Le persone che hanno partecipato

Giada Calvano

Giada Calvano

Nata a Ravenna il 18 luglio 1987.

Laurea magistrale in Comunicazione per l'Impresa, i Media e le Organizzazioni complesse, indirizzo Organizzazione di eventi culturali ed espositivi all'Università Cattolica di Milano.

Master in Gestione del Patrimonio Culturale presso l'Universidad de Las Palmas de Gran Canaria.

Laurea triennale in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, curriculum Spettacolo all'Università degli Studi di Milano, con una tesi sulla relazione postmoderna tra spazio, arte e architettura museale.

Ha partecipato a semestri di studio all'estero presso la University of Western Australia (Perth, Australia) e la Sorbonne Nouvelle 3 di Parigi.

Attualmente svolge attività di ricerca presso l'Osservatorio dello Spettacolo della Regione Emilia-Romagna e contemporaneamente segue progetti di sviluppo territoriale turistico.

Ha lavorato precedentemente a Barcellona per la Fundació Tot Raval, dove si è occupata di tematiche artistiche e sociali (street art, gastronomia etnica, ecc.) legate al quartiere multiculturale del Raval. Le altre esperienze lavorative spaziano dall'organizzazione di eventi alla consulenza turistica al marketing.

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Ha partecipato a:

Suburban Revolution. Le periferie al centro

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 15:00

Si parla di "suburban revolution" per indicare il processo attraverso cui la periferia si sta affermando sempre più non solo come "spazio fisico", ma come un vero e proprio "stile di vita suburbano".  Quello che ci domandiamo da un po' è se le periferie stiano maturando una crescente e particolare attitudine a produrre innovazioni sociali e a generare soluzioni creative agli innegabili e a volte enormi problemi che le attraversano. La vita in "periferia" interessa gran parte della popolazione urbana, con scenari complessi e molto differenziati che vanno da sperimentazione creativa e rinascita socio-culturale fino a un degrado apparentemente senza speranza. Il tema è centrale per la realtà italiana, per le sue città storiche, per i suoi piccoli comuni, per le sue aree rurali e per le nascenti città metropolitane: non si tratta più semplicemente di assicurare il collegamento tra centro e periferie, ma di immaginare, riconoscere e costruire la nuova centralità delle periferie. In una sessione di discussione aperta a diverse prospettive e scenari,  dando spazio a esperienze nuove e radicali come a testimonianze di impegno pluriennale, sono invitati ad intervenire amministratori, policy maker, operatori ed innovatori sociali,  urbanisti e designer, ricercatori, cittadini singoli e organizzati, operatori economici, artisti e… abitanti della città.cleardot.gif