Le persone che hanno partecipato

Giusi Miccoli

Giusi Miccoli

Strategic Advisor e General manager della Scuola d’arte Cinematografica G.M.Volonté, LAZIOcrea.

Come Strategic Advisor supporta la Direzione Affari istituzionali, Personale e Sistemi informativi di Regione Lazio nella definizione di Politiche per lo sviluppo del personale. Come General Manager della Scuola d’arte Cinematografica G.M.Volonté svolge funzioni di coordinamento e raccordo con la Direzione Regionale e di Governance complessiva del progetto strategico regionale.

È stata Amministratore Unico di ASAP dal 2013 al 2017. È stata vice-presidente nazionale di AIF dal 2014 al 2016. È Docente del Master O.S.C.U.A.I. Organizzazione e Sviluppo del Capitale Umano in Ambito Internazionale, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” dal 2015. Fa parte del Comitato di Redazione della rivista “Formazione & Cambiamento”. È stata voce-direttore della rivista “Next Strumenti per l’innovazione”. È stata Responsabile del Settore Formazione di S3.Studium e Responsabile del Settore Post-Diploma in Luiss Management. È stata Responsabile didattico e Docente del Master.Cor in Comunicazione e Organizzazione, Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università “La Sapienza” di Roma dal 2002 al 2008.

Scrive periodicamente articoli sui temi dell’apprendimento, delle competenze e dell’innovazione organizzativa. Ha una consolidata esperienza nella gestione di progetti complessi in Italia e in contesti internazionali. Possiede competenze pluriennali nelle politiche del personale e nei processi di apprendimento.

Nella pubblica amministrazione ha guidato progetti su analisi delle competenze, comunicazione interna e formazione innovativa.

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Ha partecipato a:

Donne nella PA Italiana: dalla mappatura alle proposte di azione

Palazzo dei Congressi | Roma, 26 Maggio, 2016 | 16:00

A partire dai dati sulla presenza delle donne nella PA italiana e un confronto con altre realtà, si analizzeranno motivazioni per restringere la forbice delle differenze di genere e si proporranno azioni di intervento sia formativo che normativo per diminuire questo gap.

Politici e dirigenti che definiscono normative e regolamenti potranno acquisire non solo dati e informazioni ma anche modelli per regolamentare meglio la presenza di donne nella PA.

Competenze digitali per la Pa - di base e di e-leadership

Palazzo dei Congressi | Roma, 24 Maggio, 2016 | 09:30

La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione richiede necessariamente lo sviluppo di una cultura e di competenze digitali adeguate, sia in termini di competenze di base, per tutto il personale, sia per l’e-leadership, per la coltivazione di figure che siano in grado di “vedere” il cambiamento, pensare e realizzare interventi che scardinano i vecchi schemi mentali e innovano i processi organizzativi.

Diverse esperienze positive e buone pratiche sono già state realizzate, ma manca ancora un quadro di riferimento organico che possa essere da base per il piano di sviluppo delle competenze previsto anche dal nuovo CAD.

Il convegno vuole essere un momento di confronto per i principali attori di questo tema strategico.

Formazione e competenze digitali per un Paese più inclusivo e competitivo

Roma, 5 Novembre, 2020 | 09:30

Negli ultimi mesi, a seguito dell’emergenza sanitaria, si è affermata con forza la centralità di temi spesso in secondo piano nell’agenda politica, quali la formazione e le competenze digitali in particolare. Questa rinnovata attenzione si è concentrata inevitabilmente sulla scuola e sull’università, sulla loro capacità di rispondere all’emergenza con strumenti digitali e didattica a distanza. 

 
Ma sono tanti gli aspetti chiamati in causa quando si parla di formazione e competenze: l’inclusione sociale, la competitività, il rapporto tra Pa e cittadini. Pensiamo alla capacità di adattarsi a un mercato del lavoro che cambia; o alla possibilità di diventare “cittadini digitali”, di informarsi correttamente e di accedere ai servizi sempre più avanzati messi a disposizione dalle amministrazioni e dai privati.  
 
Su tutto questo pesano dati poco incoraggianti: abbiamo pochi laureati, solo il 27,6 per cento contro il 40 per cento della media europea, mentre solo il 42 per cento della popolazione tra 16 e 74 anni possiede competenze digitali di base o superiori. 
 
Per cercare di eliminare questo gap, nel luglio scorso è stata adottata con un decreto dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione la “Strategia per le competenze digitali”. Tra i principi guida: combattere il divario digitale di carattere culturale; sostenere lo sviluppo delle competenze digitali in tutto il ciclo dell’istruzione e della formazione superiore (con un’attenzione specifica ai ricercatori); promuovere lo sviluppo delle competenze chiave per il futuro e aumentare la percentuale di specialisti ICT; garantire a tutta la popolazione attiva le competenze digitali fondamentali per le nuove esigenze e modalità di lavoro. 
 
Grandi opportunità sembrano poi aprirsi grazie ai fondi messi in campo dall’Europa: il governo ha inserito nelle Linee Guida per il Recovery Plan italiano un cluster dedicato proprio a “Istruzione, formazione e ricerca”. Tra le azioni previste, il cablaggio con fibra ottica di scuole e università, la dotazione di infrastrutture per la didattica a distanza, l’aumento della quota di laureati e diplomati, il contrasto all’abbandono scolastico e la riqualificazione, formazione e selezione dei docenti. 
 
Stiamo andando, quindi, nella giusta direzione? Un confronto in questo evento di “FORUM PA 2020 Restart Italia”.