Le persone che hanno partecipato

Antonella Bonaduce

Antonella Bonaduce

Economista, esperta di analisi di politiche pubbliche con particolare riferimento allo sviluppo locale ed urbano. Ha sviluppato la propria esperienza prima a Nomisma, centro studi e di ricerche economiche e poi lavorando direttamente per la Pubblica Amministrazione come consulente. Ha lavorato per circa dieci anni per la Regione Emilia Romagna prima in staff alla Autorità di gestione del programma operativo finanziato con Fondi di sviluppo regionale nelle programmazioni 2000 2006 e poi 2007 2013 e successivamente  per la Direzione generale della programmazione e presso il Nucleo regionale di valutazione degli investimenti Pubblici in staff del Direttore Generale, supportando la Regione nella programmazione e valutazione di programmi finanziati da risorse nazionali e comunitarie. Attualmente collabora  con con diversi soggetti sia istituzionali che privati nel supportare le amministrazioni nella programmazione e valutazione dei programmi co- finanziati dai fondi strutturali. In particolare lavora per  il DPS/UVAL come componente del team di start up del  del PON Citta Metropolitane 2014 2020.

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Ha partecipato a:

Mobilità sostenibile nelle aree urbane

Fiera di Bologna | Bologna, 24 Ottobre, 2014 | 09:30

Il 70% degli spostamenti in città si fanno con un’automobile privata; le automobili giacciono non utilizzate nei parcheggi per più del 70% della loro vita utile; quando le usiamo ne utilizziamo – in media - non più del 30% dello spazio disponibile; alimentandone con carburanti che per chilometri hanno una resa inferiore ad un terzo da quella offerta da forme di alimentazione alternativa.

È quello della mobilità urbana, il fronte dove più elevati sono gli sprechi, maggiori – in tempo di crisi – l’esigenza di una loro riduzione e più maturi sono i progetti che possono rendere le città più intelligenti. Peraltro, c’è anche da dire che sensibili sono le differenze in termini di inefficienza tra una città ed un’altra: uno studio di qualche anno fa (Vision and Value, 2010) stimava che a Roma, in media, ogni abitante (compreso anziani e bambini) passasse in automobile quasi 250 ore all’anno; a Milano circa 100 ed è, allora, evidente che passano da una migliore mobilità molte delle possibilità di aumentare la qualità della vita e attrarre imprese. Di questo sembra essersene accorto il Governo italiano che stanzia 210 milioni di euro da spendere nei prossimi sette anni in quattordici città italiane per lanciare e valutare sperimentazioni che si possano riusare sul resto del territorio nazionale.

Molti processi e attori si stanno, dunque, muovendo in questa direzione. Si va dalle aziende pubbliche e private che offrono servizi per il carsharing, alle iniziative della cittadinanza organizzata per lo sviluppo della mobilità sostenibile nei quartieri; dalle iniziative di pedonalizzazione dei centri storici, ai sistemi di smart parking; dagli incentivi delle auto elettriche, alla nascita di una vera e propria filiera dei carburanti alternativi; dall’impegno degli operatori per la costruzione di una rete capillare di rifornimento per le auto elettriche, all’offerta commerciale di biciclette pensate appositamente per la città; dai sistemi di telecontrollo ed infomobilità che potenziano il servizio di trasporto pubblico alla sempre più massiccia diffusione di politiche di mobility management nelle grandi organizzazioni.

Gli esempi di visioni politiche strategiche, che sono riuscite ad integrare questi elementi e a renderli parte attiva di una vera e propria rivoluzione del modo di muoversi nell’ambiente urbano, non mancano sia all’estero che in Italia.

Nel corso dell’evento il confronto tra le esperienze nazionali e internazionali aiuterà ad individuare e mettere a fuoco i diversi modelli di governance integrata che sono riusciti a mettere insieme pubblico, privato e iniziativa della cittadinanza organizzata. Perché una città intelligente è soprattutto quella che riesce a valorizzare le forze già presenti sul territorio e a collegarle con quelle che già operano nel resto del mondo.