Le persone che hanno partecipato

Paolo De Ioanna

Paolo De Ioanna

Dal 2001 è Consigliere di Stato.
E’ stato, dal 1974, funzionario del Senato della Repubblica, dove ha diretto (1978-1989) la Segreteria della Commissione bilancio ed il Servizio del bilancio (1989-1996).
Dal 1996 al 1998 è stato Capo di Gabinetto del Ministro del tesoro pro tempore (nella fase di ingresso dell’Italia nel sistema della moneta unica europea) e poi, dal 1998 al 2000, è stato Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri; dal 2006 al 2008 è stato capo di gabinetto del Ministro dell’economia pro tempore..
E’ autore di numerose monografie ed articoli su temi di diritto del bilancio, finanza pubblica e diritto pubblico dell’economia.

Torna all'elenco completo

Ha partecipato a:

Che fine ha fatto la Spending Review?

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 15:00

Presentando il libro “Il vincolo stupido” di Marcello Degni e di Paolo De Ioanna, il convegno si propone di affrontare con gli autori ed altri autorevoli relatori il tema della spending review sotto il profilo metodologico e del suo intreccio con la decisione di bilancio. La tesi degli autori è che esista un nesso imprescindibile tra crescita dell’economia e controllo dell’equilibrio della finanza pubblica. E che questa connessione sia offuscata da un assetto procedurale dominato da categorie giuridico-contabili che non riescono mai a coniugarsi con una valutazione fine e nitida degli obiettivi e dei risultati economici e finanziari che le diverse politiche settoriali intendono conseguire.

Il bilancio รจ un bene pubblico.

Roma, 23 Maggio, 2017 | 14:00

Presentazione del libro: Il bilancio è un bene pubblico

Un’informazione corretta, completa, tempestiva e accessibile sui conti pubblici è il requisito fondamentale dei regimi democratici, un elemento indispensabile per consentire l’esercizio del controllo del Parlamento sul governo e l’amministrazione, e del controllo dei cittadini sui loro rappresentanti eletti.

I bilanci sono in generale un bene pubblico, siano essi privati o pubblici; questi ultimi sono, tra questi beni, i più pubblici, perché posti al cuore dell’incrocio tra produzione della ricchezza e funzionamento delle istituzioni politiche; la verità e affidabilità dei bilanci pubblici resta alla base della fiducia che muove e sostiene la partecipazione democratica e la ricerca dell’innovazione e del benessere collettivo.

Gli autori sostengono che le funzioni di stabilizzazione dei conti pubblici e di ridistribuzione del carico fiscale e delle risorse destinate alle politiche pubbliche, le scelte allocative e di crescita, proprie del bilancio, non sono un esercizio stilistico da lasciare alla competenza dei tecnici. Incidono direttamente sulle vite dei cittadini, e devono pertanto essere spiegate e comprese.