Le persone che hanno partecipato

Mario Nobile

Mario Nobile

Mario Nobile è laureato in Ingegneria Civile e ha un Dottorato di ricerca in Ingegneria dei Trasporti. La sua carriera nel settore della pubblica amministrazione lo ha portato a ricoprire diversi ruoli dirigenziali nell’ambito progettazione e pianificazione territoriale e dei servizi informatici, inclusi programmi di sviluppo della banda larga nel territorio. 

Nel 2010 è entrato a far parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dove si è occupato inizialmente di programmi di riqualificazione urbana e politiche abitative, per poi passare alla gestione e manutenzione dei beni immobili delle sedi centrali, delle tecnologie (anche informatiche) di supporto e della razionalizzazione logistica. Parallelamente agli incarichi nella pubblica amministrazione, ha avuto anche ruoli accademici: dal 2001 al 2011 è stato Docente a contratto presso la Facoltà di Architettura dell’Alma Mater - Università degli Studi di Bologna ed ha all’attivo numerose pubblicazioni. Dal 2015, nel corrente incarico, ha coordinato il lancio del nuovo portale web del Ministero ed il portale Opencantieri, best practice internazionale sull’apertura dei dati relativi alle opere pubbliche di interesse nazionale.

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Ha partecipato a:

Opere pubbliche 2.0

Palazzo dei Congressi | Roma, 25 Maggio, 2016 | 15:00

Il Paese si sta dotando per la prima volta dal dopoguerra di un piano sistematico di infrastrutture per la logistica e i trasporti che veda in un tutto organico le grandi reti e gli snodi del traffico di  merci e persone per disegnare un Paese più collegato all'Europa e al sistema Mediterraneo, Si tratta di infrastrutture necessarie alla competitività del Paese e alla mobilità intelligente nelle aree urbane che rappresentano quindi le "priorità delle priorità”.

In questo ambito programmatorio è necessario considerare come strettamente collegate le reti fisiche con le reti telematiche e tecnologiche che costituiscono un’infrastruttura altrettanto essenziale per lo sviluppo. Una sinergia, nella stessa fase di progettazione e realizzazione delle opere, è necessaria per un efficiente impiego delle risorse.

Il convegno, che raccoglie i principali protagonisti di queste politiche, vuole fare il punto su questo aspetto del piano di infrastrutturazione del Paese.

Tecnologie ICT a supporto del crisis management

Eventi sul territorio, 4 Aprile, 2017 | 10:30

Martedi 4 aprile ore 10.30-13.00
Auditorium, MACRO - Museo di Arte Contemporanea
Roma, Via Nizza, 138

Gli eventi naturali manifestatesi degli ultimi mesi, alcuni purtroppo con esiti tragici, hanno anche evidenziato la fragilità di molte infrastrutture critiche pubbliche, riaccendendo l’attenzione sulla necessità di garantire la sicurezza e la resilienza dei sistemi e delle reti informatiche delle amministrazioni italiane. I beni e i servizi IT possono infatti giocare un ruolo fondamentale e strategico nel garantire un’efficace gestione delle situazioni di emergenza da parte degli enti dislocati sul territorio - siano essi autorità locali o articolazioni territoriali delle grandi amministrazioni centrali - supportando cittadini e imprese nell’immediatezza dell’evento e garantendo la continuità nell’accesso a dati e servizi gestiti dalla PA.

Nessuna PA può considerarsi immune dai rischi derivanti da eventi catastrofici o calamità naturali. Si pone quindi l’esigenza di definire e implementare sistemi integrati di governo della sicurezza del territorio e delle infrastrutture critiche, basati sia su processi di analisi preventiva e valutazione del rischio, sia misure efficaci di contrasto e gestione delle crisi, che integrino soluzioni organizzative, procedurali e tecnologiche, anche per ciò che attiene gli aspetti connessi alla comunicazione verso media e cittadini.

Un nuovo modello di procurement pubblico è possibile?

Roma, 23 Maggio, 2017 | 15:00

Gli acquisti della PA italiana valgono 130 miliardi di euro, pari all’8,4% del PIL. Una cifra importante a fronte della quale il nuovo Codice dei Contratti pubblici e delle Concessioni intende intervenire per eliminare o quanto meno ridurre quei fenomeni di frammentazione e mancata organizzazione, che in passato hanno minato l’efficienza della PA ed hanno costituito un humus ideale per nascondere fenomeni più o meno espliciti di clientelismo o corruzione.

Il digitale promette di trasformare i processi di procurement pubblico in ogni loro fase rendendoli più veloci, efficienti e trasparenti entro il 2018. Ma a che punto siamo con l’applicazione del Codice e la produzione normativa ad esso collegata (la cosiddetta “soft law”) e con il processo di digitalizzazione ed interconnessione tra i sistemi e le basi dati delle PA coinvolte?

Come risponde il mercato alle novità normative e cosa chiede alla PA per far ripartire il mercato degli acquisti pubblici in nome di un nuovo patto tra Istituzioni, Imprese e Cittadini improntato alla trasparenza, alla correttezza ma anche e soprattutto all’efficienza che garantisce la qualità dei servizi per gli utenti di cui la nostra PA ha profondamente bisogno per garantire la sua qualità e sostenibilità?

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 16 "Pace, giustizia e istituzioni solide", ma parleremo anche di "Consumo e produzione responsabili"

Data Driven Decision: un'opportunità per le Amministrazioni

Eventi sul territorio, 10 Maggio, 2017 | 14:30

Mercoledì 10 maggio ore 14.30-16.30
Ergife Palace Hotel
Roma, Via Aurelia, 619

L'incontro è organizzato da FPA nell'ambito della Conferenza Esri Italia 2017. Pertanto, ai fini organizzativi, i dati degli utenti registrati saranno gestiti dalla Segreteria Esri Italia.

Le iscrizioni on line sono chiuse.
E' possibile registarsi on site il giorno dell'evento.

 

Nel governo dei territori i dati, e in particolare i dati geografici, sono diventati una risorsa strategica. Non è pensabile, infatti, governare la crescente complessità di natura sociale ed economica senza poter disporre di strumenti e di tecnologie in grado di restituire una conoscenza puntuale e aggiornata del territorio al quale ci si riferisce. Dati istituzionali, dati che provengono dal funzionamento della stessa PA (si pensi ai bilanci comunali o alla fatturazione elettronica), dati che vengono dagli oggetti smart (l’internet delle cose) dati, infine, che provengono dagli stessi utenti delle città (si pensi ai dati di flusso provenienti dai mobile) aumentano il loro valore informativo con la dimensione geografica.

Quali sono le competenze nella PA per portar avanti una cultura del data driven decision? Obiettivo dell’incontro, che si svolgerà nell’ambito della Conferenza Esri Italia 2017, sarà individuare i possibili scenari futuri e il ruolo del settore IT.

FOIA: istruzioni per l’uso

Roma, 24 Maggio, 2017 | 11:45

Una democrazia matura non può fare a meno di una legislazione avanzata sulla trasparenza amministrativa. Se un governo è pronto ad accettare che la partecipazione dei cittadini non si esaurisca nel rito elettorale e intende stabilire una vera alleanza con i propri cittadini, deve accettare anche la sfida di condividere le informazioni in suo possesso. Quelle informazioni sono necessarie, infatti, ai cittadini per partecipare in modo consapevole alle decisioni pubbliche e per controllare il modo in cui le istituzioni vi danno esecuzione.

Grazie al decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, di attuazione della legge 7 agosto 2015, n. 124 (c.d. legge Madia), anche in Italia dal 23 dicembre 2016 chiunque può accedere alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni, se non c’è il pericolo di compromettere altri interessi pubblici o privati rilevanti, indicati dalla legge. Conoscere le informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni è finalmente un diritto fondamentale nell’ordinamento del nostro paese.

“Chiunque” – giornalisti, organizzazioni non governative, imprese, il comune cittadino e anche il non cittadino – può, con una semplice richiesta formulata per email, ottenere dalle amministrazioni i dati e i documenti utili a controllarne l’operato, non solo come antidoto alla corruzione, ma anche per alimentare il dibattito pubblico su temi di interesse collettivo.

Tuttavia, l’adozione del FOIAè soltanto il primo passo per garantire l’effettività del nuovo diritto di accesso generalizzato. Occorre che vi sia la presenza di una regia e la volontà politica di avvicinare davvero il disegno legislativo alla realtà amministrativa.

L’incontro è l’occasione per confrontarsi con amministrazioni e stakeholders sulle principali questioni applicative dell’accesso civico generalizzato nel nostro paese. La discussione partirà dalle raccomandazioni del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione rivolta a tutte le amministrazioni con una apposita circolare. Saranno affrontati aspetti decisivi per una efficace attuazione del FOIA: dalle modalità di presentazione delle richieste al dialogo con i richiedenti; dal registro degli accessi alle soluzioni organizzative; dalla gestione dei dinieghi al rispetto dei tempi di decisione.

A conclusione del convegno sarà comunicato ufficialmente, alla presenza dei vertici istituzionali della Funzione Pubblica e di rappresentanti dell’Open Government Forum, l’elenco delle 33 amministrazioni finaliste del Premio OpenGov Champion,  per il quale si è conclusa la prima fase di valutazione delle 232 candidature ammesse.

 

Geolocalizzare per conoscere e partecipare: una scelta utile di trasparenza.

Roma, 23 Maggio, 2017 | 11:45

Il convegno sarà l’occasione per mettere a confronto le esperienze di quattro strutture dello Stato che hanno scelto di rendere trasparente la propria attività, adottando strumenti innovativi di geolocalizzazione che vanno al di là delle previsioni di legge.

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 9 "Innovazione e infrastrutture"

 

 Per ascoltare la registrazione completa  dell'evento cliccare  QUI

Un nuovo procurement pubblico per un'efficace partnership pubblico-privato

Roma, 23 Maggio, 2018 | 09:30

Non è possibile affidare unicamente alle norme il compito di rendere effettivo un nuovo modello di procurement pubblico e non è possibile indicare nelle norme – certamente spesso imperfette e altrettanto imperfettamente applicate – il solo responsabile del mancato raggiungimento di quel modello.

In una fase storica di profonda crisi della finanza pubblica, a cui non corrisponde un uguale declino della domanda, tutt'altro, il Codice degli Appalti moltiplica gli strumenti di possibile collaborazione pubblico privato e incentiva la condivisione delle best-practices al fine di diffondere una nuova cultura del public procurement. I partenariati pubblico-privato si arricchiscono di contenuti e di possibili configurazioni: le consultazioni preliminari di mercato, le nuove procedure “interattive” di dialogo competitivo e partenariato per l’innovazione testimoniano la grande varietà di strumenti che sono previsti dalla normativa vigente. Quello che occorre ora è la sperimentazione.

Sarà difficile cogliere queste opportunità senza una profonda rivoluzione culturale e il superamento della resistenza al cambiamento. La mancanza di una cultura della partnership, non soltanto tra Amministrazione Pubblica e Operatori economici, ma anche rispetto agli operatori finanziari e ai soggetti (costruttori, fornitori, assicuratori, gestori dei servizi) coinvolti nell’operazione, e la scarsa attenzione agli strumenti contrattuali utilizzati nelle iniziative di PPP sono stati fino ad oggi tra i maggiori freni verso il Public Private Partnership.

Sistema Open Data: esperienze italiane verso una strategia nazionale. Modelli organizzativi, comunità e valore economico e sociale dei dati aperti

Roma, 22 Maggio, 2018 | 15:00

Il Piano triennale per l’informatica pubblica vede negli Open Data una delle leve fondamentali nel processo di trasformazione del paese per il ruolo che essi giocano nel rendere effettivo il Sistema Informativo Pubblico e per le potenzialità economiche e sociali che derivano dalle pratiche di riuso.

Tuttavia il processo di liberazione del patrimonio informativo pubblico nazionale soffre ancora per alcuni fattori che ne ostacolano la piena diffusione. In un contesto di strategia nazionale in costruzione e di norme in forte evoluzione, l’impegno degli attori locali (Regioni e Comuni) cresce.

Ma cosa vuol dire oggi fare Open Data? Quali modelli organizzativi e misure garantiscono un’efficace data governance? Quali dati aprire e come individuarli? Che vuol dire dati come bene comune? Perché riutilizzare i dati e quali vantaggi economici e sociali ne derivano?

Sono solo alcuni degli interrogativi che proveremo ad approfondire con il contributo di referenti del mondo pubblico ed esperti della materia

 

Per ascoltare la registrazione audio della prima parte cliccare QUI

Il BIM e la trasformazione digitale di strutture e infrastrutture

Roma, 24 Maggio, 2018 | 11:45

Decreto “BIM” (Building Information Modeling) e Decreto Smart Road e Autonomous car, innovazione e trasparenza: ne parleremo insieme in occasione del seminario “Il BIM e la trasformazione digitale di strutture e infrastrutture” organizzato dal MIT - Provveditorato alle opere pubbliche Lombardia e Emilia Romagna.

La realizzazione di un’opera è un processo molto complesso, pertanto l’adozione del decreto 560/2017, attuativo del Codice, che declina in modo progressivo la modellazione e gestione delle informazioni relative ad un’opera in chiave digitale, va visto come strumento strategico, coerente con gli indirizzi della Commissione Europea definiti nel recente “Manuale per l'introduzione del BIM da parte della domanda pubblica in Europa” redatto dall’EU BIM Task Group, che consente di offrire risparmi in termini di costi, efficienza produttiva e operativa, una migliore qualità delle infrastrutture, migliori prestazioni ambientali in un quadro trasparente di collaborazione competitiva.

I Relatori ci faranno conoscere progetti di strutture e infrastrutture, in corso di realizzazione, che rappresentano esperienze di applicazione pratica dell’approccio di metodo e delle relative tecnologie, in molteplici settori di intervento: dalla digitalizzazione delle infrastrutture autostradali, Smart Road ed Autonomous Car, alla progettazione in BIM di strutture come il Ponte della Navetta di Parma, l’Ospedale Galliera di Genova e gli edifici per i Campionati del Mondo di sci Cortina 2021, passando per la modellizzazione di edifici storici e monumentali, risultato della collaborazione tra le Istituzioni Universitarie e la P.A.

Il Seminario, inoltre, metterà in luce i caratteri strategici legati all’innovazione tecnologica, quali la valorizzazione della professionalità degli operatori della PA; l’incremento della conoscenza esperta e specialistica già detenuta; le crescenti opportunità di cooperazione che il linguaggio digitale offre ai detentori di competenze specialistiche; i fattori di vantaggio che possono essere attivati lungo tutto il processo di attuazione, con il coinvolgimento degli operatori interessati dell’intera filiera, contribuendo così allo sviluppo delle forza produttive del nostro Paese ed alla valorizzazione del suo patrimonio costruito e infrastrutturale.

Sarà, infine, un appuntamento utile per confrontarsi con i principali stakeholder sui possibili scenari del futuro, nonché un’occasione per condividere un’informazione approfondita e corretta sui principali trend di cambiamento e sulle frontiere della Digital Transformation che il MIT sta portando avanti per Connettere l’Italia #connetterelItalia.

 

Dati pubblici come motore dell'economia digitale

Roma, 16 Maggio, 2019 | 14:30

I dati degli enti pubblici costituiscono uno dei principali patrimoni digitali non solo della PA, ma dell’intero Paese. Per sfruttarne appieno le potenzialità, il Piano triennale ha individuato una serie di azioni finalizzate a superare la “logica a silos” in favore di una visione sistemica, volta a facilitare l’apertura e il riuso dei dati pubblici, assicurare l’interazione e lo scambio di informazioni tra le PA, garantire la piena collaborazione tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati.

Il convegno rappresenterà un momento di approfondimento sull’avanzamento delle grandi componenti del Piano triennale relative alla valorizzazione del patrimonio informativo pubblico: basi dati di interesse nazionale, open data e vocabolari controllati, Data Analytics Framework (ora PDND) e nuovo modello di interoperabilità. L’evento sarà inoltre un utile occasione per il confronto tra il percorso avviato dall’Italia e alcune esperienze straniere particolarmente virtuose. Il tutto nel quadro delle recenti novità a livello europeo in tema di dati pubblici (revisione della direttiva PSI - Public Sector Information, linee guida sul private sector data sharing).

Per ascoltare l'audio integrale dell'evento cliccare QUI

La PA digitale come fattore chiave per la ripresa: ripartiamo dalle best practice

Roma, 9 Luglio, 2020 | 17:00

Gli ultimi mesi hanno drammaticamente evidenziato la diversa maturità raggiunta dalle amministrazioni italiane in termini di innovazione e digitalizzazione. Da un lato, gli enti lungimiranti che già da anni avevano avviato percorsi strutturati di ammodernamento delle proprie strutture hanno reagito in maniera tempestiva ed efficace alla necessità di lavorare da remoto. Dall’altro, ampie fasce della PA hanno invece incontrato enormi difficoltà a garantire la continuità delle prestazioni erogate, a causa della diffusa impreparazione allo smart working e dei gravi ritardi nella digitalizzazione di procedure e servizi.

Tali ritardi accumulati nel corso degli anni, oltra a disattendere le aspettative della cittadinanza, rischiano ora di ripercuotersi anche nei prossimi mesi, rallentando la ripartenza del Paese e allontanando ulteriormente l’Italia dal resto d’Europa.

Affinché la PA sia in grado di dare tempestiva attuazione alle misure di sostegno alle famiglie e di rilancio del tessuto produttivo, è necessario definire un piano d’azione che traghetti il settore pubblico verso modelli totalmente nuovi, in grado di affrontare le nuove sfide che si pongono davanti al Paese. Un percorso che parta dalla condivisione delle migliori esperienze realizzate e che faccia del settore pubblico un fattore chiave, e non un ostacolo, per il rilancio del Paese.

Partendo dall’esperienza degli enti che meglio hanno saputo reagire a questo momento delicato, l’evento si propone come un momento costruttivo per individuare le linee d’azione necessarie ad accompagnare la PA verso un cambiamento ormai ineludibile, in particolare in quei settori che impattano maggiormente sulla ripresa economica e sociale del Paese.

La trasformazione digitale dei trasporti

Roma, 9 Luglio, 2020 | 17:00

In un’ottica di razionalizzazione, efficientamento e digitalizzazione dei processi di gestione dei dati, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sta lavorando sulla trasformazione digitale dei servizi, per cittadini ed imprese.

In questo momento così difficile e delicato per il nostro Paese a causa del COVID-19, si stanno avviando importanti iniziative sia nell’ambito delle smart road e delle sperimentazioni su strada pubblica dei veicoli autonomi, sia in relazione al trasporto pubblico, per fornire risposte concrete alle nuove esigenze di mobilità delle persone e delle merci, con sperimentazioni tese ad una mobilità collettiva sicura, efficiente, cooperativa e di qualità.

Città e territori: dall’emergenza alla ripresa

Roma, 4 Novembre, 2020 | 14:00

La crisi pandemica e il lockdown hanno prodotto sui nostri contesti urbani e territoriali stress improvvisi e senza precedenti, non solo di natura strettamente sanitaria, con effetti drammatici per i territori più colpiti, ma anche dal punto di vista sociale, economico e funzionale.

Per le amministrazioni locali, “le più esposte dello Stato”, l’emergenza sanitaria si è tradotta sin da subito in un’emergenza organizzativa (mettere in sicurezza il proprio personale consentendo lo svolgimento delle prestazioni da remoto) e amministrativa (garantire l’erogazione dei servizi indifferibili e l’attivazione dei nuovi servizi emergenziali di supporto alla popolazione).

L’attenzione immediata è stata rivolta, in primis, alle fragilità urbane, alle categorie più vulnerabili, colpite dall’aggravamento di pregresse difficoltà di accesso ai beni primari.

Una condizione che, come ha rilevato Aldo Bonomi in occasione del primo convegno sulle città resilienti al FORUM PA di luglio, ha portato tutti gli amministratori “ad abbassare lo sguardo” verso i propri cittadini, incontrando, con sorpresa e conforto, la solidarietà e la mobilitazione straordinaria della “comunità ampia” dei volontari, delle organizzazioni del terzo settore e delle forze di protezione civile.

Durante l’emergenza pandemica il digitale è stato un elemento fondamentale di supporto trasversale a tutti gli ambiti di intervento. I comuni sono intervenuti attivando nuovi servizi digitali, riconvertendone alcuni prima erogati in presenza, accelerando processi di digitalizzazione basati sull’utilizzo dei dati e mettendoli in esercizio. L’“operosità digitale” dei comuni in emergenza, tra l’altro, è documentata dalla capacità di aver erogato in pochi giorni più di 400 milioni di buoni spesa alle famiglie in difficoltà, una delle azioni istituzionali più efficienti dei 3 mesi di emergenza sanitaria.

Il ricorso massivo al lavoro da remoto sia da parte del settore pubblico che di quello privato ha modificato sensibilmente i tempi, gli spazi, le condizioni d’uso e i flussi di mobilità nelle città. Se, secondo le stime, lo smart working sarà attivato per percentuali sempre più ampie di personale pubblico e privato, modelli urbani consolidati, come quelli basati sulla concentrazione delle funzioni terziarie e sulle polarità territoriali, saranno profondamente alterati, con conseguenze dirompenti in termini di mobilità, flussi di traffico, distribuzione di nuove funzioni, riconversione di attività, economie del mercato immobiliare.

Parti intere di città potrebbero essere “svuotate” di funzioni “storiche”, mentre alla diffusione del lavoro agile nel territorio potrà corrispondere l’emersione di nuovi servizi di prossimità per il soddisfacimento di bisogni non solo essenziali.

L’obiettivo del convegno è quello di “alzare lo sguardo” verso la “ripresa” delle città, provando ad esaminare le conseguenze di lunga durata degli impatti dell’emergenza nel modo di vivere e di concepire la vita urbana: quali sono i mutamenti più profondi e qual è l’“eredità positiva” della crisi da affidare al new normal e consegnare alla governance del futuro?

Migliorare l’esperienza del cittadino per una PA resiliente: dai modelli organizzativi alle piattaforme digitali

Roma, 23 Giugno, 2021 | 09:00

Come ridisegnare il rapporto tra pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese, in un’ottica automatizzata e multi-canale, che agevoli l'interazione, la collaborazione, la relazione costante e proattiva ?
Come semplificare l'esperienza dei cittadini ed ottimizzare le risorse degli Enti e il lavoro dei dipendenti ?
Si tratta di un percorso strutturato, che parte da un ripensamento dei processi interni all'amministrazione e poggia poi su piattaforme tecnologiche avanzate, mettendo quindi insieme due elementi essenziali: il cambiamento culturale/organizzativo e la trasformazione digitale dell’Ente. 

Per affermare un nuovo modo di relazionarsi con i cittadini si deve partire, quindi, da un diverso approccio all’interno dell’amministrazione, caratterizzato da processi più semplici e diretti e dal superamento della logica dei silos, per andare verso l’integrazione dei servizi e dei sistemi informativi. Tutto questo supportato da una piattaforma in grado di ingaggiare dipendenti, cittadini, imprese: integrare processi e servizi migliorandone la qualità; gestire i contatti e le interazioni in maniera innovativa e multicanale; migliorare l'esperienza e la personalizzazione dei servizi offerti.

Oltre la frontiera: impatto e valutazione delle tecnologie AI e blockchain

Roma, 22 Giugno, 2021 | 11:00

Dopo alcuni anni dalle prime riflessioni sull’applicazione di AI e Blockchain in ambito pubblico, è giunto ormai il momento di andare oltre la fase di approccio e conoscenza di quelle che sono state definite per molto tempo “tecnologie di frontiera”, per passare ad una valutazione specifica di come queste soluzioni possono essere utilizzate nei diversi contesti di sviluppo organizzativo e nella gestione dei processi e dei servizi.

È possibile individuare contesti applicativi specifici in cui queste tecnologie offrono vantaggi in termini di efficacia ed efficienza? Quali sono i costi di mercato e qual è il relativo posizionamento di AI e blockchain rispetto ad altre soluzioni “tradizionali”? Pensando al settore pubblico, quali sono i vantaggi che si sono sperimentati e documentati in termini di sicurezza, efficacia, evoluzione dei servizi alla cittadinanza? Queste sono alcune delle domande a cui si cercherà di dare risposta in questo incontro, attraverso di esperti e rappresentanti di amministrazioni e imprese che condivideranno le loro esperienze in materia.

La PA italiana e la sfida dell’automazione: metodologie e strumenti per una pubblica amministrazione veloce, efficiente e resiliente

Eventi sul territorio, 3 Marzo, 2022 | 11:00

Presentazione dell’indagine FPA in esclusiva per Appian “Automazione dei processi e sviluppo applicativo: opportunità e prospettive per la PA” 

Le strategie di digitalizzazione della PA non possono prescindere da un ripensamento a monte dei processi degli enti pubblici. Velocità di attuazione e capacità di risposta alle esigenze degli utenti e ai cambiamenti dell’ambiente esterno sono infatti elementi cruciali per garantire la corretta attuazione degli interventi previsti a livello centrale per l’innovazione della pubblica amministrazione, comprese le diverse azioni individuate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in tema di PA digitale.

In questo senso, l’automazione dei workflow e lo sviluppo applicativo improntato alle più moderne metodologie – come, ad esempio, il low code - rappresentano fattori chiave per garantire il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di digitalizzazione richiesti alle amministrazioni di ogni ordine e grado.

Ma in che misura l’automazione dei processi, sia interni sia rivolti a cittadini e imprese, rappresenta oggi una priorità nelle strategie di digitalizzazione della PA italiana? Qual è lo stato dell’arte in termini di conoscenza e adozione da parte degli enti pubblici dei principali strumenti e delle metodologie più avanzate di sviluppo applicativo per l’automazione? Quali sono i principali ostacoli incontrati nello sviluppo di nuove applicazioni, e quali le leve su cui agire per migliorare le performance delle pubbliche amministrazioni a tutti i livelli?

A queste ed altre domande proveremo a dare risposta in questo digital talk, che prenderà spunto dalla presentazione dell’indagine “Automazione dei processi e sviluppo applicativo: opportunità e prospettive per la PA”, realizzata da FPA in esclusiva per Appian e che ha coinvolto 80 tra le principali amministrazioni centrali e locali del panorama italiano. Partendo dai dati emersi dall’indagine approfondiremo le sfide e le opportunità legate all’adozione di approccio allo sviluppo improntato al miglioramento dei workflow interni all’organizzazione, attraverso il confronto con i protagonisti dell’innovazione di alcune tra le principali organizzazioni pubbliche del nostro paese.

L'ARENA DI FORUM PA

Roma, 16 Giugno, 2022 | 09:00

La digitalizzazione della PA per il miglioramento delle politiche pubbliche

Roma, 16 Giugno, 2022 | 14:30

La trasformazione digitale della PA rappresenta una delle principali sfide individuate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Al tema è dedicata una specifica componente della Missione 1, volta a ripensare la macchina pubblica in ottica digitale. Ma il processo di innovazione della PA attraverso le nuove tecnologie rappresenta in realtà un elemento trasversale a tutte le missioni del Piano, che individua la transizione digitale come un driver fondamentale per migliorare la capacità delle diverse amministrazioni di svolgere in maniera più efficiente le proprie funzioni istituzionali e garantire una migliore attuazione delle diverse politiche di sviluppo sostenibile.

In questo talk approfondiremo quindi il ruolo della trasformazione digitale nell’implementazione delle diverse progettualità individuate dal PNRR rispetto a diversi settori verticali di policy: dal turismo alla tutela ambientale, dalla mobilità all’istruzione, fino alla sanità pubblica. Attraverso il confronto con i dirigenti di importanti enti centrali responsabili di importanti investimenti PNRR, analizzeremo l’impatto delle nuove nel raggiungimento degli obiettivi di ripresa delineati dalle strategie nazionali.