Le persone che hanno partecipato

Alessandro Pollini

Alessandro Pollini

Alessandro Pollini, PhD, è un interaction designer e esperto di ergonomia cognitiva e human factors, con esperienza sia nel mondo accademico che nell'industria. Alessandro ha una vasta esperienza su user research e profiling, sviluppo di modelli di sistemi, progettazione di modelli di interazione e di interfacce macchina e metodologie di validazione. Ha conseguito la sua laurea (2004) e il dottorato (2008), con specializzazione in Human-Computer Interaction e Interaction Design. Alessandro ha lavorato in numerosi progetti nazionali ed internazionali di ricerca e innovazione nei programmi Smart-City, ICT, Transport, Security e Lifelong Learning come ricercatore e interaction designer. Ha pubblicato numerosi articoli su HCI, human factors e interface design.

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Ha partecipato a:

La città reattiva: innovare i processi per rispondere meglio alla complessità

BolognaFiere | Bologna, 16 Ottobre, 2015 | 09:30

Negli ultimi anni la spesa locale è scesa, complici anche i diversi tagli ai trasferimenti centrali. Questo significa che per mantenere un adeguato livello di servizio le amministrazioni dei territori hanno dovuto ricorrere a procedure e strumenti che consentissero loro di “fare più, con meno”. Tra questi strumenti ci sono sicuramente tutti i sistemi volti a supportare il vertice (politico ed amministrativo) nel controllo della spesa e in una migliore allocazione delle risorse. In questo contesto diventano centrali le soluzioni per 

la gestione elettronica di processi di acquisto e fatturazione, valorizzazione e dismissioni del patrimonio pubblico, e-procurement e razionalizzazione degli acquisti, spesa storica e costi standard.


Se dal punto di vista mediatico nei mesi appena trascorsi l’occhio dell’opinione pubblica si è concentrato sulla fatturazione elettronica, con la scadenza del 1 aprile che ha rappresentato un punto di svolta radicale è, però vero, che alle amministrazioni non basterà aver adottato gli strumenti necessari a gestire la e-fattura, eliminare di colpo tutte le inefficienze, ma dovrà necessariamente cambiare le procedure interne e soprattutto la visione dei processi e dei processi di procurement. Un percorso lungo, ma certamente non impossibile come dimostrano le molte esperienze di Regioni e città che sono riuscite ad utilizzare i nuovi strumenti digitali non tanto per fare più velocemente quello che facevano prima, ma come dispositivi per produrre, organizzare, gestire ed analizzare meglio le informazioni e – quindi – per prendere decisioni.