Le persone che hanno partecipato

Salvatore Iaconesi

Salvatore Iaconesi

Interaction designer, artista, ingegnere robotico. Vasta esperienza nel design strategico, nella 
progettazione di sistemi esperti e di supporto alle decisioni, nel design dei sistemi di 
condivisione della conoscenza, dei sistemi dedicati alle comunità multiculturali, delle tecnologie ubique, delle esperienze interattive e dei processi di innovazione.
Più di 300 progetti tecnologici.

Tra i clienti: NttDoCoMo; H3G; Telecom Italia; Smart Telecommunications; Sony-Ericsson; 12Snap; TILab; Siemens International; Governo Italiano; General Electric; European Union Culture and Media Programs; le amministrazioni delle città di Roma, Firenze, napoli, Pompei, Torino, Berlino, Edinburgo, Nova Gorica, Trieste, Milano, Bergamo; Transmediale, Ars Electronica , Arts Council UK, Ministero della Cultura.

Ho progettato e realizzato molte esperienze interattive per le arti, l'architettura, il teatro e le 
arti performative, su temi di rilevanza sociale a livello planetario, ed esposte in tutto il mondo.
Ho avuto I'opportunità di collaborare con importanti pensatori del nostro tempo, come Derrick de Kerckhove, Bruce Sterling, Roy Ascott, Massimo Canevacci, Antonio Caronia, Pierluigi Capucci, Andy Cameron, Richard Barbrook, Geert Lovink, Manuel Castells, Alberto Abruzzese, Domenico De Masi, John Maeda, Albert-László Barabási.
 

 

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Ha partecipato a:

Data - Commons, dall'informazione all'empowerment dei cittadini

BolognaFiere | Bologna, 16 Ottobre, 2015 | 09:30

Cosa significa che i dati sono un bene comune? Cosa succede, in termini di govenance, quando l'internet delle cose atterra nelle nostre città e tutti noi, volenti o nolenti, finiamo per immettere e riusare in continuazione dati generati nell'ecosistema urbano? E' necessario disegnare un nuova governance? Continua il lavoro avviato a FORUM PA 2015 sugli strumenti e sulle metodologie della partecipazione ai processi di governo e di creazione di valore pubblico. Stavolta si scende nel dettaglio delle pratiche e delle azioni da intraprendere per far avanzare in concreto il rinnovamento della PA e dell'ecosistema urbano, ciascuno nel proprio territorio e per le proprie competenze, in riferimento a quella che non possiamo non considerare come una vera e propria data revolution.