Le persone che hanno partecipato

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La perimetrazione delle nuove Città metropolitane secondo parametri statistici e indicatori qualitativi

Palazzo dei Congressi | Roma, 28 Maggio, 2015 | 11:30

La legge 56/2014, nell’istituire le nuove autorità metropolitane, ha indicato come ambito territoriale di riferimento per la loro prima operatività, al comma 6, quello provinciale. Il secondo periodo del medesimo comma, lascia aperta la possibilità per ciascuna autorità di ripensare il proprio ambito operativo, utilizzando la flessibilità di perimetrazione garantita attraverso al procedura di cui all’art. 133 della Costituzione.
La ragione di questa scelta è di contemperare una immediata operatività delle nuove autorità con la possibilità, in prospettiva, di un ridisegno territoriale coerente con i sistemi urbani reali.
Ogni attività di perimetrazione metropolitana, però, come insegnava Guido Martinotti, è un’operazione “arbitraria” rispetto alla quale occorre appoggiarsi su solide evidenze empiriche di carattere sia statistico sia qualitativo, considerando comunque un margine di opinabilità tutto politico che devono essere le comunità interessate a sciogliere.
Il workshop intende offrire una chiave di lettura su cui il Dipartimento Affari regionali sta lavorando, con il supporto di INVITALIA, in questa prospettiva problematica.

L'economia circolare nelle politiche urbane: ciclo dei rifiuti, spreco alimentare, energie rinnovabili nei Comuni

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 15:00

A dicembre 2015 l’Unione Europea lancia la sfida dell’economia circolare un ambizioso“Pacchetto” di indicazioni, che comprende una serie di proposte di revisione delle norme in materia di rifiuti e di stimolo alla transizione dell'Europa verso un'economia basata su una minore intensità di consumo dell’individuo e della collettività, capace di incrementare al tempo stesso la competitività globale e la crescita economica sostenibile, creando nuovi posti di lavoro.
 
Come un sistema economico “lineare”, basato sul consumo di risorse, può essere compatibile con la sostenibilità e la circolarità? La chiave sembra essere nel rinnovamento di prospettiva del modello industriale prevalente oggi e nel contestuale cambiamento del comportamento dell’utenza. Sul primo punto, è necessario intervenire con una serie di innovazioni innanzitutto normative e che riguardino la pianificazione industriale e il ciclo di vita dei prodotti, che consentano di trasformare questi ultimi da volatili e provvisori a solidi nel tempo, di trasformare un settore del sottoprodotto in materia prima di un altro settore, che compensino quindi la mancata entrata dalla vendita con un maggiore impegno nella progettazione, nel design, nel ciclo della manutenzione. Sul secondo punto, occorre invece aumentare la sensibilità lato domanda, il consumatore/utente/cittadino ha un molteplice ruolo attivo: è riusatore, è creatore di oggetti e utilizzi nuovi, è donatore secondo logiche solidaristiche. Dal basso infatti vengono alcune delle principali esperienze in Italia di lotta allo spreco e di riuso di risorse, anche alimentari.
 
Sono tante le famiglie e i comuni, gli esercizi commeciali e le organizzazioni coinvolte in tal senso. Last Minute Market e la rete Sprecozero.net sono due esempi virtuosi, che hanno successo nella logica della sharing economy e dell’innovazione sociale.