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Bike Sharing Napoli: la sfida della mobilità sostenibile

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 12:15

Il bike sharing è un servizio di intermodalità a supporto della logica last mile, esistente in Europa dal 1965, quando Amsterdam ne proponeva i benefici in un’ottica di integrazione e mobilità sostenibile. A quasi 50 anni di distanza, anche in Italia il bike sharing è diventato una realtà consolidata, nonostante si riscontri un gap geografico-territoriale nella diffusione del servizio: le regioni in cui si è realizzato il maggiore sviluppo sono Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, cui spetta il primato, mentre il centro-sud ospita qualche sporadico fortunato episodio (Salerno) e vari tentativi ad un passo dal fallimento (Roma, Bari). Non esiste ancora un servizio di bike sharing a Napoli, città in cui il ciclismo è stato per anni soltanto uno sport di nicchia, ma da qualche anno a questa parte si stanno creando le condizioni per sovvertire questa tendenza e rendere anche la città partenopea bike friendly, tra la realizzazione della pista ciclabile, la pedonalizzazione del lungomare e l’esigenza di trovare un’alternativa all’oneroso trasporto privato. Il tutto non perdendo di vista le contingenze territoriali che rappresentano sicuramente degli elementi d’analizzare: la conformazione urbanistica, le pendenze collinari, l’inefficienza dei mezzi pubblici, la necessità di lavori di manu tenzione delle strade, problemi legati alla sicurezza dei fruitori e dell’attrezzatura. Ma è dalle criticità che si può dar vita ad una risposta unica e creativa: questa la sfida della mobilità sostenibile accolta dall’associazione CleaNap, soggetto attuatore del progetto Bike Sharing Napoli, vincitore del bando del MIUR “Smart cities and Communities and Social Innovation – POR R&C 2007-2013 per le Regioni della Convergenza”.

Il lavoro si basa sull’ipotesi di realizzare un servizio di bikesharing a Napoli, tenendo conto delle variabili locali che rappresentano punti di forza/debolezza - opportunità/rischi da considerare per realizzare una sperimentazione di successo. Il tutto è supportato da uno studio approfondito, dal benchmarking e dalla ricerca delle best practice mondiali del servizio raccolte in rete o in loco.

I risultati emersi portano alla considerazione che realizzare un servizio di bikesharing a Napoli è possibile con accorgimenti ad hoc.  La applicazione sviluppata consentirà: una migliore fruizione del servizio, la condivisione con gli altri utenti della community, la possibilità di scegliere i percorsi più adatti al ciclista, consultare le informazioni turistiche e ricevere offerte dedicate. Dal punto di vista della pianificazione, è da prendere in considerazione l’anomalia napoletana. Il bikesharing non sarà un’iniziativa comunale, ma sarà un progetto pilota portato avanti da un’associazione under 30, che segue personalmente tutte le fasi del progetto: dalla localizzazione delle ciclostazioni, alla metodologia di credito e pagamento, dalle decisioni per la sicurezza, alla fase decisionale in collaborazione con l’amministrazione locale, dal branding alla comunicazione e marketing.