Le persone che hanno partecipato

Valentina Mantua

Valentina Mantua

Valentina Mantua classe 1975, romana, è medico psichiatra con un dottorato in neurobiologia. Ha lavorato come ricercatrice al Kings College di Londra e poi come psichiatra presso la Clinica Universitaria di Pisa.
Attualmente lavora all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e si occupa di supporto scientifico allo sviluppo clinico di farmaci e sostegno regolatorio all’innovazione. Valentina è anche uno dei rappresentanti ai comitati scientifici dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) con sede a Londra.
Collabora con varie testate sui temi delle neuroscienze, della tecnologia e dell’innovazione in sanità.

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Ha partecipato a:

La medicina di precisione

Palazzo Lombardia | Milano, 11 Novembre, 2016 | 14:30

Il ritorno delle terapie cellulari e geniche, in cui il nostro Paese è in prima fila nella ricerca, potrebbe rappresentare uno dei pilastri della medicina del futuro.

Le case farmaceutiche fanno ricerca su farmaci personalizzati: la cura si baserà sempre di più sull’individuo anziché sulla malattia.

Le biotecnologie trainano gli investimenti in R&S e catalizzano gli interessi di fondi e investitori.

Siamo di fronte alla rivoluzione del modo di pensare alla cura e di fare ricerca in ambito salute?

Mobile First! Le app e i servizi di eHealth

Roma, 21 Settembre, 2017 | 15:00

La trasformazione del Servizio Sanitario in chiave digitale rappresenta una delle principali sfide per un vero e proprio “nuovo patto” fra SSN, operatori sanitari e cittadini/utenti: semplificazione, comunicazione, coinvolgimento e responsabilizzazione sono le parole chiave per un nuovo modo di interpretare le relazioni SSN/cittadini, medico/paziente, SSN/operatori sanitari.

Le App diventeranno il principale strumento/canale di comunicazione e interazione per tutto quello che attiene al mondo della tutela e prevenzione della salute e dell’assistenza socio-sanitaria entro pochi anni: non è azzardato immaginare un medico che “prescrive” una o più App a un suo paziente con finalità di monitoraggio dello stile di vita e delle abitudini alimentari, così come saranno d’uso quotidiano App finalizzate a monitorare l’assunzione di farmaci e a comunicare col paziente rispetto a prenotazioni ed esiti di esami diagnostici e visite specialistiche ambulatoriali.
Anche l’integrazione ospedale/territorio passa attraverso l’utilizzo di App o di altri servizi di comunicazione multicanale, così come la presa in carico di pazienti cronici secondo il modello “Chronic Care Model”.

In un futuro neppure troppo remoto le strutture del SSN e i vari operatori coinvolti (pubblici e privati convenzionati) “interagiranno” con gli assistiti/pazienti anche attraverso i social media, specialmente per quanto riguarda le campagne di prevenzione, l’educazione sanitaria e la promozione di stili di vita salutari.

Come governare questo nuovo ecosistema sanitario digitale? Con quali regole e con quali responsabilità?
Quale deve essere il ruolo del SSN nella veicolazione di “buona e scientificamente valida” comunicazione sanitaria, anche con l’obiettivo di contrastare la proliferazione di “cattiva” informazione?
A queste ed altre fondamentali domande verrà data una risposta in questo convegno che vede la partecipazione di tutti i principali attori del Servizio Sanitario Nazionale.