Le persone che hanno partecipato

Barbara Mangiacavalli

Barbara Mangiacavalli

 
 
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Ha partecipato a:

The Clinical Revolution

Eventi sul territorio, 7 Ottobre, 2019 | 10:30

TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE
Piazza Vittorio Gui, 1 – Firenze

 

Negli ultimi 50 anni la medicina ha avuto una eccezionale evoluzione scientifica e tecnologica mettendo a disposizione dei medici e di tutti gli operatori sanitari nuovi strumenti e metodologie diagnostiche, nuovi farmaci di grande efficacia, innovative tecniche chirurgiche. Queste innovazioni della clinica, inserite su scelte politiche lungimiranti che hanno dato origine alla costruzione del SSN, hanno garantito una conseguente trasformazione dei processi sanitari garantendo ai pazienti cure migliori e conseguenti inimmaginabili aumenti della qualità e dell’aspettativa di vita.

L’informatica e la telematica hanno accompagnato tale  trasformazione senza però essere driver primario dell’evoluzione; in realtà, tali tecnologie non hanno scatenato una evoluzione,  come oggi viene definita, ‘disruptive’ dei processi di cura. Ciò che negli altri settori viene definita la trasformazione digitale, ha solo parzialmente scaricato tutto il potenziale nel vasto mondo dei processi clinici. Siamo finalmente giunti ad un punto di svolta negli strumenti per attuare una rivoluzione in ambito clinico che senza essere dirompente ci accompagni verso una medicina collaborativa, personalizzata e sicura, grazie alla reale condivisione dei dati clinici e diagnostici e la loro accessibilità, fondata sulla rinforzata collaborazione fra clinici, operatori sanitari e pazienti. Una rivoluzione dolce che incrementi l’accuratezza della diagnosi e la qualità delle cure migliorando la sostenibilità del SSN in un contesto di sempre minore disponibilità di risorse economiche e professionali e di maggiore complessità clinica. 
 
Perché Firenze
In Italia si origina e si sviluppa l’Umanesimo da cui scaturirà il Rinascimento, un’età di cambiamento in cui matura un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi. Firenze è la città del Rinascimento, Firenze è la città in cui, al termine delle celebrazioni dei 40 anni della 833, in un grande appuntamento nazionale rivolto ai vertici strategici della sanità pubblica e privata, si illustra il nuovo modo di concepire una sanità sicura e sostenibile. Una sanità che non può fare a meno della trasformazione digitale per innovare processi e organizzazione in funzione di un’indispensabile condivisione dei dati clinici e diagnostici e collaborazione tra clinici e tra clinici e pazienti. Solo così sarà possibile continuare a erogare ai cittadini le stesse prestazioni che negli anni scorsi hanno qualificato il nostro SSN tra i migliori del mondo.
 
 

Abbiamo un piano per il dopo? La salute digitale per tornare dalla grande crisi alla cura delle persone e delle popolazioni

Roma, 10 Luglio, 2020 | 11:15

Uscendo dalla confusione dell’attuale emergenza, cerchiamo di comprendere quali decisioni prese negli anni si sono rivelate corrette e quali hanno indebolito il nostro SSN. La Sanità, nella sua stagione riformista, aveva individuato nella prevenzione e nella domiciliarità le alternative a un SSN troppo centrato sulle cure ospedaliere. Non siamo riusciti. L’ospedale è rimasto il perno del Sistema e non è cresciuta la medicina preventiva e territoriale: quella che sarebbe più servita in questa emergenza. Politica e amministrazione non hanno saputo rafforzare l’integrazione ospedale-territorio, fondata sulla centralità della persona.

La pressione del Coronavirus sul SSN spinge a mettere in sicurezza la più grande infrastruttura nazionale, senza fare sempre affidamento sull’abnegazione degli operatori e le risorse della solidarietà civica. Anche per il ruolo di volano per il settore industriale del SSN: farmaceutica, biomedicale, ICT ed edilizia.

Non è più possibile rimandare la digitalizzazione di processi clinici, assistenziali, sociali ed amministrativi, con delle priorità:

· identificazione e segmentazione della popolazione per condizioni di salute;

· predizione dei consumi di salute delle persone;

· modelli di offerta e di presa in carico per monopatologie o comorbidità;

· monitoraggio e valutazione degli outcome per segmenti di popolazione.

Governo e Regioni; personalità della ricerca e manager dell’’industria dibatteranno quindi quel cambiamento organizzativo e digitale del SSN che invoca più innovazione al servizio, cura e promozione della persona.