Gli eventi di apertura di FORUMPA17 si susseguiranno nella mattina per disegnare un percorso che ruota intorno all'innovazione, alle riforme, alla sostenibilità della PA perché, a sua volta, sia un motore di sviluppo equo e sostenibile per il Paese.
Alle ore 9.30, nella grande hall espositiva del FORUMPA17, si svolgerà la cerimonia inaugurale con il taglio del nastro e gli indirizzi di saluto. Seguirà una presentazione della riforma della PA, madre di tutte le riforme, da parte della Ministra Madia intervistata da Claudio Cerasa, direttore de "Il Foglio" e un convegno, aperto dal Presidente dell'ISTAT Giorgio Alleva e chiuso da Direttore generale dell'AgID Antonio Samaritani, sullo sviluppo sostenibile, i suoi indicatori e il ruolo dell'innovazione tecnologica. Parteciperanno i vertici della ziende e degli Enti main sponsor di FORUMPA17.
Giunto alla sua 30° edizione, FORUM PA rilegge la sua storia, ma guarda soprattutto al futuro e al percorso necessario perché la PA sia davvero e sia riconosciuta come attore fondamentale nell’innovazione del Paese, verso uno sviluppo equo e sostenibile.
All’interno della Conferenza, che vedrà un vivace alternarsi di voci diverse, con una grande attenzione ai giovani, una sessione sarà dedicata al tema “ La sfida della modernizzazione del settore pubblico per i Governi nazionale europei", presieduta dal Ministro per la PA Giulia Bongiorno, con la partecipazione di altri Ministri europei della pubblica amministrazione.
Le città sono l’istituzione di governo più vicina ai cittadini e alle imprese e per questo, che le governa, si trova ad affrontare direttamente sfide sempre più complesse: domande sociali ed economiche, cambiamenti climatici, ed, evidentemente, emergenze sanitarie.
È importante che si diffonda la cultura e la prassi della città resiliente intesa come un modello di governo in grado di gestire risposte sociali, economiche e strutturali per permettere al territorio di sopravvivere, adattandosi alle sfide e alle minacce che provengono dall’ambiente esterno. Un modello improntato alla flessibilità e fondato sulla prevenzione, la formazione e la conoscenza. Al contrario, è difficile parlare di smart cities e di smart communities se non si creano le condizioni per rendere meno vulnerabili e più sicuri i nostri centri urbani, se singole azioni e interventi non sono coerenti con un modello di intervento condiviso che consideri le città nella loro complessità e nelle diverse dimensioni infrastrutturali, sociali ed economiche.
L’incontro vuole approfondire le diverse dimensioni che rendono una città resiliente: l’infrastruttura tecnologica, il valore della comunità, la Governance dei dati e delle informazioni.