Le persone che hanno partecipato

Marco Paparella

Marco Paparella

Laureato in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico di Milano, è responsabile dell’area di advisory “PA and Healthcare Digital Transformation” e Senior Advisor dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico. Da sempre impegnato come ricercatore e consulente sui temi dell’Agenda Digitale e dell’ICT in Sanità, lavora come project manager in progetti di supporto alle Pubbliche Amministrazioni, in particolare nel settore sanitario, per valutare l’efficacia e l’adeguatezza del loro modello organizzativo e di governance dell’innovazione e per definire e attuare percorsi di evoluzione tecnologica e organizzativa, attraverso attività di assessment, ridisegno dei processi e roadmap design.

 

 

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Ha partecipato a:

Modello organizzativo innovativo. Le aziende sanitarie tra riduzione della spesa ed efficiente qualità dell'assistenza

On Line, 27 Settembre, 2016 | 12:30

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Un solo click per ottenere in tempo reale informazioni scientifiche. Orientamenti di natura clinica, consigli terapeutici, soluzioni procedurali convalidate dalle buone prassi, tutte informazioni aggregate in un unico strumento computerizzato: il Clinical Decision System (CDS). La soluzione CDS guida l’operatore sanitario al punto di assistenza nel processo decisionale. Oltre 1.100.000 medici in più di 32.000 ospedali di 180 paesi consultano regolarmente la soluzione CDS di Wolters Kluwer-UpToDate e ne garantiscono l’efficienza funzionale: maggiore qualità dell’assistenza ambulatoriale e ospedaliera, tempi di degenza più brevi, riduzione dei tassi di mortalità, impatto sulla standardizzazione sanitaria.

Come cogliere le opportunità offerte da CDS? Coniugare la tracciabilità delle attività assistenziali alle migliori soluzioni basate sulla “medicina delle evidenze” è un livello di ambizione condivisibile. Al centro di questo webinar i vantaggi di un sistema di accesso unificato al CDS e alla cartella clinica elettronica (CCE).

OBIETTIVI:

Obiettivo del webinar è puntare i riflettori sul ruolo che il CDS riveste nel mondo sanitario, con un focus sulla dimensione organizzativa delle aziende sanitarie e sulle procedure di valutazione standardizzata della diagnosi e della cura. Durante il webinar sarà presentata un’esperienza di successo che ha realizzato un generatore di soluzioni immediate nell’ambito clinico.

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Sanità digitale

Roma, 22 Ottobre, 2016 | 14:30

Sanità digitale: fascicolo sanitario per rispondere alle sfide per il SSN

Roma, 24 Maggio, 2017 | 09:30

La gestione delle malattie croniche rappresenta la principale sfida per il nostro Sistema Sanitario Nazionale nel medio-lungo periodo. Una sfida enorme, che il nostro sistema non potrà reggere se non a fronte di una complessiva riorganizzazione della rete assistenziale, che sposti progressivamente le cure dall’ospedale al territorio, facendo pienamente leva sulle potenzialità delle nuove tecnologie digitali. Pilastro fondamentale della riorganizzazione non potrà non essere la diffusione di un FSE realmente interoperabile. I benefici sono di tutta evidenza: una migliore presa in carico e continuità della cura del paziente, la maggior appropriatezza delle cure erogate ai cittadini e il miglior supporto decisionale nei processi sanitari, grazie alla maggiore disponibilità di informazioni sull’utente. A partire dal Fascicolo Sanitario Elettronico, che da miraggio diventa realtà, sarà possibile sviluppare piattaforme di servizi per i cittadini, fondati su una diversa interazione tra gli operatori del sistema, che abiliteranno la realizzazione di modelli assistenziali e organizzativi rispondenti alle nuove necessità. Passi concreti devono essere la comunicazione e la formazione verso cittadini e operatori e, ove possibile, il coinvolgimento degli utenti nel disegno dei servizi. Inoltre, l’individuazione di azioni a livello nazionale verso stakeholders che possono agevolare il lavoro delle Regioni e creare cultura ed empowerment per i cittadini.

Mobile First! Le app e i servizi di eHealth

Roma, 21 Settembre, 2017 | 15:00

La trasformazione del Servizio Sanitario in chiave digitale rappresenta una delle principali sfide per un vero e proprio “nuovo patto” fra SSN, operatori sanitari e cittadini/utenti: semplificazione, comunicazione, coinvolgimento e responsabilizzazione sono le parole chiave per un nuovo modo di interpretare le relazioni SSN/cittadini, medico/paziente, SSN/operatori sanitari.

Le App diventeranno il principale strumento/canale di comunicazione e interazione per tutto quello che attiene al mondo della tutela e prevenzione della salute e dell’assistenza socio-sanitaria entro pochi anni: non è azzardato immaginare un medico che “prescrive” una o più App a un suo paziente con finalità di monitoraggio dello stile di vita e delle abitudini alimentari, così come saranno d’uso quotidiano App finalizzate a monitorare l’assunzione di farmaci e a comunicare col paziente rispetto a prenotazioni ed esiti di esami diagnostici e visite specialistiche ambulatoriali.
Anche l’integrazione ospedale/territorio passa attraverso l’utilizzo di App o di altri servizi di comunicazione multicanale, così come la presa in carico di pazienti cronici secondo il modello “Chronic Care Model”.

In un futuro neppure troppo remoto le strutture del SSN e i vari operatori coinvolti (pubblici e privati convenzionati) “interagiranno” con gli assistiti/pazienti anche attraverso i social media, specialmente per quanto riguarda le campagne di prevenzione, l’educazione sanitaria e la promozione di stili di vita salutari.

Come governare questo nuovo ecosistema sanitario digitale? Con quali regole e con quali responsabilità?
Quale deve essere il ruolo del SSN nella veicolazione di “buona e scientificamente valida” comunicazione sanitaria, anche con l’obiettivo di contrastare la proliferazione di “cattiva” informazione?
A queste ed altre fondamentali domande verrà data una risposta in questo convegno che vede la partecipazione di tutti i principali attori del Servizio Sanitario Nazionale.

SANITÀ DIGITALE

Roma, 23 Febbraio, 2018 | 00:00

Il Cantiere Sanità digitale è il tavolo di lavoro promosso da FPA dedicato al tema del rinnovamento organizzativo e tecnologico del Sistema Sanitario Nazionale.

Innovazione per la sopravvivenza del SSN a quarant’anni dalla sua nascita

Roma, 22 Maggio, 2018 | 11:45

A più di 25 anni dalla scelta dell’aziendalizzazione, le Aziende Sanitarie e i loro vertici apicali si trovano a dover fronteggiare le pressioni di un Sistema Sanitario alla ricerca di un assetto che garantisca efficacia e sostenibilità.

In equilibrio tra nuove spinte al centralismo e pressioni centrifughe sulle ASL/AO si concentrano le attese dei cittadini. Per dare risposta a queste attese le Aziende Sanitarie dovranno aprirsi alla collaborazione, sviluppando un rapporto più stretto e sinergico con i loro principali Stakeholder:

- i cittadini pazienti

- gli operatori medico-sanitari

- il Sistema Sanitario Nazionale

- il mercato

Per riflettere su queste tesi, Il 3 e 4 maggio scorsi, a Venezia presso la Scuola Grande di San Marco, abbiamo riunito i vertici apicali delle strutture sanitarie. A 40 anni dalla nascita del SSN, quasi 70 tra direttori generali, amministrativi e sanitari, a porte chiuse, si sono interrogati sull'innovazione delle Aziende Sanitarie e dopo due giorni di lavoro hanno condiviso visioni e proposte coraggiose.

In apertura di questa mattinata verrà presentato il report dei lavori dei quattro tavoli tematici svolti a Venezia con le prioritarie emerse e le raccomandazioni su come innovare:

- il dialogo con i cittadini;

- la relazione con i professionisti sanitari e non, assicurandone la crescita

- la governance di ASL/AO/AOU puntando su autonomia, accountability e indipendenza dalla politica

- interazione con i soggetti del mercato dei beni e servizi per la sanità.

Innovare modelli e processi. Perché a Venezia si è ribadito che solo un’innovazione tecnologica, organizzativa, e culturale può colmare il divario sempre più profondo tra bisogni dei cittadini e risorse disponibili per soddisfarli.

Alcuni dei vertici apicali presenti a Venezia illustreranno come sia possibile superare barriere ed inerzie che hanno in questi anni rallentato il rinnovamento e evidenzieranno il determinante contributo che il digitale può dare alla sostenibilità del SSN. Dal 2011 ad oggi il mondo è cambiato e lo ha fatto in chiave digitale.

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Modelli organizzativi per la gestione della cronicità e della presa in carico

Centro Congressi Roma Eventi | Roma, 4 Dicembre, 2018 | 14:30

La crescente presenza di pazienti cronici e il conseguente aumento di esigenze dei pazienti dal punto di vista socio-assistenziale comportano un importante carico di spesa per il nostro SSN, che sta spingendo i decisori sia a livello nazionale che locale ad attuare diversi cambiamenti organizzativi. In generale, è necessario lavorare per costruire percorsi di cura attraverso i vari setting socio-assistenziali individuando modelli organizzativi che riducano l'istituzionalizzazione sia in ospedale che la residenzialità, privilegiando le cure al domicilio.

Il tavolo si pone l’obiettivo di discutere sui possibili percorsi e modelli organizzativi che Regioni e Aziende dovrebbero adottare per promuovere interventi basati sul seguente principio, ribadito anche dal Piano Nazionale della Cronicità: unitarietà di approccio, centrato sulla persona ed orientato su una migliore organizzazione dei servizi e una piena responsabilizzazione di tutti gli attori dell’assistenza. In particolare, i partecipanti del tavolo saranno chiamati a discutere sui modelli organizzativi da adottare a livello regionale e aziendale per una continuità di cura reale, sui processi (ad esempio quelli clinici e diagnostici) da strutturare in termini di attori da coinvolgere, modalità di coordinamento, strumenti di supporto e tecnologie abilitanti.

Connected care

Centro Congressi Roma Eventi | Roma, 5 Dicembre, 2018 | 10:00

Dopo avere definito i possibili percorsi di soluzione organizzativa ed i processi che Regioni, Aziende e Sanità Privata saranno chiamati a strutturare per la gestione della Continuità di Cura, il tavolo si pone l’obiettivo di individuare e valutare gli strumenti di supporto e tecnologie abilitanti. Nello specifico verranno condivisi alcuni modelli ed individuate soluzioni a copertura delle diverse esigenze di gestione dei pazienti: PDTA governati da sistemi di workflow, realizzazione centri servizi con supporto di crm, valutazione esiti e risultati di cura, integrazione con Fascicolo Sanitario Elettronico, revisione del modello di assistenza domiciliare, integrazione con medical devices, IoT, utilizzo di mobile health, weareable device, assistenti vocali, chatbot, intelligenza artificiale.

Costruire la strategia digitale: dall’Assessment all’evoluzione dei sistemi informativi

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 29 Ottobre, 2019 | 15:45

L’innovazione tecnologica nel settore della sanità corre verso il futuro ad una velocità sostenuta, le nuove tecnologie a supporto della sanità sono molteplici (dai dispositivi wearable a supporto della Telemedicina, all’utilizzo dei Big Data, all’Intelligenza Artificiale) e nella maggior parte dei casi sono pronte per essere utilizzate. Ma affinché l’innovazione digitale produca risultati positivi è necessario che Regioni e Aziende Sanitarie disegnino una strategia digitale chiara e integrata che prenda in considerazione tutti gli ambiti possibili di innovazione (dalla gestione più “amministrativa” del paziente, fino alla digitalizzazione dei processi clinico-sanitari e dei servizi per i cittadini).

La sessione si pone l’obiettivo di approfondire quali sono i passi che le Regioni e Aziende sanitarie devono fare per costruire una strategia digitale chiara e coerente con l’organizzazione, a partire dalla comprensione della situazione di partenza, e quali metodologie e strumenti possono fornire un supporto nell’analisi di maturità e disegno della strategia digitale, anche attraverso esempi reali e testimonianze di Aziende.

 

Il ruolo del Responsabile per la Transizione Digitale: priorità e strumenti per renderlo effettivo e di valore all'interno delle organizzazioni sanitarie

Campus Talent Garden Roma Ostiense | Roma, 29 Ottobre, 2019 | 17:15

La nomina del Responsabile per la Transizione Digitale (RTD), stabilita dall’articolo 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale, è senz’altro percepita come un obbligo normativo per le Aziende Sanitarie pubbliche, ma ad un’analisi più approfondita si rivela una grande opportunità per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario. L’innovazione digitale è la risposta comune su cui convergono sia istituzioni che cittadini per soddisfare i nuovi bisogni di salute e mantenere l’equilibrio del sistema sanitario e il RTD e il suo ufficio hanno quindi un ruolo fondamentale per la sua efficace introduzione e diffusione: devono coordinare il disegno strategico di innovazione digitale aziendale, progettare i nuovi servizi in coerenza con l’organizzazione aziendale, tenendo in considerazione tutti gli aspetti legati alla sicurezza informatica e all’accessibilità dei soggetti con disabilità, dargli attuazione e monitorare costantemente i risultati dei progetti di innovazione. Per fare questo, è però necessario che il RTD sia messo nelle condizioni di espletare i compiti ad esso attribuiti nel CAD e abbia quindi tutti gli strumenti per poter agire tali compiti nella propria organizzazione.

La sessione si pone l’obiettivo di approfondire il ruolo del RTD e il percorso di rafforzamento di tale figura all’interno dell’organizzazione e sarà l’occasione di incontro degli RTD degli Enti sanitari, che potranno confrontarsi sulle proprie esperienze, scambiarsi opinioni e best practices e porre le basi per la creazione di una vera e propria una Community degli RTD in sanità.

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RTD oltre le nomine. La sfida dell’accompagnamento alla transizione al digitale

On web, 10 Marzo, 2020 | 12:00

 

L’istituzione della figura del Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD) rappresenta una delle principali azioni intraprese negli ultimi anni per facilitare il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Introdotta con il Decreto legislativo n. 179 del 26 agosto 2016, che ha modificato l’articolo 17 del Codice dell’amministrazione digitale (CAD), la figura del RTD sembra finalmente aver assunto la necessaria rilevanza di elemento portante per la l’ammodernamento di tutti gli enti pubblici.

È indubbio che il 2019 sia stato caratterizzato da importanti passi in avanti nella valorizzazione di questa figura. Il processo di nomina degli RTD da parte delle PA, piuttosto lento e disomogeneo nei primi due anni dall’entrata in vigore della norma (settembre 2016), nel 2019 ha così registrato un deciso cambio di passo.

Tuttavia l’analisi dei numeri evidenzia quanto la nomina sia ancora percepita come l’ennesimo adempimento e conferma che norme e tecnologie abilitanti sono certamente necessarie, ma che sono le persone il vero driver di innovazione. È per questo che la figura del RTD rappresenta un’importante opportunità di cambiamento, che può contribuire sensibilmente a ridisegnare il funzionamento della PA italiana, delineando sempre di più la necessità in primo luogo in un’azione di change management.

Partendo da alcuni dati sullo stato quali-quantitativo delle nomine di RTD per alcune tipologie di enti, affronteremo con esperti e con RTD di alcune Amministrazioni, il tema delle leve tecnologiche e organizzative necessarie per accompagnare il processo di transizione digitale nella PA.

Connected Care: una priorità per la ripartenza del Sistema Sanitario dopo l’emergenza

Roma, 9 Luglio, 2020 | 17:48

La pandemia ha duramente colpito il nostro Paese e ha reso indispensabile un cambio di paradigma del Sistema Sanitario Nazionale Italiano.

Questa crisi, nella lettura dei vincoli e delle difficoltà del nostro Sistema Sanitario, offre però un’occasione unica di rivalutare i bisogni, gli stimoli e le risposte da cui ripartire con nuove modalità di cura e nuovi servizi sanitari e socio-sanitari per rispondere ai cittadini/pazienti in modo più efficiente ed efficace.

L’obiettivo prossimo a cui tutti gli attori della Sanità (aziende sanitarie, Regioni e professionisti del sistema sanitario da un lato, imprese e fornitori dall’altro) sono chiamati a contribuire è la realizzazione di un nuovo modello di sanità connessa al paziente (Connected Care), che abilita nuovi modelli di prevenzione e cura supportati da soluzioni tecnologiche attraverso la condivisione delle informazioni dei cittadini e dei pazienti tra tutti gli attori coinvolti (medici e infermieri ospedalieri, operatori sanitari sul territorio e a domicilio, pazienti, referenti istituzionali, ecc.). 

L’incontro sarà l’occasione per approfondire le opportunità ed il percorso che gli attori della sanità hanno di fronte per realizzare questo nuovo modello di Sanità Connessa, così come descritto nell’ambito dell’iniziativa EmpowerCare sviluppata da P4I (società di advisor del Gruppo Digital360), che raccoglie un ecosistema di servizi già diffusi, raccolti e valutati per un più semplice orientamento.

Sanità Digitale: le priorità da stabilire per una risposta immediata ai bisogni del Sistema Sanitario

Roma, 4 Novembre, 2020 | 10:30

La pandemia ha aumentato a tutti i livelli la consapevolezza dell’urgenza di un cambio di paradigma del Sistema Sanitario Nazionale Italiano che non può più prescindere dalla diffusione dell’innovazione digitale. Durante la prima ondata sono state tante le iniziative di innovazione nate all’interno delle aziende sanitarie e sono stati fatti importanti progressi in merito alla regolamentazione dell’utilizzo delle tecnologie a supporto della prevenzione e della cura, come la Telemedicina. Ma non è ancora sufficiente: oggi, con l’ormai certo avvio della seconda ondata, dopo ormai 8 mesi dall’inizio dell’emergenza, il sistema sanitario rischia di trovarsi ancora una volta impreparato, non avendo capitalizzato appieno l’esperienza della scorsa primavera.

È quindi ora improrogabile realizzare un nuovo modello di sanità sempre più vicina ai cittadini e pazienti, ribaltando l’attuale logica di cura, focalizzata sulle acuzie e sugli ospedali, e investendo in un sistema più inclusivo e proattivo che segua i pazienti in tutto il loro percorso di prevenzione e cura. La tecnologia è una leva fondamentale per la realizzazione di questo nuovo paradigma che, tra gli interventi prioritari, include la realizzazione della Connected Care: un nuovo modello organizzativo che, grazie al digitale, permette di garantire la continuità di cura e il monitoraggio continuo dei pazienti anche a distanza. Tra le azioni principali è compresa inoltre anche la digitalizzazione dei servizi al cittadino e la messa a terra di nuovi processi di accoglienza digitale - dalla prenotazione, fino all’accettazione e alla condivisione della documentazione sanitaria - che abilitano l’empowerment del paziente che potrà accedere in piena autonomia ai servizi sanitari, riducendo al minino gli spostamenti e i contatti.

L’incontro sarà l’occasione per approfondire le sfide, le opportunità ed il percorso che gli attori della sanità hanno di fronte per realizzare questo nuovo modello di Sanità, così come descritto nell’ambito dell’iniziativa EmpowerCare, sviluppata da P4I (società di advisor del Gruppo Digital360), che raccoglie un ecosistema di servizi già diffusi, raccolti e valutati per un più semplice orientamento.

Telemedicina, ecco la cassetta degli attrezzi per realizzarla in modo semplice, veloce e sicuro!

On web, 26 Marzo, 2021 | 11:00

La pandemia Covid-19 ha messo in evidenza ritardi e fragilità, ma anche opportunità e sfide per il nostro Sistema Sanitario, che il digitale può aiutare a risolvere e superare. L’obiettivo verso cui deve muoversi il nostro Sistema Sanitario è un modello di “Connected Care”, un ecosistema che permetta di ridisegnare il sistema attorno al cittadino, attraverso piattaforme digitali e strumenti che connettano tutti gli attori, dalla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione, supportandoli nelle decisioni.

Le nuove “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in Telemedicina” e i fondi europei che saranno messi in campo, secondo quanto indicato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresentano un’occasione unica per mettere a terra questo nuovo modello di “sanità connessa”, in cui un ruolo fondamentale viene giocato dalla Telemedicina.

Regolamentazione e risorse economiche ci sono, ma, per passare dalle parole ai fatti serve un approccio integrato che tenga in considerazione:

  • Processi e Organizzazione: per mettere a regime servizi di Connected Care e Telemedicina serve rivedere i processi e definire una governance organizzativa adeguata;
  • Tecnologia: deve essere accuratamente selezionata rispettando standard e requisiti specifici del settore sanitario;
  • Protezione dei dati personali e sicurezza informatica: il rispetto delle normative di riferimento in materia di data protection (GDPR 2016/679) e sicurezza informatica sono fondamentali per la tutela dei diritti dei pazienti, corroborando il rapporto di fiducia.

Il webinar mette a confronto l’esperienza clinica con l’approccio di esperti che in questi mesi hanno affrontato iniziative di Connected Care.

Competenze organizzative, legali e tecnologiche per avvicinare la sanità ai cittadini: verso una nuova qualità della vita.

Sanità e logistica, un matrimonio possibile?

On web, 27 Aprile, 2021 | 15:00

L’innovazione del sistema logistico può essere la chiave per migliorare le prestazioni, l'efficienza e l’efficacia delle nostre strutture sanitarie? Crediamo di sì e crediamo che questa consapevolezza sia diffusa. Eppure, non ha ancora prodotto il decollo di un sistema logistico nuovo.

Perché? Questo webinar inizia a dare alcune risposte presentando i risultati di una ricerca condotta dal Laboratorio RISE presso circa 35 aziende sanitarie ed ospedaliere Italiane, sia pubbliche sia private. 3 i fattori chiave che risaltano dalla ricerca:

  • l’investimento nella informatizzazione del processo
  • l’investimento nella automazione del processo
  • le competenze a disposizione.

In relazione a questi tre fattori si determinano condizioni molto differenziate di efficienza ed efficacia in relazione a materiali sanitari; lavoro e spazi impegnati. A seguire, le evidenze che emergono dalla ricerca verranno messe a confronto con le scelte progettuali sviluppate sul campo da aziende sanitarie: ASP Ragusa, Fondazione Poliambulanza di Brescia, AOU – Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna presenteranno l’approccio adottato nel ridisegno della logistica sanitaria, per rimuovere i vincoli e far evolvere le proprie organizzazioni verso livelli crescenti di efficienza ed efficacia. Le buone pratiche non mancano, ma il nostro SSN ha bisogno di pratiche diffuse: così sarà possibile tagliare il traguardo dell’innovazione della logistica sanitaria, intesa come leva per la sostenibilità del SSN, l’appropriatezza dei processi di cura e assistenza, il contrasto al rischio clinico e lo sviluppo del Paese.