Le persone che hanno partecipato

Marco Ghisi

Marco Ghisi

Responsabile della funzione di Solutions Architect di Selex-ES ha il compito di identificare, sulla base delle esigenze dei clienti, soluzioni innovative basate sulla integrazione delle competenze tecnologiche proprie dell’Azienda quali reti di comunicazioni sicure, sistemi e soluzioni per la sicurezza fisica e logica, sistemi per la mobilita` di persone e merci, infrastrutture ICT a servizio di cittadini, aziende, amministrazioni pubbliche locali e centrali.

In precedenza ha operato come direttore marketing e sviluppo business sui mercati dell’automazione industriale e postale, sicurezza e trasporti con attivita` di consulenza presso i principali operatori logistici nazionali ed internazionali  e gestendo lo sviluppo delle partnership strategiche e della evoluzione tecnologica.

Laurea in ingegneria elettronica, formazione post laurea presso SDA Bocconi in marketing e key account management e precedenti impieghi in Marconi Italiana.

Membro del Consiglio Direttivo ISICT Istituto Superiore di Studi in Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (http://www.isict.it/index.php)

Membro del Consiglio Direttivo Polo TRANSIT (Tecnologie e Ricerca Network Sicurezza ed Intermodalità nei Trasporti) del SIIT (Distretto Tecnologico ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati) (http://www.siitscpa.it)

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Ha partecipato a:

Un approccio 'Energy Management Oriented' per la gestione del patrimonio edilizio pubblico. Modelli di business e regole innovative per trasformare l'efficienza energetica nella chiave di rinascita del paese.

Bologna, 18 Ottobre, 2013 | 09:30

La particolare voracità energetica del patrimonio edilizio nazionale - più di 5 miliardi di spesa annua complessiva con un indice di consumo che supera i 200 kwh/m²/anno, ben superiore alla media EU - rende improrogabili interventi immediati  di efficientamento  presso le Amministrazioni  Pubbliche. Tali azioni si  coniugano  con il tema dell’innovazione e rappresentano, contestualmente, un’occasione per migliorare la qualità finale dei servizi resi ai cittadini attraverso un possibile sfruttamento dei  flussi di cassa generati dal risparmio energetico.

Occorre però che il Governo vari un quadro di regole chiare e stabili,  in grado di attirare gli investimenti di terzi, e che le grandi aziende allentino la rigidità dei processi di vendita per recepire modelli di business più flessibili. Come spunto di riflessione, vanno altresì segnalate le difficoltà che il “modello Esco”, adottato nella gestione energetica di immobili e/o impianti pubblici,  sta incontrando nel suo percorso di adozione, tra cui:

• l’impossibilità di redigere dei contratti perfetti, ovvero degli accordi fra i vari soggetti coinvolti in cui si prevedono tutte le possibili situazioni e scenari futuri e si descrive il comportamento a cui ciascun soggetto è tenuto ad attenersi.
• l’impossibilità di controllare e gestire in qualche modo le anomalie generate da evidenti asimmetrie informative a favore delle ESCO che possono influenzare pesantemente  la formazione e la gestione di un contratto. 

Il problema dell’approccio di “agenzia” non riguarda peraltro solo la Pubblica Amministrazione, ma tutte le situazioni in ambito residenziale, terziario e industriale in cui vengono attuati contratti con società esterne per la gestione di tutti quei servizi che vanno sotto la designazione di “outsourcing” o esternalizzazione.