Le persone che hanno partecipato

Martina Toffolo

Martina Toffolo

Toffolo Martina (Aviano PN 28.06.1966) si laurea presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia con indirizzo architettonico. Da subito pratica la libera professione nell’ambito dell’architettura e dell’urbanistica, prima collaborando con altri studi professionali e poi costituendo uno studio in proprio con l’architetto Andrea Tomio. Durante tutto il periodo continua a collaborare con l’Istituto Universitario di architettura di Venezia come cultore della materia nel corso di Museografia.

L’avventura della libera professione viene interrotta quando, nel 2006, viene nominata per la prima volta Assessore, dal Sindaco Sergio Bolzonello nel Comune di Pordenone, con delega alla Pianificazione del territorio, progettazione europea in campo urbano, edilizia privata, edilizia residenziale pubblica, SIT: Durante il primo mandato si occupa dell’attivazione di processi di pianificazione partecipata a livello di ambito di quartiere, dell’individuazione di azioni volte alla rigenerazione urbana del tessuto edificato e dei tavoli regionali di coprogettazione per la definizione dei nuovi strumenti di pianificazione territoriale.

Nel 2011, a seguito dell’elezione del nuovo Sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, le viene riconfermata la delega assessorile. In questi due anni ha attivato il progetto “Pordenone più facile”, processo di partecipazione civica, propedeutico alla redazione del nuovo Piano Regolatore Generale Comunale di Pordenone e all’individuazione delle azioni finalizzate alla promozione della Smart City.

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Ha partecipato a:

La programmazione delle Smart Cities: un vademecum condiviso

Palazzo dei Congressi EUR | Roma, 30 Maggio, 2013 | 09:30

Il percorso di costruzione del Vademecum per la Programmazione delle Smart Cities parte con un primo tavolo di lavoro riservato alle città aderenti all’Osservatorio Nazionale Smart Cities dell’ANCI.

Le 30 città promotrici si confronteranno su uno dei temi centrali della pianificazione di uno sviluppo smart: la misurazione dei risultati e il monitoraggio. Il ruolo istituzionale attribuito all’ANCI dall’articolo 20 del decreto crescita 2.0 dà una rilevanza particolare proprio a questo obiettivo: condividere nell’Osservatorio la definizione di una metodologia di monitoraggio e valutazione che aiuti le città a

- individuare le metriche sui progetti;

- monitorarne l’impatto, l’efficienza e il “rendimento”;

- utilizzare i dati del monitoraggio per programmare e riprogrammare gli interventi;

- confrontare i risultati delle proprie sperimentazioni in un’ottica di benchmarking con le altre realtà urbane.

Il Tavolo di lavoro è riservato ai rappresentanti delle città che hanno aderito all'Osservatorio.

Per informazioni su come aderire all'Osservatorio scrivere a smartcities@anci.it

Il coinvolgimento della cittadinanza e degli stakeholders e i metodi di co-design

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 14:30

Individuare e mettere a fattor comune metodi e strumenti per coinvolgere cittadini e stakeholders nella definizione degli scenari e delle traiettorie di sviluppo è una delle esigenze manifestate dalle città aderenti all’Osservatorio Nazionale Smart City di ANCI.

Appare chiaro, dalle diverse riflessioni condotte anche all’interno dell’Osservatorio, che in tutto il processo di pianificazione della Smart City vi è un ribaltamento concettuale dirimente: stakeholder e cittadini non sono più intesi come “portatori” di interessi, i primi, e di istanze o bisogni, i secondi. Non lo sono più perchè sono risorse forse prima ancora di essere portatori di istanze, e soprattutto perchè le città non possono più permettersi semplicemente di coagulare e ascoltare ma hanno bisogno di lavorare con partner e co-promotori ad iniziative di interesse comune.

In molte delle città promotrici si è fatta in questi anni esperienza di processi di policy making aperti e inclusivi, tuttavia ancora poche sono le realtà in cui le tecniche di co-generazione di idee e co-design di servizi sono parte degli strumenti di governo e di sviluppo della città.

Nell’ambito del laboratorio le città presenti avranno modo di lavorare insieme per stabilre obiettivi comuni di studio e di lavoro e definire un action plan: chi fa cosa e quando?

La logica che sottende ai laboratori dell’Osservatorio è quella del co-apprendimento, tra le città stesse senz’altro, ma anche con esperti ed organizzazioni competenti che possano accompagnare le città nella definizione di una propria strategia di programmazione.

Tecnologie e fattori abilitanti

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 10:00

E' indubbio che la smartness delle città non possa che basarsi su un uso pervasivo delle tecnologie digitali applicate alla gestione dei diversi ambiti di intervento urbano. La progettazione e la definizione dell’ambiente d’uso di queste tecnologie deve però avvenire all’interno di un quadro strategico chiaro di cui la città deve dotarsi, pena il proliferare di progetti innovativi che, seppur validi nei loro aspetti applicativi, rischiano fortemente di rimanere sperimentazioni incapaci di entrare a regime e incidere sull’assetto complessivo del territorio.

Consapevoli di questo nodo critico, le città aderenti all’Osservatorio Nazionale Smart City di ANCI si stanno impegnando nella messa a sistema e nell’ottimizzazione delle diverse soluzioni tecnologiche che utilizzano attualmente o che hanno in programma di implementare. Serve però dare impulso al confronto fra le diverse esperienze in corso nei Comuni, per condividere una lista di azioni prioritarie e di modalità di relazione fra di esse, in modo da identificare un “set minimo di dotazione tecnologica” senza il quale nessuna città può realmente avviarsi verso un’evoluzione smart.

Qual è lo stato di dotazione infrastrutturale attualmente presente nei Comuni? Quali sono le innovazioni che la ricerca e l’impresa italiana può offrire alle città? In che modo istituzioni locali, aziende e innovatori sociali devono interagire per ottimizzare le risorse in campo a beneficio di una migliore qualità della vita dei cittadini?

Sono queste le domande intorno alle quali ruoterà la discussione fra i referenti delle città partecipanti, che sarà animata dal contributo dello “Smart City Test Plant” del CNR, soggetto di punta nel campo della ricerca sulle tecnologie smart in Italia.

La logica che sottende ai laboratori dell’Osservatorio è quella del co-apprendimento, tra le città stesse senz’altro, ma anche con esperti ed organizzazioni competenti che possano accompagnare le città nella definizione di una propria strategia di programmazione.

I fondi e le fonti di finanziamento

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 14:30

L'Osservatorio Nazionale ANCI Smart Cities riserva un’attenzione particolare al tema delle fonti ed alle modalità di finanziamento per la realizzazione di progetti che rendono una città smart. 

Infatti, il supporto e l’assistenza per l’individuazione di progetti Smart City potenzialmente finanziabili, lo scouting degli strumenti agevolativi disponibili a livello nazionale ed europeo, la predisposizione delle proposte, la ricerca Partner e la rendicontazione e chiusura dei progetti finanziati sono stati evidenziati tra le maggiori esigenze dai Comuni aderenti all’Osservatorio.

Il seminario presenterà i principali strumenti e opportunità di  finanziamento disponibili nel breve periodo a livello nazionale e comunitario e le modalità operative di partecipazione.
Saranno inoltre presentati esperienze di amministrazioni che hanno  utilizzato con successo varie tipologie di fondi europei e nazionali per l’implementazione di progetti in ambito Smart Cities.

Nell’ambito del laboratorio le città presenti avranno modo di lavorare insieme e con esperti ed organizzazioni competenti per apprendere le opportunità di finanziamento disponibili e le modalità operative, ma anche stabilire obiettivi comuni di studio e di lavoro e definire un action plan delle ulteriori azioni  da realizzare nell’ambito del Laboratorio sui finanziamenti dell’Osservatorio Smart Cities nei prossimi mesi.

Il monitoraggio e la definizione delle metriche

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 14:30

Alla base del disegno concettuale e normativo che spinge e accompagna le città nello sviluppo di visioni integrate Smart dei propri contesti urbani molto spesso viene dato al monitoraggio e alla definizione delle metriche. La centralità del monitoraggio è funzionale tanto a verificare l’efficacia e l’efficienza delle singole progettualità, quanto a valutare l’impatto che gli interventi Smart, nel loro insieme, creano sullo sviluppo complessivo del vivere sostenibile nelle città sul medio e sul lungo periodo.

La misurazione dei risultati delle singole progettualità e degli interventi complessivi sfidano le città ad individuare le misure del proprio sviluppo inserendo indicatori e descrittori quanti-qualitativi sin dalla primissima fase di progettazione: obiettivi e risultati chiari e collegati ad indicatori misurabili.

L’obiettivo di questo laboratorio, in linea con le esigenze manifestate dalle città aderenti all’osservatorio Smart City di ANCI  rispetto all’ambito dei modelli e delle metriche di misurazione delle performance e degli impatti dei progetti Smart Cities, è pertanto quello di rispondere alle seguenti domande:

- come integrare la valutazione degli impatti delle tecnologie “smart” all’interno del processo di pianificazione strategica della città?

- come favorire l’effettiva adozione da parte dei cittadini dei servizi basati sulle tecnologie “smart”?

- come coniugare gli investimenti nelle tecnologie “smart” con la loro sostenibilità nel medio-lungo periodo? 

Nell’ambito del laboratorio le città presenti avranno modo di apprendere da esperti del mondo accademico e della consulenza lo stato dell’arte dei modelli e degli strumenti per la valutazione dell’impatto e del ritorno degli investimenti dei progetti smart cities, e discutere con amministrazioni che l’hanno già realizzato rispetto alle modalità di implementazione.

L’obiettivo finale del laboratorio per le città aderenti all’Osservatorio, sarà quello di stabilire, sulla base delle conoscenze apprese, gli obiettivi comuni di studio e di lavoro e definire un action plan in riferimento a questa linea di attività: chi fa cosa e quando?

La Governance della Smart City

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 09:30

Il laboratorio è ad invito. Per candidare la propria partecipazione scrivere a: d.tiseo@forumpa.it

L’adozione di soluzioni smart per la città non può prescindere dall’introduzione di politiche sostenibili di governance della stessa, con l’utilizzo di nuovi meccanismi per indirizzare la strategia globale di intervento.  Il framework di governance deve includere modelli, indicatori, policy ed indirizzi per consentire agli amministratori locali di perseguire, in maniera continuativa, il miglioramento della qualità della vita di cittadini e lo sviluppo economico delle imprese.

Il percorso ideale è un ciclo di ottimizzazione continua, che si snoda a partire dalla progettazione iniziale del sistema di governance, con focalizzazione sugli obiettivi attesi, sul modello organizzativo da adottare per facilitare l’azione di governo, sui meccanismi di funding e/o financing che ne consentono il sostentamento e sul sistema di pianificazione e controllo delle iniziative avviate, realizzando progetti pilota da integrare in un quadro di obiettivi e programmi più ampi.

La realizzazione di iniziative smart richiede altresì lo sviluppo di un sistema di misurazione, sensibilizzazione e comunicazione dei progressi socio-economici della Smart City che consenta agli stakeholder di valutare i progressi verso l’accrescimento della smartness della città e le esigenze di adeguamento / rinnovo degli obiettivi.

La discussione prenderà quindi origine dai Modelli di governance della Smart City e dai sistemi di KPI internazionali, per poi raccordarsi con le iniziative ed esperienze nazionali, sia con il dibattito sulle Linee Guida degli Enti Istituzionali di riferimento, che con le testimonianze attive delle principali Municipalità che hanno già avviato, o stanno per avviare, tali programmi.