Ingegnere presso il Comune di Cagliari dal 2010, dirige dal 2016 il settore Innovazione Tecnologica e Sistemi Informatici. Laureato in Ingegneria Elettrica presso l’Università di Cagliari ha iniziato il percorso professionale nel settore informatico come consulente in ambito Oracle e Java2, HTML e XML, specializzandosi poi nel settore di laurea in particolare nel campo Energia e Telecomunicazioni.
Nel 2009 ha prestato la propria attività come Dirigente Responsabile degli Impianti della ASL di Sassari per approdare dopo circa due anni al Comune di Cagliari prima nel settore dei Cantieri, poi Edilizia Privata e Pianificazione Territoriale ed infine dal 2016 nel settore dell’Innovazione Tecnologica, Sistemi Informativi ed Informatici.
Dal 2017 è Responsabile della Transizione Digitale del Comune di Cagliari. Tutto il percorso professionale è connotato da una forte passione per le nuove tecnologie legate al mondo digitale
Con l’adozione del PON Metro 2014-2020 un nuovo strumento affianca i territori urbani verso la costruzione di città più intelligenti, in linea con gli obiettivi e le strategie proposte per l'Agenda urbana europea. Il workshop si propone come momento di incontro tra tutti gli attori coinvolti, Autorità di Gestione del Programma, Autorità Cittadine, esperti dei territori, comunicando quanto si sta facendo per raggiungere gli obiettivi programmati.
Il PON Metro (Programma Operativo Nazionale "Città Metropolitane 2014 – 2020") ha una dotazione finanziaria di circa 892 milioni di Euro di cui 588 milioni di risorse comunitarie: 446 a valere sul Fondo di Sviluppo Regionale (FESR) e 142 sul Fondo Sociale Europeo (FSE), cui si aggiungono 304 milioni di cofinanziamento nazionale.
Il Programma, a titolarità dell’Agenzia per la Coesione Territoriale in qualità di Autorità di Gestione e di Certificazione, responsabile della gestione e attuazione, persegue l’obiettivo di incidere su alcuni nodi che ostacolano lo sviluppo delle maggiori aree urbane del paese. Le aree tematiche di intervento riguardano: l’Agenda Digitale Metropolitana, la Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana, l’inclusione sociale mediante la creazione di servizi e infrastrutture per i segmenti di popolazione più fragile. Le aree urbane sono i territori chiave su cui il programma interviene per cogliere le sfide di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile poste dalla Strategia di Europa 2020.
Le città interessate sono 14: Torino, Genova, Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina e Palermo. Le città capoluogo sono individuate quali Autorità urbane (AU) e assumono il ruolo di Organismo Intermedio (OI). Per ciascuna Città Metropolitana, il programma sostiene una strategia integrata, nella quale gli interventi sono proposti dalle città stesse sulla base di criteri condivisi e definiti dall’Autorità di Programmazione Nazionale.
IMPORTANTE: per accedere all'area congressuale ICity Lab, ospitata all'interno di SAIE, oltre l'iscrizione ai singoli eventi, è necessario richiedere il biglietto di ingresso SAIE a questo link.
Giovedì 12 ottobre ore 10.00-13.00 XXXIV Assemblea ANCI
Fiera di Vicenza - Via dell’Oreficeria,16
Con una dotazione finanziaria complessiva di 892 milioni di Euro, PON Città Metropolitane rappresenta il principale strumento a supporto delle priorità dell’Agenda Urbana Nazionale nel quadro della programmazione 2014-2020.
Nell’ambito del driver ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani, ricopre particolare rilevanza l’Agenda digitale metropolitana (Asse 1), cui sono destinati ben 152 M di Euro per sostenere la realizzazione di servizi pienamente interattivi e integrare i processi informativi tra enti dell’area metropolitana. Si pone quindi l’esigenza di fornire alle Città metropolitane strumenti di facile attivazione e disponibili in tempi relativamente brevi, al fine di accelerare la realizzazione delle progettualità previste dai 14 piani operativi in tema di Agenda Digitale.
Le convezioni SPC Cloud relative al Lotto 3 (Servizi di interoperabilità dati e cooperazione) e Lotto 4 (Servizi di realizzazione portali e servizi on-line) rappresentano, in questo senso, una utile “cassetta degli attrezzi” per rendere le amministrazioni del territorio metropolitano interoperabili e pienamente cooperative e per realizzare servizi digitali innovativi per cittadini e imprese.
Attraverso il confronto tra i principali attori nazionali della politica di coesione, i responsabili del sistema integrato di gare per la fornitura di servizi innovativi per le PA e le autorità politiche delle 14 Città metropolitane, il convegno si pone l’obiettivo di individuare i possibili step di una strategia di breve termine che integri strumento finanziario, il PON Metro, e lo strumento contrattuale, le convenzioni Consip.
A tal fine, FPA presenterà un efficace documento di analisi che si propone di connettere le azioni previste dai 14 programmi operativi con i servizi offerti nel quadro dei lotti 3 e 4 di SPC Cloud.
L’Italia resta il fanalino di coda tra i Paesi dell’unione Europea per utilizzo di servizi pubblici digitali da parte di cittadini e imprese: secondo l’eGovernment Benchmark 2018, solo il 22% degli italiani interagisce online con la pubblica amministrazione, contro una media europea del 53%.
Eppure, gli ultimi mesi hanno fatto registrare anche alcuni trend positivi, soprattutto in termini di usabilità e mobile friendliness dei servizi della PA. Segno che le diverse iniziative avviate da AgID e Team Digitale nell’ultimo biennio cominciano a produrre i loro effetti: accelerazione nel dispiegamento delle Piattaforme abilitanti (in particolare PagoPA e ANPR), lancio del progetto io.italia.it, diffusione di linee guida e toolkit sviluppate nell’ambito di Designers Italia, avvio del progetto ComunicaItalia.it per il marketing, la comunicazione e lo storytelling dei servizi digitali. Pur nella loro diversità, tali iniziative condividono lo stesso obiettivo di fondo: porre il cittadino al centro nei processi di progettazione, sviluppo, erogazione e promozione dei servizi pubblici on line.
Attraverso il confronto tra enti di governance dell’innovazione, amministrazioni virtuose e operatori di mercato, intende costituire un importante momento di approfondimento sull’avanzamento dei principali progetti strategici inerenti alla cittadinanza digitale e alle iniziative avviate a livello locale per abilitare la costruzione di servizi sempre più semplici ed efficaci per i cittadini.
Il Responsabile per la Transizione al Digitale è la figura dirigenziale cui è attribuito il compito di garantire operativamente la trasformazione digitale dell'amministrazione, coordinandola nello sviluppo dei servizi pubblici digitali e nell’adozione di nuovi modelli di relazione trasparenti e aperti con i cittadini.
Partendo dall’analisi dei dati aggiornati sulle nomine dei RTD nei vari enti pubblici, in questa sessione approfondiremo il ruolo che i Responsabili per la transizione digitale possono avere a livello locale, non solo nel guidare la digitalizzazione del proprio ente, ma anche nell’abilitare forme di collaborazione tra RDT sul territorio, anche a livello di area vasta.
Per iscriversi all'evento compilare il form cliccando QUI
Il Cantiere IoT per i servizi locali è il nuovo tavolo di lavoro di FPA dedicato al tema del miglioramento e dell’efficientamento dei servizi pubblici locali attraverso la data governance e le tecnologie digitali.
Sviluppare di servizi pubblici digitali semplici ed efficaci rappresenta l’obiettivo ultimo della stratega nazionale per il digitale, delineata dal Piano triennale per l’informatica pubblica 2019-2021, finalizzata a recuperare il gap del dell’Italia rispetto alle migliori esperienze europee e mondiali. Le classifiche internazionali degli ultimi anni restituiscono infatti la fotografia di un Paese ancora gravato da forti ritardi sul fronte dell’interlocuzione digitale tra PA, cittadini e imprese. Ritardi resi ancor più evidenti dalla drammatica emergenza sanitaria che ha caratterizzato la prima metà del 2020. Eppure, alcuni trend recenti sembrano dimostrare che l’Italia ha finalmente imboccato la strada giusta. Merito dell’accelerazione nell’implementazione di alcuni grandi progetti-Paese (piattaforme abilitanti, modello di interoperabilità, linee guida e kit di design) e della capacità di amministrazioni virtuose di ridisegnare i propri servizi in base ai bisogni dell’utenza.
Partendo dai dati della ricerca “L’Indagine sulla maturità digitale dei Comuni”, realizzata da FPA in esclusiva per Dedagroup Public Services e basata sul modello Ca.Re. (Cambiamento Realizzato) di Dedagroup, i rappresentanti di enti centrali e locali si confrontano sui possibili percorsi di collaborazione tra PA e vendor tecnologici necessari a valorizzare le lezioni apprese nella fase di lockdown e a consentire il raggiungimento di una vera maturità dei servizi pubblici digitali italiani.
Sperimentazione, innovazione, servizi digitali e infrastrutture abilitanti. Sono queste le attività che stiamo portando avanti entro il Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane ed entro il perimetro definito dal CAD e dal Piano Triennale. Il primo semestre del 2020 ha reso necessaria un’accelerazione nella trasformazione digitale dell’intera PA: valorizzazione e salvaguardia del patrimonio informativo, cloud e servizi digitali nei progetti del Piano Operativo di Cagliari rappresentano il cardine delle azioni che consentono di affrontare e superare le emergenze e di gettare le basi di una nuova PA, più consapevole, più digitale. In questo seminario avremo modo di evidenziare alcuni tra i progetti significativi in corso.
La crisi pandemica e il lockdown hanno prodotto sui nostri contesti urbani e territoriali stress improvvisi e senza precedenti, non solo di natura strettamente sanitaria, con effetti drammatici per i territori più colpiti, ma anche dal punto di vista sociale, economico e funzionale.
Per le amministrazioni locali, “le più esposte dello Stato”, l’emergenza sanitaria si è tradotta sin da subito in un’emergenza organizzativa (mettere in sicurezza il proprio personale consentendo lo svolgimento delle prestazioni da remoto) e amministrativa (garantire l’erogazione dei servizi indifferibili e l’attivazione dei nuovi servizi emergenziali di supporto alla popolazione).
L’attenzione immediata è stata rivolta, in primis, alle fragilità urbane, alle categorie più vulnerabili, colpite dall’aggravamento di pregresse difficoltà di accesso ai beni primari.
Una condizione che, come ha rilevato Aldo Bonomi in occasione del primo convegno sulle città resilienti al FORUM PA di luglio, ha portato tutti gli amministratori “ad abbassare lo sguardo” verso i propri cittadini, incontrando, con sorpresa e conforto, la solidarietà e la mobilitazione straordinaria della “comunità ampia” dei volontari, delle organizzazioni del terzo settore e delle forze di protezione civile.
Durante l’emergenza pandemica il digitale è stato un elemento fondamentale di supporto trasversale a tutti gli ambiti di intervento. I comuni sono intervenuti attivando nuovi servizi digitali, riconvertendone alcuni prima erogati in presenza, accelerando processi di digitalizzazione basati sull’utilizzo dei dati e mettendoli in esercizio. L’“operosità digitale” dei comuni in emergenza, tra l’altro, è documentata dalla capacità di aver erogato in pochi giorni più di 400 milioni di buoni spesa alle famiglie in difficoltà, una delle azioni istituzionali più efficienti dei 3 mesi di emergenza sanitaria.
Il ricorso massivo al lavoro da remoto sia da parte del settore pubblico che di quello privato ha modificato sensibilmente i tempi, gli spazi, le condizioni d’uso e i flussi di mobilità nelle città. Se, secondo le stime, lo smart working sarà attivato per percentuali sempre più ampie di personale pubblico e privato, modelli urbani consolidati, come quelli basati sulla concentrazione delle funzioni terziarie e sulle polarità territoriali, saranno profondamente alterati, con conseguenze dirompenti in termini di mobilità, flussi di traffico, distribuzione di nuove funzioni, riconversione di attività, economie del mercato immobiliare.
Parti intere di città potrebbero essere “svuotate” di funzioni “storiche”, mentre alla diffusione del lavoro agile nel territorio potrà corrispondere l’emersione di nuovi servizi di prossimità per il soddisfacimento di bisogni non solo essenziali.
L’obiettivo del convegno è quello di “alzare lo sguardo” verso la “ripresa” delle città, provando ad esaminare le conseguenze di lunga durata degli impatti dell’emergenza nel modo di vivere e di concepire la vita urbana: quali sono i mutamenti più profondi e qual è l’“eredità positiva” della crisi da affidare al new normal e consegnare alla governance del futuro?
Città e territori rappresentano i luoghi reali in cui si attueranno le nuove strategie nazionali per lo sviluppo sostenibile. Le comunità urbane e le loro amministrazioni rappresenteranno i principali soggetti chiamati ad avviare le trasformazioni ambientali, sociali ed economiche necessarie al rilancio del paese, grazie anche al supporto delle nuove tecnologie.
L’evento intende approfondire come l’applicazione del paradigma della responsive city, basato sull’utilizzo intelligente di piattaforme digitali e tecnologie IoT, può contribuire al miglioramento dei rapporti con i cittadini, all’efficientamento dei servizi pubblici locali, a un ripensamento degli spazi urbani delle attività pubbliche, commerciali e produttive in un’ottica di prossimità e sostenibilità,a rinnovatiequilibri nelle dinamiche territoriali di area vasta.
I tavoli di FORUM PA sono incontri di lavoro collaborativo, riservati ai dirigenti delle amministrazioni pubbliche, creati in partnership con aziende private che contribuiscono al confronto portando lo stato dell’arte delle più avanzate innovazioni tecnologiche. Per inviare una richiesta di partecipazione scrivere a eventi@forumpa.it indicando il codice e il titolo del tavolo di lavoro, nome e cognome, funzione ed ente di appartenenza.
Come garantire lo sviluppo di servizi pubblici digitali sempre più semplici, accessibili e a misura di utente?In questo appuntamento verranno approfondite le iniziative previste dal Piano triennale per l’ICT pubblico 2020-2022 in tema di design, usabilità eaccessibilità di servizi e portali della PA, integrazione e diffusione delle piattaforme abilitanti (SPID, CIE, PagoPA, app IO), partecipazione delle amministrazioni italiane alle iniziative avviate sul tema a livello europeo (Single Digital Gateway,WADcher).
I tavoli di FORUM PA sono incontri di lavoro collaborativo, riservati ai dirigenti delle amministrazioni pubbliche, creati in partnership con aziende private che contribuiscono al confronto portando lo stato dell’arte delle più avanzate innovazioni tecnologiche. Per inviare una richiesta di partecipazione scrivere a eventi@forumpa.it indicando il codice e il titolo del tavolo di lavoro, nome e cognome, funzione ed ente di appartenenza.
Realizzare servizi digitali semplici da usare, trasparenti ed inclusivi rappresenta uno degli obiettivi fondamentali delle strategie di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni. Negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti su questo fronte, grazie allo sviluppo di linee guida di design di portali e servizi, la maggiore diffusione delle piattaforme nazionali per l’accesso ai servizi e le sperimentazioni di soluzioni di intelligenza artificiale per migliorare l’interlocuzione digitale tra PA e cittadino.
Eppure, il panorama della PA italiana, soprattutto a livello locale, è ancora oggi caratterizzato da livelli di maturità molto differenti in termini di maturità della propria offerta di servizi digitali.
Al fine di raggiungere l’obiettivo dell’80% dei servizi essenziali erogati online entro il 2026, il PNRR prevede specifiche misure che, nel complesso, definiscono un quadro organico di interventi volti a migliorare la user experience dei servizi online e la loro definitiva integrazione con le piattaforme abilitanti.
In questo talk approfondiremo le sfide che attendono le PA nel quadro del percorso di attuazione di queste misure, attraverso il confronto con i soggetti attuatori dei diversi interventi, le amministrazioni comprese nel perimetro dei diversi investimenti e le aziende tecnologiche che si propongono di accompagnare PA centrali e locali nel loro percorso di digitalizzazione verso servizi sempre più a misura di cittadino.