Le persone che hanno partecipato

Michele Vescovi

Michele Vescovi

Sono da quasi cinque anni ricercatore per Telecom Italia presso il Joint Open Lab SKIL di Trento, un dei nuovi laboratori di ricerca che Telecom ha creato sul territorio nazionale all’interno delle università italiane, nell’ambito di un progetto orientato alla valorizzazione del paradigma della Open Innovation in partnership tra l’innovazione industriale e gli atenei/istituti di eccellenza.

Mi occupo prevalentemente del design di servizi per la persona basati sui dati e della proposizione di nuovi modelli e tecnologie per la gestione dei dati personali che aumentino il controllo, la trasparenza e centralità dell’utente, secondo il modello di “privacy by design”. In questo ambito in particolare coordino il progetto My Data Store e le attività di Telecom congiunte con EIT Digital.

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Ha partecipato a:

La città trasparente: Open Data Government

BolognaFiere | Bologna, 14 Ottobre, 2015 | 15:00

Le informazioni sono ovunque, l’uomo moderno ha scoperto un’accessibilità e una disponibilità di dataset, anche altamente specializzati, finora impensabile. Le tradizionali élite politiche hanno perso la loro centralità e gli esperti vengono spesso bypassati, a favore di una conoscenza condivisa i cui attori sono i semplici cittadini. Arriviamo da soli alle informazioni che ci interessano grazie all’interazione con altri individui on line. “Questa crescente trasparenza della società stessa sta ponendo nuove domande politiche” secondo Lévy, che non ha dubbi, il futuro è di uno “Stato trasparente” in cui solo una amministrazione flessibile e aperta al dialogo che si sforzi di promuovere l'intelligenza collettiva nella società a ogni scala e livello può vincere la sfida con le istanze emergenti (sociali, culturali, economiche ecc). Istanze molto più complesse di quelle a cui il passato ci ha abituato. Per questo è necessario pensare e creare nuove forme di governance e di statualità i cui obiettivi dovranno orientarsi verso la giustizia, la gestione del mercato e delle finanze pubbliche, la protezione della salute pubblica e dell'ambiente, il controllo delle biotecnologie. Obiettivi realizzabile solo con la partecipazione dei cittadini, in un'ottica di engagement e miglioramento continuo dei servizi.

L'apertura dei dati da parte delle pubbliche amministrazioni, si inserisce quindi in un contesto che debba leggere questa azione come un'opportunità di sviluppo e non come un mero adempimento normativo.

http://www.forumpa.it/smart-city-exhibition-2015/la-citta-trasparente-open-data-government