Le persone che hanno partecipato

Pasquale Lucio Scandizzo

Pasquale Lucio Scandizzo

Pasquale L. Scandizzo ha conseguito il  dottorato di ricerca (Ph.D.)  presso l’Università di California, Berkeley, con una tesi sul Movimento Internazionale dei Capitali.  E’ autore di numerose ricerche e pubblicazioni su una varietà di argomenti teorici e empirici di sviluppo economico, analisi costi benefici,  modelli di equilibrio economico generale, rischio e incertezza. E’ attualmente Professore di Politica Economica, Membro del CDA della Fondazione CEIS Economia e Research Fellow del CEIS (Centro di Studi Economici Internazionali) dell’Università di Roma “Tor Vergata”, Membro del Consiglio dell’ISTAT,  Consulente di Politica Economica della Banca Mondiale e Managing Director di “Real Options International”, Washington D.C.. E’ Stato Senior Economist , Research Coordinator e Rappresentante Residente in Brasile  della Banca Mondiale,  Presidente dell’ISPE (Istituto per la Programmazione Economica del Ministero del Bilancio), Membro del Comitato Tecnico per la Programmazione Economica, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana  e Chief Researcher per una serie di progetti della Banca Mondiale : Ha una vasta esperienza nel disegnare, monitorare e valutare grandi progetti di investimento finanziati da istituzioni nazionali e internazionali, è un riconosciuto esperto internazionale in pianificazione, valutazione e finanziamento di progetti del settore pubblico e privato con una estesa esperienza di consulenza e assistenza istituzionale (Banca Mondiale , FAO, UNIDO, numerosi Governi  e altre istituzioni).  

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Metodi e modelli migliorativi per il ciclo di gestione della performance

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 15:00

Verranno presentati metodologia e primi risultati di una ricerca commissionata da ANAC e realizzata da Formez PA finalizzata ad individuare metodi e modelli migliorativi per la misurazione e la valutazione della performance organizzativa nella pubblica amministrazione.

Nei modelli attualmente adottati sono state segnalate diverse criticità: i piani della performance sono troppo descrittivi

·         il collegamento tra gli aspetti strategici e gli obiettivi più operativi (cascading) è estremamente difficile da attuare;

·         non sono sempre chiare le finalità del piano, in particolare se sia uno strumento di “controllo strategico” o di “accountability”;

·         vi è scarso collegamento tra il piano della performance e il piano della trasparenza e non sempre sono chiari i collegamenti con la performance individuale.

Per contribuire a superare queste criticità la ricerca sta sperimentando lo sviluppo di modelli basati non per tipologie di enti/amministrazioni ma per tipologie di funzioni/servi, relati ai macro processi più significativi dell’agire dell’ente/amministrazione interessata.

Questa metodologia presenta il duplice vantaggio di superare le difficoltà in termini di ricostruzione del cascading logico spesso rinvenibile nei Piani (ad es. tra obiettivi strategici ed operativi), e di consentire un approccio alla ricostruzione del processo di creazione del valore all’interno delle strutture, o trasversalmente rispetto ad esse.