Le persone che hanno partecipato

Luigi Gallo

Luigi Gallo

Luigi Gallo, laureato in Economia e Commercio con il massimo dei voti a Napoli alla Università Federico II, Master CUOA in Banca e Finanza presso la Fondazione CUOA di Altavilla Vicentina, dottore commercialista, revisore dei conti.

Inizia la sua attività professionale in una società del gruppo Manuli con il ruolo di Credit Manager, successivamente è entrato a far parte dell’organizzazione Arthur Andersen, assumendo il ruolo di Manager (Dirigente) nell’anno 2000. In Arthur Andersen è stato il referente della Funzione Programmazione Territoriale e Finanza Agevolata, occupandosi, in particolare, di assistenza e supporto alle amministrazioni pubbliche per la attivazione e la gestione di programmi, anche cofinanziati con fondi strutturali e di strumenti della programmazione negoziata. Ha coordinato progetti finalizzati a favorire nuovi investimenti produttivi di primari gruppi industriali italiani ed esteri. Dal 2002 al 2003 ha svolto la propria attività professionale in Deloitte Consulting spa, con l’incarico di referente delle attività di Programmazione Territoriale e di Finanza Agevolata.

Da settembre 2003 è in Invitalia spa (già Sviluppo Italia), Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa, dove ricopre, attualmente, l’incarico di Responsabile dell’Area Innovazione e Competitività. Nell’ambito di tale incarico si occupa di promuovere, coordinare e gestire programmi e progetti a favore ed a supporto delle Amministrazioni Pubbliche, in particolare, nell’ambito dei temi di ricerca e dell’innovazione, finalizzati a favorire e rafforzare la competitività dei territori. Componente di Comitati Tecnico-Scientifici e di Commissioni per la valutazione di progetti di ricerca e di trasferimento tecnologico presso il Ministero Istruzione Università e Ricerca, Ministero dello Sviluppo Economico, Amministrazioni Regionali ed Enti di Ricerca.

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Ha partecipato a:

AGIRE POR - Reti di conoscenze per il Paese: dall’esperienza al progetto

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 12:00

La tecnologia riveste un ruolo fondamentale in tutte le iniziative di AGIRE POR. Negli ultimi anni il progetto ha rilanciato alcune fra le migliori esperienze nazionali in tema di e-government e di piattaforme tecnologiche condivise, modelli innovativi per la gestione dei processi amministrativi e modelli organizzativi per la valorizzazione delle risorse umane diventano la radice di nuove opportunità di investimento. Il risultato ottenuto da questa azione ha consentito di travalicare le singole ipotesi di trasferimento one to one, caratterizzandosi come azione di sistema su scala nazionale in grado di fornire un framework di competenze organizzato per la diffusione dell’innovazione tra soggetti pubblici, spesso collaborando con le istituzioni che, nel Paese, fanno dell’innovazione la loro principale missione. Raccontiamo la collaborazione con il Dipartimento Affari Regionali della Presidenza del Consiglio e Invitalia, che ha consentito di amplificare l’impatto dell’investimento realizzato con il Programma ELISA. Raccontiamo di due gemellaggi AGIRE POR dedicati alla gestione intelligente della mobilità: “Per-Sir. Verso la Smart City” fra i Comuni di Perugia e Siracusa e “MIG-MOB – MIGliore MOBilità” fra la Provincia di Firenze e 14 Comuni dell’area nord di Catania. Dall’esperienza rilanciata dalla collaborazione nelle due iniziative sono nati due progetti per lo sviluppo del territorio che sono oggi in corso di valutazione da parte del POI Energie rinnovabili e risparmio energetico.

Metodo di lavoro per la definizione della Smart Specialisation Strategy: il caso del​la Regione Lazio

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 15:00

La Commissione Europea ha richiesto, come condizionalità ex ante della Programmazione 2014-2020, che le Autorità nazionali e regionali mettano a punto strategie di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente, (Smart Specialisation Strategy o S3) per consentire un utilizzo più efficiente dei Fondi Strutturali ed un incremento delle sinergie tra le differenti politiche dell’UE, nazionali e regionali, conformemente ad Horizon 2020.

La Regione Lazio ha elaborato la propria Smart Specialisation Strategy, frutto di un intenso processo di partecipazione in tema di tecnologie di specializzazione regionale, che ha previsto il coinvolgimento diretto degli stakeholders del territorio (circa 200 tra circa Imprese, Associazioni, Università ed Organismi di ricerca pubblici e privati), mediante “focus group” tematici. Il modello di focus group proposto, riflette quanto già sperimentato in altre Regioni italiane da Invitalia SpA, a cui MISE e MIUR hanno affidato il compito di supportare le amministrazioni regionali nel delineare ed implementare la propria S3.

E’ stato, così, possibile verificare la sostenibilità delle scelte dell’Amministrazione regionale attraverso una valutazione incrociata di: assets regionali. prospettive di sviluppo futuro. identificazione di «nicchie» o domini che possano rappresentare le basi del vantaggio competitivo (presente o futuro) della regione nelle Aree di Specializzazione (AdS) individuate, nelle quali “la regione esibisce un vantaggio competitivo oppure mostra un potenziale per generare crescita qualificata e trasformazioni economiche per affrontare sfide sociali ed ambientali".

Nel Lazio ne sono state individuate sette: Aerospazio, Scienze della Vita, Beni culturali e tecnologie per il patrimonio culturale, Industrie creative digitali, Agrifood, Green Economy, Sicurezza (Homeland security). Per ogni AdS individuata, è stato descritto il quadro di contesto, le tematiche prioritarie di specializzazione prevalenti emerse, le possibili indicazioni di cross fertilization con altri settori produttivi e/o sfide sociali.

La strategia di specializzazione intelligente S3

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 13:00

Il nuovo ciclo di programmazione della Politica di Coesione 2014-2020 prevede, come condizione ex ante per l’utilizzo delle risorse comunitarie, che le autorità nazionali e regionali abbiano messo a punto strategie di ricerca e innovazione per la “specializzazione intelligente”, al fine di consentire un utilizzo più efficiente dei fondi strutturali e un incremento delle sinergie tra le politiche comunitarie, nazionali e regionali.Il concetto di Smart Specialisation Strategy (SSS) è stato elaborato a livello europeo e indica strategie d’innovazione - flessibili e dinamiche - concepite a livello regionale ma valutate e messe a sistema a livello nazionale con l’obiettivo di:

•evitare la frammentazione degli interventi e mettere a sistema le politiche di ricerca e innovazione

•sviluppare strategie d’innovazione regionali che valorizzino gli ambiti produttivi di eccellenza tenendo conto del posizionamento strategico territoriale e delle prospettive di sviluppo in un quadro economico globale.

 

Ambienti “Smart” per una Società che Cambia: Prospettive ed Opportunità

Bari, 5 Maggio, 2017 | 14:30

I mutamenti sociali, i cambiamenti delle condizioni di vita e dei comportamenti abitativi, il cambiamento demografico e l’invecchiamento della popolazione, l’attenzione al miglioramento della qualità della vita e al benessere dei cittadini oltre che alla sostenibilità ambientale impongono, per il futuro, un ridisegno ed una trasformazione radicale degli ambienti di vita - lo spazio urbano, lo spazio domestico, gli ambienti di lavoro, la mobilità, l'accessibilità dei servizi, il welfare - secondo un approccio centrato sui fabbisogni dell'utente.

L’efficacia nella fruizione, da parte dell’utente, degli ambienti e dei suoi sistemi tecnologici è affidata pertanto alla capacità progettuale dell’integrazione tra le caratteristiche fisiche e prestazionali degli stessi spazi e le tecnologie di supporto con essi interagenti. Si tratta di migliorare l’accessibilità, la sicurezza, la sostenibilità energetica ed il benessere delle persone, rendendoli “Smart”, in uno scenario in cui le tecnologie si integrano con il contesto applicativo in modo da garantire l'inclusione sociale, la sicurezza, il benessere, il comfort, l’assistenza, la salute, la cura, l'ecosostenibilità. Tale scenario, se efficacemente gestito, può costituire un’enorme occasione di rinnovamento e sviluppo del settore, per innescare un processo di adattamento del sistema sociale alle mutate condizioni socio-economiche che caratterizzano la nostra società, cogliendo le enormi possibilità di crescita economica e sociale sottostanti.

Italia 2030: come portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile

Roma, 23 Maggio, 2018 | 09:30

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

Continua la collaborazione di FPA con ASviS che anche quest'anno, in concomitanza con l'inaugurazione di FORUM PA, lancia il Festival dello Sviluppo Sostenibile. Subito dopo l'apertura, questo evento organizzato in comune, vuole essere un momento di riflessione e di approfondimento sul ruolo e le esperienze della Pubblica Amministrazione nel raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

In occasione dell’ultima campagna elettorale, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha proposto alle forze politiche dieci punti per mettere lo sviluppo sostenibile al centro della nuova legislatura, che sarà decisiva per cambiare direzione e realizzare un duraturo miglioramento delle condizioni economiche, sociali e ambientali del Paese. Partendo da quei dieci punti, l’evento mette a confronto diversi attori della politica, della pubblica amministrazione e del settore privato, ciascuno dei quali può contribuire a realizzare un’Italia sostenibile.

Durante il convegno si svolgerà la premiazione dei migliori progetti candidati al “Premio PA sostenibile, 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030", promosso da FPA in collaborazione con ASviS.

Strategie di Specializzazione Intelligente: esiti dell’attività di monitoraggio e processi di revisione

Roma, 22 Maggio, 2018 | 09:30

La programmazione 2014-2020 della politica di coesione pone al centro degli interventi lo sviluppo economico e sociale dei territori guidato dall’innovazione e gestito attraverso un nuovo modello di governance multilivello e multistakeholder, la strategia di specializzazione intelligente, con la finalità di individuare insieme ai soggetti imprenditoriali - imprese, università e centri di ricerca pubblici e privati -le priorità di investimento in ricerca, sviluppo e innovazione che completano le risorse e le capacità produttive per costruire vantaggi competitivi e percorsi di crescita sostenibile nel medio e lungo termine.

Dopo i primi anni di attuazione ci si confronta con gli esiti del monitoraggio e della valutazione sia sulla strategia nazionale sia su quelle regionali e sull’avvio dei processi di revisione delle strategie regionali di specializzazione intelligente per adeguare, laddove necessario, le traiettorie di sviluppo all’evoluzione dei mercati e delle opportunità tecnologiche. Gli argomenti saranno presentati anche attraverso la condivisione di esperienze operative delle regioni e delle amministrazioni centrali responsabili dell’attuazione.

Il seminario è articolato in due sessioni:

1. Strategia di Specializzazione Intelligente nazionale: esiti dell’attività di monitoraggio (ore 9.30 -10.00), moderata da Daniela Carosi, nella quale interverranno i referenti dei Programmi Operativi Nazionali 2014-2020 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero dello Sviluppo Economico.

2. Strategie di Specializzazione Intelligente regionali: esiti dell’attività di monitoraggio e processi di revisione (ore 10 -10.30), moderata da Federica Bertamino, nella quale interverranno le regioni Lombardia e Friuli Venezia Giulia.