Le persone che hanno partecipato

Gianluca Vannuccini

Gianluca Vannuccini

Ingegnere elettronico, dal 1999 al 2003 si occupa di ricerca e formazione, per Università ed Aziende di TLC nazionali, su reti IP di comunicazioni wireless ed ottiche. Nel 2002 lavora agli IBM Zurich Research Laboratories, all'allora draft-standard IEEE 802.11e. Nel 2003, dopo aver concluso il dottorato di ricerca in Telematica e Società dell'Informazione, si avvicina sempre più all'eGovernment, fino ad approdare al Comune di Firenze, dove è ha ricoperto la carica di dirigente del Servizio Sistemi Informativi. E' autore di oltre venti pubblicazioni scientifiche e di settore, su riviste e conferenze internazionali e nazionali.

 

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Ha partecipato a:

Meet the cities: i progetti delle più importanti città europee verso una human smart city / Meet the cities: the human-oriented projects of the most important European cities

Bologna, 30 Ottobre, 2012 | 10:00

Per questo evento è disponibile la traduzione Italiano/Inglese/Italiano - Italian/English/Italian translation is available for this event.

In che modo possono essere concepite delle "agende smart city" che facciano la differenza per cittadini e comunità? Qual é il ruolo che potrebbero giocare le tecnologie nel promuovere una trasformazione verso stili di vita più sostenibili?

Dieci città da tutta Europa presentano le loro esperienze e discutono insidie e lesson learnt nel progettare soluzioni smart dove i cittadini sono coinvolti e partecipano nello sviluppo e nella gestione di nuovi servizi.
La sessione si svolge con il format "Pecha Kucha" - una rapida sequenza di presentazioni di grande impatto della durata di cinque minuti - in modo da consentire una migliore comprensione delle variegate culture e approcci all'innovazione espressi nelle diverse realtà europee.
Nella discussione finale, le città coinvolte e il pubblico discutono e confrontano i loro problemi, strategie e soluzioni in una prospettiva di co-design che é quella che rende le città realmente smart.
 
ENGLISH VERSION
How can we devise smart city agendas that make the difference for citizens and communities? What role can technologies play in promoting transformations towards more sustainable lifestyles?
Ten Cities from all over Europe present their smart experiences and discuss pitfalls and lessons learnt in designing smart solutions where people co-create and participate to develop and maintain new services.
A "Pecha Kucha" format, consisting of a rapid sequence of 5 minute presentations, will allow for a composite understanding of different approaches and cultures of urban innovation.
In the final discussion the cities will debate and compare their problems, strategies and solutions in a co-designing perspective that can be said to be what makes a City smart.

 

Costruire un'idea di città: il primo passo della città intelligente / Building an idea of the city: the first step of a smart city

Bologna, 31 Ottobre, 2012 | 11:30

L'iscrizione al laboratorio é RISERVATA ESCLUSIVAMENTE ad amministratori, dirigenti e funzionari delle amministrazioni locali. Iscrizioni non provenienti da Enti Locali NON SARANNO PRESE IN CONSIDERAZIONE.

Incontro delle città italiane che stanno per intraprendere il percorso di costruzione della città intelligente e vogliono definire una programmazione adeguata. 

Città che hanno confermato la loro partecipazione: Torino, Genova, Napoli, Bergamo, Latina, Cosenza, Pavia, Bari, Reggio Emilia, Firenze, Prato, Terni, Trento

Meeting of Italian cities who are moving towards a smart city policy and want to set up a proper planning (ongoing program)

Piattaforme di integrazione e soluzioni ICT che risolvono i problemi urbani

Bologna, 17 Ottobre, 2013 | 14:30

Grazie a reti di sensori e oggetti connessi le citta' sono oggi in grado di realizzare avanzamenti straordinari in termini di efficienza e miglioramento delle performance in tutte le funzioni essenziali del territorio urbano.
Il convegno si concentra su questi aspetti tecnologici, proponendo un confronto fra amministrazioni e imprese per tracciare il ruolo delle piattaforme tecnologiche nel disegno e nella operativita' della smart city.

Le convenzioni SPC Cloud a supporto dell'Agenda Digitale Metropolitana

Eventi sul territorio, 12 Ottobre, 2017 | 10:00

Giovedì 12 ottobre  ore 10.00-13.00 
XXXIV Assemblea ANCI
Fiera di Vicenza - 
Via dell’Oreficeria,16

 

Con una dotazione finanziaria complessiva di 892 milioni di Euro, PON Città Metropolitane rappresenta il principale strumento a supporto delle priorità dell’Agenda Urbana Nazionale nel quadro della programmazione 2014-2020.

Nell’ambito del driver ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani, ricopre particolare rilevanza l’Agenda digitale metropolitana (Asse 1), cui sono destinati ben 152 M di Euro per sostenere la realizzazione di servizi pienamente interattivi e integrare i processi informativi tra enti dell’area metropolitana. Si pone quindi l’esigenza di fornire alle Città metropolitane strumenti di facile attivazione e disponibili in tempi relativamente brevi, al fine di accelerare la realizzazione delle progettualità previste dai 14 piani operativi in tema di Agenda Digitale.

Le convezioni SPC Cloud relative al Lotto 3 (Servizi di interoperabilità dati e cooperazione) e Lotto 4 (Servizi di realizzazione portali e servizi on-line) rappresentano, in questo senso, una utile “cassetta degli attrezzi” per rendere le amministrazioni del territorio metropolitano interoperabili e pienamente cooperative e per realizzare servizi digitali innovativi per cittadini e imprese.

Attraverso il confronto tra i principali attori nazionali della politica di coesione, i responsabili del sistema integrato di gare per la fornitura di servizi innovativi per le PA e le autorità politiche delle 14 Città metropolitane, il convegno si pone l’obiettivo di individuare i possibili step di una strategia di breve termine che integri strumento finanziario, il PON Metro, e lo strumento contrattuale, le convenzioni Consip.

A tal fine, FPA presenterà un efficace documento di analisi che si propone di connettere le azioni previste dai 14 programmi operativi  con i servizi offerti nel quadro dei lotti 3 e 4 di SPC Cloud.

PER PARTECIPARE INVIARE UNA RICHIESTA a segreteriaconvegni@forumpa.it.

Competenze digitali per la PA

Roma, 23 Maggio, 2018 | 09:30

È opinione comune che un uso ampio e pervasivo delle tecnologie digitali nell’amministrazione pubblica e nei rapporti di questa con cittadini e imprese possa favorire importanti opportunità di crescita economica, e non solo, per il Paese. Nel corso degli ultimi anni molti interventi sono andati nella direzione di favorire una trasformazione digitale della PA prevedendo obiettivi anche ambiziosi, quale il recupero del ritardo dell’Italia nell’utilizzo dei servizi in rete da parte di cittadini e imprese attraverso la definizione di progetti prioritari (Strategia per la crescita digitale 2014-2020). Tuttavia a fronte di un impegno crescente a livello programmatico il reale processo di trasformazione digitale della PA è proceduto a rilento come attesta, a mero titolo di esempio, il fatto che il CAD - Codice dell’Amministrazione Digitale a fronte di due recenti interventi di modifica continui ad essere una tra le norme meno applicate del contesto giuridico italiano. Molti sono i fattori alla base di tale ritardo tra cui emerge l’assenza di una cultura del digitale e dell’innovazione condivisa a tutti i livelli dell’amministrazione. 

La dichiarazione di Tallin sull’eGoverment, sottoscritta il 6 ottobre 2017 dai Ministri europei competenti, riconosce infatti lo sviluppo delle competenze digitali a tutti i livelli della pubblica amministrazione come precondizione necessaria per qualunque intervento di trasformazione digitale. La mancanza di competenze adeguate è effettivamente rilevata anche dalla Banca d’Italia nel Rapporto sull’informatizzazione delle amministrazioni locali (2017) come uno degli ostacoli maggiormente influenti, insieme alla mancanza di risorse e alle difficoltà organizzative, sulla difficoltà di aumentare il ricorso alle nuove tecnologie per migliorare i servizi offerti all’utenza. Secondo l’indice DESI anche nel 2017 la principale sfida per l’Italia si conferma il basso livello di competenze digitali, rispetto a cui gli interventi intrapresi risultano essere ancora insufficienti. 

Al fine di stimolare l’attivazione di percorsi virtuosi orientati al rafforzamento delle competenze digitali per il dipendente pubblico, il Dipartimento della funzione pubblica ha lanciato il progetto “Competenze digitali per la PA” volto a promuovere percorsi formativi mirati definiti sulla base degli effettivi gap di capacità e conoscenze dei dipendenti pubblici in ambito digitale rilevati attraverso un’attività di autovalutazione web based.

L’incontro verterà sulla prima delle grandi sfide indirizzate dal progetto, vale a dire la definizione del set di competenze digitali chiave per il dipendente pubblico (Syllabus) su cui impostare l’attività di assessment ed orientare l’offerta formativa. In particolare, attraverso il coinvolgimento attivo di amministrazioni, esperti di dominio ed esperienze di successo provenienti anche dal mondo del privato, nel corso dell’incontro verranno indirizzati diversi interrogativi:

  • Quali specificità, derivanti dalle attività svolte e dagli strumenti digitali in dotazione, caratterizzano il dipendente pubblico e quindi il suo peculiare fabbisogno di competenze?
  • Quali sono gli elementi comuni e quali le differenze tra le competenze del cittadino digitale indirizzate dal ben noto framework europeo DigComp 2.1 e quelle del dipendente pubblico? 
  • Quali metodi e strumenti per l’assessment e la formazione possono essere utilizzati con successo nel sistema pubblico italiano?

La formazione orientata all’innovazione: le competenze digitali nella PA

Firenze Fiera - Palazzo degli Affari, 18 Ottobre, 2018 | 09:30

Il tema delle competenze digitali è uno dei pilastri della trasformazione digitale ed in questo senso è anche oggetto di interventi regolatori e normativi da parte degli organismi preposti. In questo ambito sono state pubblicate tassonomie e modelli di categorizzazione delle competenze digitali, a livello europeo e nazionale. Tale dibattito - e le innovazioni introdotte - hanno sicuramente un impatto sulle amministrazioni pubbliche, chiamate a fare la loro parte nel processo di sviluppo e diffusione di tali competenze, sia al proprio interno sia presso cittadini e organizzazioni del proprio territorio.
Ma qual è il ruolo delle competenze digitali nella innovazione delle Città? E come i centri urbani possono partecipare nella definizione e diffusione di “saperi” chiave per una efficace trasformazione della comunità locale? Quanto e come le competenze digitali degli utenti entrano in gioco nello sviluppo di soluzioni smart?
 
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Piattaforme abilitanti, IoT e Data Analytics

Firenze Fiera - Palazzo degli Affari, 17 Ottobre, 2018 | 13:45

Con l'implementazione delle infrastrutture di comunicazione e lo sviluppo tecnologico di sensori e nuove applicazioni in grado di trattare quantità enormi di dati, va aprendosi una nuova fase nel percorso di digitalizzazione delle città. Le reti funzionali (energia, gas, acqua, TPL, illuminazione) sono in condizione di divenire sempre più “intelligenti”, e quindi più efficaci ed efficienti, mentre l’ecosistema urbano può essere sempre più monitorato in tutti i suoi aspetti (gestione dei rifiuti, qualità dell’aria, sicurezza, traffico, patrimoni pubblici, ecc.).
 
Per sfruttare queste opportunità, le città necessitano oggi di piattaforme abilitanti di facile progettazione e implementazione, che consentano alle amministrazioni di fornire servizi smart ai propri cittadini e ai gestori di monitorare l’erogazione del servizio in maniera costante, ma anche di ragionare in termini di smart land, superando quindi i confini dell’area metropolitana per muoversi in un’ottica di distribuzione dei servizi nel territorio circostante.
 
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Città intelligenti, sostenibili e responsive

Roma, 15 Maggio, 2019 | 14:30

Una città smart e responsive fa ricorso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per produrre, elaborare e condividere informazioni cosi da prendere prontamente le migliori decisioni per portare avanti processi di innovazione e per migliorare la qualità della vita, i livelli di occupazione, la competitività, la sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Partendo dalla definizione di Smart e Responsive City elaborata da FPA l'evento approfondisce il processo di innovazione in atto nelle città italiane in termini di nuovi modelli di governo della complessità urbana e di innovazione tecnologica dei servizi pubblici.

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IOT PER I SERVIZI PUBBLICI LOCALI

Roma, 31 Gennaio, 2019 | 00:00

Il Cantiere IoT per i servizi locali è il nuovo tavolo di lavoro di FPA dedicato al tema del miglioramento e dell’efficientamento dei servizi pubblici locali attraverso la data governance e le tecnologie digitali.

Community Open Data - Aprire i dati. Una questione di sostenibilità

Roma, 8 Luglio, 2020 | 15:01

Lo scorso 25 febbraio è stato pubblicato, a cura di European Data Portal, lo studio “The Economic Impact of Open Data”, all’interno del quale si analizza, oltre al resto, il guadagno effettivo e potenziale dei dati aperti sotto molti punti di vista.
Insieme ad alcuni esperti e amici della nostra Community Open Data, l’Arena delle Reti mira a indagare gli open data in termini di efficacia del processo di condivisione delle informazioni nel settore sanitario (lives saved); nei benefici ambientali (riduzione del consumo di energia delle famiglie; risparmio dei costi di gestione delle informazioni per famiglie e organizzazioni.Con queste premesse, Open Data non è più (solamente) accountability e trasparenza; Open Data diventa sostenibilità ambientale ed economica.

Città e territori: dall’emergenza alla ripresa

Roma, 4 Novembre, 2020 | 14:00

La crisi pandemica e il lockdown hanno prodotto sui nostri contesti urbani e territoriali stress improvvisi e senza precedenti, non solo di natura strettamente sanitaria, con effetti drammatici per i territori più colpiti, ma anche dal punto di vista sociale, economico e funzionale.

Per le amministrazioni locali, “le più esposte dello Stato”, l’emergenza sanitaria si è tradotta sin da subito in un’emergenza organizzativa (mettere in sicurezza il proprio personale consentendo lo svolgimento delle prestazioni da remoto) e amministrativa (garantire l’erogazione dei servizi indifferibili e l’attivazione dei nuovi servizi emergenziali di supporto alla popolazione).

L’attenzione immediata è stata rivolta, in primis, alle fragilità urbane, alle categorie più vulnerabili, colpite dall’aggravamento di pregresse difficoltà di accesso ai beni primari.

Una condizione che, come ha rilevato Aldo Bonomi in occasione del primo convegno sulle città resilienti al FORUM PA di luglio, ha portato tutti gli amministratori “ad abbassare lo sguardo” verso i propri cittadini, incontrando, con sorpresa e conforto, la solidarietà e la mobilitazione straordinaria della “comunità ampia” dei volontari, delle organizzazioni del terzo settore e delle forze di protezione civile.

Durante l’emergenza pandemica il digitale è stato un elemento fondamentale di supporto trasversale a tutti gli ambiti di intervento. I comuni sono intervenuti attivando nuovi servizi digitali, riconvertendone alcuni prima erogati in presenza, accelerando processi di digitalizzazione basati sull’utilizzo dei dati e mettendoli in esercizio. L’“operosità digitale” dei comuni in emergenza, tra l’altro, è documentata dalla capacità di aver erogato in pochi giorni più di 400 milioni di buoni spesa alle famiglie in difficoltà, una delle azioni istituzionali più efficienti dei 3 mesi di emergenza sanitaria.

Il ricorso massivo al lavoro da remoto sia da parte del settore pubblico che di quello privato ha modificato sensibilmente i tempi, gli spazi, le condizioni d’uso e i flussi di mobilità nelle città. Se, secondo le stime, lo smart working sarà attivato per percentuali sempre più ampie di personale pubblico e privato, modelli urbani consolidati, come quelli basati sulla concentrazione delle funzioni terziarie e sulle polarità territoriali, saranno profondamente alterati, con conseguenze dirompenti in termini di mobilità, flussi di traffico, distribuzione di nuove funzioni, riconversione di attività, economie del mercato immobiliare.

Parti intere di città potrebbero essere “svuotate” di funzioni “storiche”, mentre alla diffusione del lavoro agile nel territorio potrà corrispondere l’emersione di nuovi servizi di prossimità per il soddisfacimento di bisogni non solo essenziali.

L’obiettivo del convegno è quello di “alzare lo sguardo” verso la “ripresa” delle città, provando ad esaminare le conseguenze di lunga durata degli impatti dell’emergenza nel modo di vivere e di concepire la vita urbana: quali sono i mutamenti più profondi e qual è l’“eredità positiva” della crisi da affidare al new normal e consegnare alla governance del futuro?

Il governo della trasformazione digitale, tra modelli organizzativi e partnership pubblico-privato

Roma, 25 Giugno, 2021 | 09:05

La trasformazione digitale delle organizzazioni pubbliche richiede lo sviluppo e l’adozione di modelli interni e processi di governance in grado di garantire la corretta gestione dei grandi progetti di innovazione organizzativa e tecnologica. L’evento intende approfondire, in particolare, i nuovi modelli di collaborazione tra comparto IT e le strutture responsabili delle diverse funzioni core degli enti (acquisti, risorse umane, servizi all’utenza esternaecc), nonché la gestione delle relazioni con i vendor tecnologici, anche nell’ambito dei grandi accordi quadro e delle gare strategiche per l’Agenda digitale.