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SMART PROCUREMENT 4 SMART SERVICES Appalti di servizi per i patrimoni pubblici: come innovare strumenti, regole e comportamenti

BolognaFiere | Bologna, 16 Ottobre, 2015 | 14:30

Pur perdurando la situazione di crisi congiunturale che investe l'intero sistema economico nazionale, in contrapposizione alla drammatica involuzione del comparto dei lavori pubblici, la filiera dei servizi di Facility Management per i patrimoni immobiliari e urbani pubblici sembra conservare le significative posizioni di mercato conseguite negli ultimi anni. Oggi, tuttavia, l'attenzione degli operatori pubblici e privati del settore rimane sempre più incentrata su una serie di criticità irrisolte che condizionano il sistema di regolazione e di gestione delle gare di appalto e dei contratti settoriali, penalizzando fortemente il mercato. In questo quadro, si assiste negli ultimissimi tempi ad un'intensa attività di studio e messa a punto di proposte di natura tecnica, procedurale e normativa - condivise da parte dei soggetti di rappresentanza di committenze pubbliche ed imprese di servizi - che intendono fornire contributi innovativi in chiave di regolazione, standardizzazione, trasparenza ed economicità dei processi di gara, delle procedure di appalto e dei sistemi contrattuali, per tentare di favorire e sostenere più adeguate condizioni di sviluppo e di legalità del mercato. Ciò, nel mentre è in corso a livello parlamentare e governativo il complesso processo di recepimento delle nuove Direttive europee sugli appalti che possono prefigurare un nuovo scenario di riferimento legislativo per il comparto dei servizi.

I costi dei servizi di gestione per i Patrimoni Pubblici. Tra spending review e nuovo Codice degli appalti

Eventi sul territorio, 30 Novembre, 2016 | 10:00

I COSTI DEI SERVIZI DI GESTIONE PER I PATRIMONI PUBBLICI
Tra spending review e nuovo Codice degli appalti
30 novembre 2016  - ore 10.00 - 14.00
Regione Emilia-Romagna | Auditorium | Viale A. Moro 18 - Bologna
 
Il problema della definizione oggettiva dei costi dei servizi è da sempre un nodo cruciale nelle gare delle stazioni appaltanti pubbliche. Il problema assume contorni di criticità quando oggetto delle gare sono i servizi integrati di Facility Management, vale a dire tutta quella filiera di fondamentali servizi di supporto per la gestione, il funzionamento e la fruizione di edifici e patrimoni immobiliari e urbani pubblici (servizi di manutenzione, energetici, di pulizia ed igiene ambientale, di logistica, ecc.), per i quali risulta assai complessa, se non impossibile, una "standardizzazione" sotto il profilo economico, oltre che tipologico, organizzativo e funzionale. Una criticità, questa, che si manifesta con ancor più incisività e diffusione a seguito delle politiche e delle disposizioni di spending review a cui le stazioni appaltanti tendono spesso ad uniformarsi ricorrendo a dannosi ed incongrui "tagli lineari" di spesa, peraltro incardinati a rigidi "prezzi standard di riferimento" che prescindono dalle specificità applicative dei diversi appalti.
 
Le pesanti conseguenti ricadute negli appalti determinano inaccettabili e spesso assai rischiosi decadimenti della qualità dei servizi erogati e rischiano altresì di compromettere un mercato, come quello dei servizi di Facility Management, che, nonostante il perdurare della crisi, mostra una tendenza anticiclica rispetto a comparti ben più tradizionali.
 
Da qui l'esigenza ormai indifferibile - segnalata più volte dagli stessi operatori di mercato tanto della domanda che dell'offerta di servizi - di studiare e sottoporre agli organismi istituzionali delegati (ANAC) e alle stazioni appaltanti (soggetti aggregatori e singole PA) un approccio più mirato e consapevole al problema, fondato specie su corretti criteri metologico-operativi per l'analisi, la definizione e l'applicazione di prezzi congrui rispetto alla specificità, alla complessità e all'importanza dei servizi di Facility Management.