Le persone che hanno partecipato

Francesco Musco

Francesco Musco

Francesco Musco (1973), architetto e urbanista, dottore di ricerca (PhD) in Analisi e Governo dello Sviluppo Sostenibile (Ca’ Foscari), è Professore Associato di Pianificazione Urbanistica ed Ambientale presso l’Università Iuav di Venezia.

Direttore dell’Erasmus Mundus Master Course on Maritime Spatial Planning (EMMCMSP). Fa parte dell’academic board del Master Europeo in Planning and policies for the City, Environment and Landscape (www.iuav.it/cap) e del consiglio del dottorato in Pianificazione territoriale
e Politiche Pubbliche del Territorio.

Consigliere di amministrazione CORILA (www.corila.it) Consortium for Managing Scientific Research on Venice Lagoon System (2014-18).

Ha insegnato e svolto attività di ricerca in Italia e all’estero nelle università di Lousville, Kentucky (Center for Environmental Policy and Management), Parma (Facoltà di Economia), Bologna (Facoltà di Ingegneria), Reading (Department of Real Estate and Planning), Barcelona (UAB, Geografía), Alghero (Uniss, Architettura).

È responsabile degli accordi di collaborazione di Iuav con Drexel University (Philadelphia, US), John Hopkins University (Baltimore, US), University of Reading (UK), Future University (Khartum, Sudan), Washington DC Office of City Planning (US).

 

Collabora con diversi enti pubblici e privati alla definizione di politiche ambientali, territoriali e per lo sviluppo locale sostenibile. Coordinatore di numerosi progetti internazionali su finanziamento UE, tra i più recenti:

ADRIPLAN (DG Mare 2013-15) Adriatic Ionian Maritime Spatial Planning(adriplan.eu); UHI (Central 2011-14) Development and application of mitigation and adaptation strategies and measures for counteracting the global Urban Heat Islands phenomenon (eu-uhi.eu).

Per la Regione Veneto e Undp/Art di Quito coordina il progetto di cooperazione Desarollo sostenible y nuevo marco de ordenación territorial del Humedal Abras de Mantequilla (2011-2015).

Dal 2013 dirige la collana editoriale Innovative and Frontier Environmental Planning di Springer-Verlag. 

Tra le sue recenti pubblicazioni (2009), Rigenerazione Urbana e Sostenibilità, FrancoAngeli, Milano; con M.van Staden (2010), Local Government for Climate Change, Springer, New York; con D. Patassini (2012), “Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: valutazioni di efficiacia di piani e politiche in Usa, in Europa e in Italia”, Maggioli; con E. Zanchini (2014), Il clima cambia le città. Strategie di adattamento e mitigazione nella pianificazione urbanistica, FrancoAngeli, Milano; con E. Gissi (2014), Introduzione al Maritime Spatial Planning. L'approccio ecosistemico per la pianificazione spaziale del mare, FrancoAngeli, Milano

 

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Ha partecipato a:

Smart City e sicurezza del territorio: tecnologie, infrastrutture e modelli per città più sicure e resilienti

Fiera di Bologna | Bologna, 23 Ottobre, 2014 | 09:30

Nessuna città può essere smart e nessuna comunità può essere intelligente se non garantisce ai suoi cittadini il diritto a vivere sereni. Ma cosa vuol dire progettare l’infrastruttura di sicurezza di una smart city? La chiave di volta è senza alcun dubbio quella di pensare l’ambiente urbano non in modo settoriale, ma sistemico. La città è un insieme di elementi: elementi naturali, edifici, auto, infrastrutture, ma anche persone, aziende organizzazioni. Aumentare il livello di sicurezza complessivo vuol dire, quindi, tenere sotto controllo una moltitudine di parametri differenti ed agire su diversi fronti non solo per rispondere alle emergenze, ma anche e soprattutto per prevenirle.

In questo approccio la tecnologia può giocare un ruolo fondamentale purché non la si interpreti come un rimedio tout court. Sensoristica distribuita, data analysis, sistemi di comunicazione efficienti, interoperabilità tra sistemi, monitoraggio attraverso gli aeromobili a controllo remoto (droni), software di simulazione e strumenti predittivi sono, quindi, tutti strumenti abilitanti di una gestione integrata della sicurezza la cui altra faccia della medaglia è rappresentata dall’incoraggiare la cittadinanza a vivere le strade, la città, il quartiere e a prendersene cura.

Rigenerare le città: prospettive nazionali

Milano, 25 Ottobre, 2017 | 09:30

In risposta a decenni di abbandono dei centri urbani, gli ultimi atteggiamenti delle comunità nazionali, europee e internazionali sembrano canalizzare l’intercettazione dei bisogni locali verso una soluzione partecipata dell’utilizzo dei territori. Questo ha influito sensibilmente l’attività dell’Unione Europea e del Governo italiano, che a giugno dell'anno scorso ha emanato un “Bando per la presentazione di progetti per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”. Gli spazi vuoti tornano a vivere, rielaborati guardando i metabolismi urbani, i flussi di persone, risorse e capitali sociali e finanziari che impattano sulla città. PMI e cittadini ringraziano. 

 

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