Le persone che hanno partecipato

Sara Belli

Sara Belli

Lavoro dal 2010 ai Sistemi informativi del Comune di Milano e dal 2017 come Direttore gestendo i progetti di Interoperabilità, i processi di Enterprise Architecture, il ciclo di vita delle applicazioni e la conduzione applicativa.

In questi anni ho avuto il privilegio di partecipare insieme ai colleghi alla trasformazione digitale dell’Amministrazione che ha colto le opportunità di innovazione e cambiamento offerte dall’evoluzione dell’IT per migliorare i servizi ai cittadini e i processi interni secondo un approccio di semplificazione end-to-end.

Obiettivo che desidero perseguire è la realizzazione di un Ecosistema digitale, integrato con i servizi della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale attraverso la collaborazione reciproca e lo scambio di linee guida e modelle tecnologici che ci aiutino a sviluppare soluzioni innovative, condivise e sostenibili per il sistema paese a beneficio di cittadini e imprese; come ? partendo dal nostro piccolo, e ponendo le basi per realizzare una factory dell’informatica strutturata e allo stesso tempo resiliente ai cambaimenti.

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Ha partecipato a:

Business Intelligence e uso dei dati pubblici come fattore di competitività

BolognaFiere | Bologna, 14 Ottobre, 2015 | 11:30

La grande mole di dati oggi disponibile rappresenta un'incredibile opportunità per le amministrazioni ai fini della razionalizzazione della spesa,  della comprensione dei bisogni dei cittadini così come del design di nuovi servizi e del miglioramento delle performance. In questo contesto, è sempre più necessario poter disporre di strumenti di analisi e di visualizzazione appropriati. Il laboratorio ospiterà un confronto tra esigenze, bisogni e istanze di chi dai dati deve poter trarre il massimo valore e le soluzioni disponibili sul mercato.

 

Esperienze e modelli di Interoperabilità

Roma, 22 Maggio, 2018 | 15:00

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Una delle principali barriere allo sviluppo di servizi di qualità al cittadino, siano essi erogati online o tramite sportello fisico, è ancora oggi la mancanza di integrazione tra le basi dati delle diverse amministrazioni (e in alcuni casi, anche tra quelle detenute da uffici appartenenti al medesimo ente).

Il Piano d’azione dell’UE per l’eGovernment 2016-2020 annovera tra i suoi sette principi fondamentali quello del “una tantum” (once only principle), secondo cui "le pubbliche amministrazioni dovrebbero evitare di chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni già fornite”. È evidente come la piena attuazione del “once only principle” richieda il superamento il modello attuale di gestione dei dati pubblici organizzato per “silos verticali”, e la transizione verso un nuovo modello di interoperabilità dei servizi e dei dati della PA.

Il Piano triennale per l’informatica nella PA, rifacendosi apertamente ai principi una tantum e interoperabilità by default, sancisce la transizione a un nuovo modello di interoperabilità basato sull’approccio API first (cap. 5 del Piano), al fine di garantire la corretta interazione tra cittadini, imprese e PA e favorire la condivisione trasparente di dati, informazioni, piattaforme e servizi, nel quadro dei principi definiti dal nuovo European Interoperabiliy Framewrok.

L’attuazione del nuovo modello passerà dall’individuazione delle soluzioni tecnologiche e organizzative necessarie a garantire la sua piena sostenibilità e la sua massima diffusione presso tutte le amministrazioni, un compito che il Piano affida alle Linee guida del nuovo Modello di interoperabilità, in consultazione pubblica dal 8 maggio 2018.

Sarà inoltre necessario prestare massima attenzione alla dimensione semantica dell’interoperabilità, valorizzando la creazione di vocabolari controllati e modelli di dati (ontologie) previsti dal capitolo 4 del Piano, nonché prevedere i meccanismi necessari a garantire la composizione di due esigenze solo in apparenza inconciliabili: la condivisione e la circolazione dei dati tra amministrazioni da un lato, la tutela della privacy degli utenti dall’altro.

Migliorare l’esperienza del cittadino per una PA resiliente: dai modelli organizzativi alle piattaforme digitali

Roma, 23 Giugno, 2021 | 09:00

Come ridisegnare il rapporto tra pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese, in un’ottica automatizzata e multi-canale, che agevoli l'interazione, la collaborazione, la relazione costante e proattiva ?
Come semplificare l'esperienza dei cittadini ed ottimizzare le risorse degli Enti e il lavoro dei dipendenti ?
Si tratta di un percorso strutturato, che parte da un ripensamento dei processi interni all'amministrazione e poggia poi su piattaforme tecnologiche avanzate, mettendo quindi insieme due elementi essenziali: il cambiamento culturale/organizzativo e la trasformazione digitale dell’Ente. 

Per affermare un nuovo modo di relazionarsi con i cittadini si deve partire, quindi, da un diverso approccio all’interno dell’amministrazione, caratterizzato da processi più semplici e diretti e dal superamento della logica dei silos, per andare verso l’integrazione dei servizi e dei sistemi informativi. Tutto questo supportato da una piattaforma in grado di ingaggiare dipendenti, cittadini, imprese: integrare processi e servizi migliorandone la qualità; gestire i contatti e le interazioni in maniera innovativa e multicanale; migliorare l'esperienza e la personalizzazione dei servizi offerti.