Le persone che hanno partecipato

Antonio Assirelli

Antonio Assirelli

Antonio Assirelli, laureato in Scienze Criminologiche, ha approfondito ulteriormente sia i temi della sicurezza, con un master in “Sicurezza e polizie locali”, che quelli della Pubblica Amministrazione, con un master  in “Innovatore della Pubblica Amministrazione”.

Ha collaborato per diversi anni presso il Gabinetto del Sindaco e Politiche della Sicurezza del Comune di Modena ed è stato per 3 anni Responsabile del Settore Sicurezza Urbana del Comune di Parma.

Ha sviluppato esperienze lavorative anche nel settore privato, dove ha svolto il ruolo di Direttore Tecnico presso un Istituto di vigilanza sulle province di Parma, Reggio Emilia e Modena.

Autore di diverse pubblicazioni, relatori in molti convegni e docente presso alcune scuole regionali e istituti di formazione sul tema della sicurezza urbana e Polizia Locale, oggi è consulente di diverse Pubbliche Amministrazioni italiane ed europee in materia di Sicurezza Urbana, Polizia Locale ed Europrogettazione.

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Ha partecipato a:

Sicurezza nella smart city: metodi e tecnologie per una diversa percezione della città

Bologna, 16 Ottobre, 2013 | 16:00

Le Amministrazioni Pubbliche, negli ultimi anni, hanno investito risorse economiche per dotare le Forze di Polizie, siano essi nazionali che locali, di nuovi strumenti tecnologici per la lotta alla microcriminalità.
Tale sviluppo è dovuto, in larga parte, sia dalla necessità di migliorare l’operatività nelle tecniche investigative di polizia che dalla richiesta di sicurezza forte che perveniva dalla cittadinanza.
Nonostante queste premesse, oggi, benché la tecnologia abbia compiuto passi da gigante, sullo scenario locale non sembra che tutte le potenzialità messe a disposizione dalle nuove strumentazioni siano state bene utilizzate dalle amministrazioni per migliorare la sicurezza (o la percezione di essa) delle nostre comunità.
Tanti i progetti di videosorveglianza realizzati che spesso, a causa di una mancata programmazione e analisi alla base, sono risultati assolutamente inefficaci e non sostenibili economicamente sul lungo periodo. E anche sul tema della valutazione dei risultati, come spesso accade nel nostro Paese, non esistono dati oggettivi per capire il reale impatto delle azioni messe in campo.
Il Lab nasce quindi con l’intento di sviluppare un dibattito sul tema dell’utilizzo della tecnologia in materia di sicurezza urbana, sui limiti oggettivi oggi esistenti in Italia e sulle best practice sviluppate da alcune Pubbliche Amministrazioni virtuose che porteranno le loro esperienze su progettualità significative e innovative.