Le persone che hanno partecipato

Paolo Billi

Paolo Billi

Regista teatrale e Drammaturgo. Direttore artistico e Presidente della cooperativa Teatro del Pratello. Presidente dell’associazione “Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna”. Condirettore della rivista “ Quaderni di Teatro Carcere”. Direttore e regista di progetti di Teatro/ Carcere. Dal 1998 cura i progetti teatrali presso il carcere minorile di Bologna producendo ogni anno uno spettacolo che, evento unico in Italia,
apre le porte dell’Istituto a circa 1400 spettatori. Dal 2006 cura progetti culturali e teatrali rivolti all’Area Penale Esterna in collaborazione con il Centro Giustizia Minorile per l’Emilia Romagna.
Dal 2008 dirige un progetto di Teatro Carcere presso la Casa Circondariale di Bologna. Dal 2013 è responsabile del progetto di teatro presso l’IPM di Pontremoli.
Ideatore e regista di progetti Teatro/ Adolescenza. Dal 2001 cura per la Regione Emilia- Romagna “Dialoghi”, progetto ponte per costruire occasioni di confronto, riflessione e lavoro comune in cui l'adolescenza è protagonista, coinvolgendo studenti di Istituti superiori, minori in
carico ai servizi della giustizia, ragazzi ospiti presso comunità educative.
Regista di progetti di Teatro Civile. A Bologna, dalla metà degli anni ’90 sino al 2004, dirige “La radice del pilastro./Lapidi senza dimora”, progetto culturale e teatrale al Pilastro, quartiere periferico di Bologna sede di conflitti sociali, producendo spettacoli di Teatro Civile con il
coinvolgimento di residenti, senza fissa dimora, rom, immigrati e attori professionisti.

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Ha partecipato a:

Suburban Revolution. Le periferie al centro

Fiera di Bologna | Bologna, 22 Ottobre, 2014 | 15:00

Si parla di "suburban revolution" per indicare il processo attraverso cui la periferia si sta affermando sempre più non solo come "spazio fisico", ma come un vero e proprio "stile di vita suburbano".  Quello che ci domandiamo da un po' è se le periferie stiano maturando una crescente e particolare attitudine a produrre innovazioni sociali e a generare soluzioni creative agli innegabili e a volte enormi problemi che le attraversano. La vita in "periferia" interessa gran parte della popolazione urbana, con scenari complessi e molto differenziati che vanno da sperimentazione creativa e rinascita socio-culturale fino a un degrado apparentemente senza speranza. Il tema è centrale per la realtà italiana, per le sue città storiche, per i suoi piccoli comuni, per le sue aree rurali e per le nascenti città metropolitane: non si tratta più semplicemente di assicurare il collegamento tra centro e periferie, ma di immaginare, riconoscere e costruire la nuova centralità delle periferie. In una sessione di discussione aperta a diverse prospettive e scenari,  dando spazio a esperienze nuove e radicali come a testimonianze di impegno pluriennale, sono invitati ad intervenire amministratori, policy maker, operatori ed innovatori sociali,  urbanisti e designer, ricercatori, cittadini singoli e organizzati, operatori economici, artisti e… abitanti della città.cleardot.gif