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Stefano Scarcella Prandstraller

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Cinque idee per la P.A. di domani. Perchè una P.A. di tutti ha bisogno di tutti

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2014 | 16:30

Sono troppi anni che il tema della Pubblica Amministrazione viene affrontato con superficialità o nel solco di contingenze politiche, basandosi spesso su luoghi comuni che hanno leso la dignità dei lavoratori pubblici senza produrre soluzioni.
C’è molto da fare per intervenire in modo efficace e migliorare la macchina dello Stato. L’Associazione dei dirigenti e dei manager pubblici che vengono dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione auspica uno sforzo comune delle forze sane del Paese per una riforma della PA che porti a risultati concreti per l’Italia e vantaggi per i cittadini.
Vogliamo una PA più trasparente ed efficace, con funzionari e dirigenti sempre più motivati e preparati, orientata ad una azione efficiente e misurabile sui risultati, in cui i cittadini siano protagonisti consapevoli di tutto il processo di formazione ed implementazione delle politiche pubbliche. Una amministrazione al passo coi tempi e in grado di fare fronte alle sfide europee e internazionali che le sono innanzi.
L’audizione del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, sulle linee programmatiche presso le commissioni riunite I e XI della Camera dei deputati ha fornito un quadro di iniziative da cui partire per lavorare assieme. Allo stesso tempo, le proposte messe sul tappeto da parte del presidente Renzi e dalla ministra Madia richiedono uno sforzo proattivo di discussione approfondita.
Occorre, tuttavia, rispondere ad una domanda: quale PA vogliamo per l’Italia? Non vogliamo più sentire di lotta fra categorie o rimpallo di responsabilità: serve una amministrazione pubblica sana accanto ad una politica che decide, una informazione equilibrata, un mondo dell’impresa che crei lavoro e valore.
Nessuno si tiri indietro, tutti facciano la loro parte. Noi per primi