Le persone che hanno partecipato

Giuliana Perrotta

Giuliana Perrotta

Giuliana Perrotta, laureata in Giurisprudenza all'Università La Sapienza di Roma, consegue il Master in Management Pubblico presso l'Università di Perugia e la Scuola Superiore del Ministero dell'Interno.

Ha svolto nel corso della carriera  innumerevoli incarichi straordinari tra i quali si citano  quelli  come Commissario in comuni sciolti per infiltrazione mafiosa in Campania, Calabria e Puglia,  come  Vice Commissario nell’emergenza ambientale in Puglia e in Calabria e come Vice Commissario del Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia.

Nel 2008 è nominata Prefetto della Repubblica dal Consiglio dei Ministri.

Svolge le funzioni di Prefetto della provincia di Enna  dal 2009 al 2011.

Già Commendatore , nel 2011 il Presidente della Repubblica l'ha insignita dell' onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

Dal 2011 è Prefetto della provincia di Lecce dove ha avviato numerose iniziative dirette alla riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione strutturale e gestionale,  perseguite attraverso il fattivo utilizzo delle ICT nell’ambito di nuovo approccio alle tematiche di competenza della Prefettura in materia di antimafia, anticorruzione e diffusione della legalità che ha portato all’elaborazione di una vera e propria strategia chiamata “ L’architettura della Legalità

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Ha partecipato a:

Umanesimo manageriale

Palazzo dei Congressi | Roma, 27 Maggio, 2015 | 15:00

L’Umanesimo manageriale è un progetto pensato per il Management dell’Università degli Studi dell’Insubria (Dirigenti, Capi Servizio, Capi Ufficio, Manager didattici per la qualità – MDQ, Segretari amministrativi di Dipartimento – SAD e, in generale, per il personale con incarico specifico organizzativo).

Il progetto è estensibile ed esportabile in qualsiasi realtà organizzativa, pubblica o privata.

È stile che nasce dal recupero del profilo alto della persona e dell’importanza di un tessuto relazionale positivo tra colleghi, indipendentemente dagli incarichi e dalle gerarchie funzionali. Esso mira, in concreto, a far conoscere reciprocamente i colleghi, a partire dalle persone e non dai ruoli. Ciascuno di noi, infatti, non ha come esclusivo riferimento personalistico la vita lavorativa: coltiva interessi, vive un ambiente familiare, gode di amicizie, si rapporta con il resto del mondo al di fuori dell’ufficio. Con l’Umanesimo manageriale si realizza il pensiero laterale, la consapevolezza della diversità di interessi, conoscenze, logiche di azioni; in una parola, si creano le possibilità di integrare e integrarsi nel lavoro attraverso le diversità dell’extra lavoro.

www.uninsubria.it/umanesimo

www.procedamus.it/progetti-gemelli/umanesimo-manageriale.html