Le persone che hanno partecipato

Francesca Maria Montemagno

Francesca Maria Montemagno

Resiliente felice. Ex manager d’azienda nei settori dell’ambiente  e dell’energia. Ha consolidato una forte esperienza nell’ambito del marketing, della comunicazione e dei rapporti istituzionali.
Coinvolta in processi di innovazione e start up, ha sviluppato numerosi progetti digitali nell’ambito della sostenibilità e della progettazione delle smart cities.
Cofounder e Partner di FORMAFUTURA, l’hub per la trasformazione digitale in azienda. FORMAFUTURA supporta le aziende nel cambiamento indotto dall’impatto digitale, a livello organizzativo e strategico.
Vice Presidente di Pari o Dispare, associazione per la valorizzazione della diversity in azienda e nella società, e member di WISTER (Women For Intelligent and Smart Territories).
Supporter di Oxfam Italia a favore delle donne dei tanti sud del mondo. P.S. Colleziona matite e rane, coltiva fiori e piccole gioie.
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Ha partecipato a:

Smart City Genere e Inclusione. L'intelligenza dei territori e le differenze

Bologna, 16 Ottobre, 2013 | 10:00

Citta' intelligenti e inclusive che integrano le differenze di genere, intrecciate agli altri assi di differenziazione sociale, nei processi di partecipazione, di ricerca, nei contenuti e nelle soluzioni tecnologiche per le Smart Cities e Smart Communities: queste le parole chiave di un evento che, dopo il successo della prima edizione a SCE 2012 (qui documentazione e vademecum), si pone l'intento di approfondire le singole aree tematiche, dare voce alle prime esperienze che stanno maturando sul campo e presentare in anteprima l'agenda di ricerca Europea che sara' lanciata nell'ambito di ICT Conference 2013 a Vilnius il prossimo Novembre.

L'evento e' a cura di "European Centre for Women and Technology/Universita' Ca' Foscari/CISRE" e Stati Generali Innovazione" WISTER (Women for Intelligent and Smart Territories, in collaborazione con Smart City Exhibition e con futuro@lfemminile il progetto di responsabilità sociale per le donne promosso da Microsoft e Asus

Il #fattoreD nelle politiche dei territori. Laboratori WISTER di co-design per l'innovazione

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 09:30

La rete WISTER - Women for Intelligent and Smart Territories  ECWT - European Centre for Women and Technology vi invitano ad una sessione di esercizio di intelligenza collettiva per l'innovazione dei territori. Articolata in tavoli di co-design, la mattinata si propone di mettere a punto strumenti, idee e prototipi di intervento in risposta alle sfide lanciate da amministratori e amministratrici per co-progettare territori smart. Nelle politiche per il  lavoro come per il turismo, per la scuola come per l'ambiente, attivare il #fattoreD (Donne e Diversità)  può generare interventi innovativi ad alto impatto per l'intera cittadinanza. Provare per credere...

Smart working: tra genere ed obiettivi concreti

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 11:00

Cosa sappiamo delle pratiche e dei risultati del cd smart working? Quale è la situazione in Italia e come potrebbe evolvere? Con quali vantaggi? Esistono pratiche da approfondire e "copiare"? Cosa ci fa più paura di un modo del tutto nuovo di lavorare?  Ragioniamo con le esperte della materia, in questa sessione che parte da un'analisi dello stato dell'arte in termini di dati e analisi. 

Smart working: tecnologia, policy e visione per un lavoro innovativo

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 15:30

Attrezzarsi per il cambiamento, garantire occupazione e pari opportunità, ideare modi intelligenti di lavorare sono sfide sempre più urgenti sia per il policymaker che per le aziende. Intuitivamente collegato al lavoro femminile, lo smart working è al tempo stesso un’urgenza e un’opportunità per l’intero sistema produttivo e sociale. Per questo in una sessione di lavoro collaborativo sono chiamati ad individuare soluzioni trasferibili policymaker, aziende, organizzazioni, ricercatori e innovatori.

Dati aperti da riusare. Laboratorio sull'engagement dei territori

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 13:00

I dati della Regione Lazio, come quella di tante altre realtà sono sempre più aperti, per numero e tipologia di dati resi disponibili dalle amministrazioni. Il punto è: chi li usa? per fare cosa? E soprattutto: perché non vengono ancora riusati a sufficienza? Come si può lavorare per stimolare l'engagement ovvero il coinvolgimento di tutto il territorio e degli stakeholder nella valorizzazione del patrimonio informativo pubblico?

La sessione di lavoro collaborativo è finalizzata a individuare, con il supporto delle amministrazioni del Lazio che hanno già avviato percorsi di open data e ad esperti della materia, un set di strumenti e condizioni in grado di stimolare e facilitare il coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder del territorio nei processi di apertura e valorizzazione del patrimonio informativo pubblico condiviso

 

Il laboratorio rientra nelle attività formative di Accademia Open Data Lazio ed è rivolto alle amministrazioni e agli enti del territorio laziale attualmente in formazione sulla piattaforma accademiaodl.regione.lazio.it.

 

Visual Storytelling a cura di Marco Serra - OpenHub

Social Streaming Storytelling a cura di Gianluigi Cogo @webeconoscenza

 

Il tag dell'evento é #opendatareuselab

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Accademia Open Data Lazio è il programma di formazione rivolto ad amministrazioni ed enti del territorio laziale, nell’ambito del progetto Open Data Lazio, che mira ad incrementare il livello di conoscenza sull'open data e a fornire strumenti operativi per la sua realizzazione. 

 

Open data: il territorio tra genere e generazioni

BolognaFiere | Bologna, 15 Ottobre, 2015 | 14:00

Quali parametri e variabili vanno considerati quando si definisce e struttura una base di dati interesse economico, culturale, politico e sociale?
Più il dato è "aggregato" e meno è trasparente e meno facili ne sono la lettura, l'analisi e l'uso.
L'intervento non richiede prerequisiti tecnologici ed è dedicato a chiunque pubblichi dati con l'obiettivo di renderli più fruibili possibile per un'ampia gamma di soggetti e finalità.
I dati aperti e disaggregati anche in ottica di genere e generazionale favoriscono una definizione delle policy più inclusiva.