Le persone che hanno partecipato

Mauro Boati

Mauro Boati

Dopo vent’anni di consulenza aziendale ha realizzato una esperienza di 12 anni nella direzione dei programmi di Italia Lavoro per i servizi per il lavoro; è coordinatore del gruppo Politiche Attive del Lavoro di Assolavoro (Associazione delle Agenzie italiane  per il Lavoro) ed esercita la delega di ASFOR (Associazione per la Formazione Manageriale) per gli interventi nel mercato del lavoro.

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Le politiche attive del lavoro e il Fondo Sociale Europeo

Palazzo dei Congressi | Roma, 29 Maggio, 2014 | 09:30

Il trend di crescita della disoccupazione non mostra rallentamenti. Negli ultimi 5 anni il tasso di disoccupazione è raddoppiato, passando dal 6,7% del 2008 al 13% attuale, e quella giovanile, è salita, nel medesimo tempo, dal 21,3% al 42,4%. Occorre, in proposito, segnalare che un rapporto EUROSTAT “Labour market policy – expenditure and participants”, nel considerare le politiche adottate e la relativa spesa sostenuta nei Paesi UE, sottolinea come in Italia le risorse pubbliche destinate alle politiche per il mercato del lavoro siano ammontate nel 2011 – anno a cui si riferisce l’elaborazione – appena all’1,7% del Pil, contro una media UE-15 del 2%. La Francia, ad esempio, destina a queste politiche il 2,4% del Pil, la Spagna il 3,6%, mentre la Germania, pur con un dato simile all’Italia (1,8%), investe proporzionalmente molto più in politiche attive piuttosto che in strumenti sussidiari (ammortizzatori sociali) del reddito da lavoro. Non è un caso che le risorse disponibili nel nostro Paese per indennità di disoccupazione, cassa integrazione, incentivi all’esodo e misure simili toccano l’80%, contro il 55% della Germania e il 60% della Francia. In Italia ai servizi di orientamento all’occupazione riconducibili ai Centri per l’impiego viene destinato l’1,9% della spesa, contro il 10,8% della Francia, il 18,8% della Germania (media UE-15 pari all’11%).

Questi alcuni dei dati di scenario rispetto a cui avviare una riflessione sulle politiche attive del lavoro in Italia e sul contributo che il Fondo Sociale Europeo, anche nella nuova programmazione 2014-2020, può apportare nella promozione di politiche più qualificate.

Il Convegno costituisce il terzo degli appuntamenti nazionali del progetto S.P.E.S.Lab – Servizi per le parti economiche e sociali di tipo laboratoriale, realizzato grazie al PON GAS FSE 2007-2013 a titolarità del Ministero del Lavoro, iniziativa finalizzata al rafforzamento del ruolo delle Parti Economiche e Sociali, componenti o meno dei Comitati dei Sorveglianza di PON e POR FSE, ma anche dei loro rappresentanti comunque impegnati nelle policy e nelle prassi afferenti il mercato del lavoro e la formazione.

Il Convegno è pertanto aperto a tutti i rappresentanti delle Parti economiche e sociali operanti nei Comitati di Sorveglianza PON e a tutti coloro che sono interessati a comprendere quali opportunità possano essere sfruttate con la nuova Programmazione 2014-2020 per contrastare i richiamati fenomeni della disoccupazione.

 

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