipalità che hanno già avviato, o stanno per avviare, tali programmi.

Agenda Urbana e PONMetro: cosa succede in città

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 09:30

In Italia permane la frammentazione degli attori a diverso titolo coinvolti nella produzione di politiche urbane, sia a livello locale che centrale, e che tale frammentazione rischia innanzitutto di compromettere il ruolo delle nascenti Città Metropolitane e della stessa Agenda Urbana Nazionale all’interno della programmazione comunitaria 2014/2020. A poche settimane dal varo del PON Metro facciamo il punto sui prossimi passi dell'attuazione della riforma Delrio e sulla sua integrazione con le misure nazionali e regionali di finanziamento straordinario e la loro integrazione con le risorse ordinarie.

Il modello della città metropolitana 2.0 per uno sviluppo urbano sostenibile

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 10:00

Come costruire un modello replicabile di città metropolitana partendo dalle esperienze delle diverse realtà urbane?  Come l’adozione di un unico programma nazionale può agevolare la realizzazione concreta della Agenda Urbana nelle nostre città? L’evento intende favorire il confronto tra le diverse esperienze delle Autorità urbane invitate e le Amministrazioni/EELL/stakeholder presenti in sala sulle 4 linee di intervento principale del PON Città Metropolitane 2014-2020:

  • Agenda digitale metropolitana
  • Sostenibilità dei servizi e della mobilità urbana
  • Efficientamento energetico e illuminazione pubblica
  • Servizi e infrastrutture per l’inclusione sociale

Si parte dal contributo che ciascuna Città metropolitana darà su una specifica tematica, raccontando come è stata affrontata, quali sono stati i risultati e cosa si propone di sviluppare nella nuova programmazione, per dibattere su quale può essere un possibile modello comune applicabile a tutte le città metropolitane, mantenendo salva ciascuna la propria specificità.