Le persone che hanno partecipato

Laura Tagle

Laura Tagle

Valutatrice, si interessa di creazione di capacità di valutazione come strumento per lo sviluppo economico e sociale e per la trasformazione della pubblica amministrazione. Lavora presso il Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Puglia e, in questa capacità, partecipa alle attività della Rete dei Nuclei di Valutazione e fa parte del Comitato di Indirizzo 
Tecnico Scientifico del Progetto NUVAL. Svolge attività di consulenza valutativa per organismi comunitari e internazionali. Ha lavorato presso l'Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e per la Banca Mondiale. E’ tra i soci fondatori del Laboratorio di Valutazione Democratica ed è stata componente del Comitato Scientifico del Seminario 'I Classici della 
Valutazione' presso l’Università Sapienza di Roma. E’ stata componente del Board dell'International Development Evaluation Association (IDEAS) (2004-2007) e del Direttivo dell'Associazione Italiana di Valutazione (AIV) (2002-2004). Ha studiato presso l’University of Illinois at Urbana-Champaign, l’MIT, la Johns Hopkins University e l’Università Federico II di Napoli.
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Ha partecipato a:

Dalla valutazione dei Fondi Strutturali a quella delle politiche pubbliche: da obbligo a necessità imprescindibile

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 15:00

Quinto tavolo di lavoro del Progetto S.P.E.S.Lab

Con questo appuntamento si vuole portare all'attenzione di tutti gli attori (pubblici e non) interessati al tema, la necessità di accrescere nel nostro Paese la cultura e le prassi del processo di valutazione, quale fattore imprescindibile per migliorare policy e performance dei servi pubblici. L'obbligo di valutare i Fondi Strutturali imposto dai Regolamenti comunitari può divenire fattore trainante per amplificare, estendere e qualificare una più ampia e "partecipata" valutazione degli interventi pubblici? A questa domanda vengono invitati a rispondere i rappresentanti delle istituzioni competenti e del Partenariato Economico e Sociale (la cui attiva partecipazione alla governance dei Fondi europei è stata ancor più enfatizzata dalla Commissione per la Programmazione 2014-2020), oltre ad esperti ed operatori impegnati nella materia.
Il Convegno costituisce il quinto degli appuntamenti nazionali del progetto S.P.E.S.Lab – Servizi per le parti economiche e sociali di tipo laboratoriale, realizzato grazie al PON GAS FSE 2007-2013 a titolarità del Ministero del Lavoro, iniziativa finalizzata al rafforzamento del ruolo delle Parti Economiche e Sociali, componenti o meno dei Comitati dei Sorveglianza di PON e POR FSE, ma anche dei loro rappresentanti comunque impegnati nelle policy e nelle prassi afferenti il mercato del lavoro e la formazione.

Che cosa intendiamo quando parliamo di valutazione

Roma, 22 Maggio, 2018 | 16:30

Il Laboratorio di Valutazione Democratica (LVD) ha avviato una serie di iniziative volte a promuovere il dialogo tra committenti e valutatori e ha prodotti un documento intitolato “Cosa intendiamo con le parole che usiamo? Termini chiave a disposizione di committenti e valutatori”. Nei primi mesi del 2018, con il supporto dell’Associazione Italiana di Valutazione (AIV) ha raccolto una serie di testimonianze, successivamente sintetizzate in un breve documento audiovisivo che mira a stimolare un dibattito sul pluralismo nella valutazione. Rispetto al passato, la valutazione è entrata definitivamente nel linguaggio delle politiche e della pubblica amministrazione, seppur con accezioni e interpretazioni divergenti: committenti, beneficiari e persone variatamente interessate alle politiche possono rivolgere – implicitamente o esplicitamente – domande di valutazione anche molto diverse tra loro. I valutatori, dal canto loro, appaiono divisi da preferenze metodologiche e tecniche, che talvolta li portano a scontrarsi su aspetti specialistici molto distanti dai bisogni di conoscenza di coloro che finanziano, realizzano o beneficiano di programmi di interesse generale. L’ondata di valutazioni di impatto sociale che si prospetta nell’immediato futuro rende necessaria una riflessione per scongiurare l’egemonia di un approccio sugli altri e per promuovere, invece, disegni di valutazione pluralisti e appropriati alle domande sottese e alle caratteristiche degli interventi.