Le persone che hanno partecipato

Fabrizio Barca

Fabrizio Barca

Statistico ed economista, è oggi coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità.
E’ stato dirigente di ricerca in Banca d’Italia, responsabile delle previsioni macroeconomiche, di indagini sulle imprese e di progetti di studio sugli assetti proprietari delle imprese e Capo Dipartimento della politica pubblica per lo sviluppo nel Ministero Economia e Finanze. Come presidente del Comitato OCSE per le politiche territoriali e advisor della Commissione Europea, ha coordinato amministratori pubblici e studiosi nel disegno di un metodo nuovo di intervento per i territori in ritardo di sviluppo: il “place-based approach”. Questa esperienza lo ha condotto a diventare Ministro per la Coesione territoriale nel Governo Monti di emergenza nazionale 2011-2013.

Ha avanzato una proposta di riforma dell’organizzazione dei partiti: “Luoghi ideali”. Ha insegnato e insegna in Università italiane e francesi ed è autore di molti saggi e volumi fra cui: Some Views on US Corporate Governance, Columbia Business Law Review, 1998; Il Capitalismo italiano. Storia di un compromesso senza riforme, Donzelli, 1999; The Case for Regional Development Intervention. Place-Based versus Place-Neutral Approaches, Journal of Regional Science, 2012 (con P. McCann e A. Rodriguez-Pose); La Traversata. Una nuova idea di partito e di governo, Feltrinelli, 2013.

 

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Ha partecipato a:

La qualità dello sviluppo: inclusione e lotta alle disuguaglianze

Roma, 23 Maggio, 2017 | 11:00

È disponibile la registrazione video dell'evento

La crisi economica in atto ha acuito la crescita delle disuguaglianze sociali con impatti evidenti sulla coesione sociale e, in ultima istanza, sulla qualità della vita della popolazione.

In tale contesto le amministrazioni pubbliche, con i comuni in testa, sono impegnate in azioni di social innovation tese a ridurre le crescenti disuguaglianze sociali, potenziare la componente innovativa delle politiche per l’integrazione e l'inclusione e riequilibrare il rapporto tra fasce attive e inattive della popolazione. L’allargamento degli orizzonti dello stato sociale impone inoltre la necessità di un welfare territoriale che coinvolga anche la società civile nelle sue diverse forme e che comprenda la promozione della coesione, la riduzione delle disuguaglianze sociali e l’accesso ai diritti fondamentali.
In questo contesto la distanza tra “centri” e “periferie” del Paese, tra città e “campagna” diventa esempio e metafora di una distanza culturale che diventa distanza politica e contrapposizione di interessi a volte percepiti come inconciliabili.

Il convegno si propone, partendo da una riflessione sulle “aree interne” del Paese, di presentare e verificare le strategie di inclusione anche alla luce di esperienze “sul campo” di amministratori locali. 

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 1, "Sconfiggere la povertà", ma parleremo anche di "Sconfiggere la fame", "Salute e benessere", "Istruzione di qualità", "Acqua pulita e servizi igienico-sanitari", "Energia pulita e sostenibile", "Buona occupazione e crescita economica", "Ridurre le disuguaglianze".

Conversazione con...Fabrizio Barca

Roma, 10 Luglio, 2020 | 13:30

Statistico ed economista, Fabrizio Barca è oggi coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità.
E’ stato dirigente di ricerca in Banca d’Italia, responsabile delle previsioni macroeconomiche, di indagini sulle imprese e di progetti di studio sugli assetti proprietari delle imprese e Capo Dipartimento della politica pubblica per lo sviluppo nel Ministero Economia e Finanze. Come presidente del Comitato OCSE per le politiche territoriali e advisor della Commissione Europea, ha coordinato amministratori pubblici e studiosi nel disegno di un metodo nuovo di intervento per i territori in ritardo di sviluppo: il “place-based approach”. Questa esperienza lo ha condotto a diventare Ministro per la Coesione territoriale nel Governo Monti di emergenza nazionale 2011-2013.

Carlo Mochi Sismondi intervisterà Fabrizio Barca cominciando col chiedergli che impatto ha avuto il lockdown e in generale l’emergenza pandemica sulle disuguaglianze. L’intervista proseguirà poi volgendosi al futuro e alle azioni necessarie per una Pubblica Amministrazione che sia all’altezza delle aspettative del Paese e sia orientata ad attuare le politiche necessarie per una maggiore giustizia sociale ed ambientale.

 

Cambiare la PA per cambiare il paese

Roma, 2 Novembre, 2020 | 09:31

Dopo i momenti dell’emergenza, con la necessità di essere tempestivi per salvare vite, imprese, lavoro e futuro di tanti che si sono trovati in grave pericolo, ora è il momento di costruire su questa esperienza una nuova e diversa solidità del Paese. L’amministrazione pubblica è senz’altro uno dei pilastri di questa costruzione.

Nome primarie, direttive e raccomandazioni, a cominciare dal “Decreto rilancio” e dal “Decreto Semplificazioni” per arrivare alle direttive sui concorsi pubblici, sullo smart working, sulle competenze digitali hanno tracciato una strada che deve però ancora essere percorsa dalle donne e dagli uomini che lavorano e lavoreranno nella PA, che devono ritrovare orgoglio, dignità e fiducia al servizio di tutta la comunità nazionale.

Questa fiducia non si raggiunge senza un profondo cambiamento sia nei modelli organizzativi sia nei comportamenti, ma questo cambiamento deve basarsi su radici profonde: la PA è e deve essere garanzia dei diritti contro gli arbitri, deve abilitare opportunità per tutti a cominciare dai più deboli, deve essere presidio di giustizia sociale ed ambientale. E’ questo ruolo, indicato dalla nostra Costituzione, che detta poi obiettivi strategici e missioni che diventano la bussola di ogni riforma perché non sia fine a sé stessa, ma costruzione di valore pubblico.

In questo convegno, che aprirà il “FORUM PA 2020 Restart Italia” ci rifaremo a questi principi guida per esaminare cosa vuol dire semplificare senza tradire, rendere efficace e tempestivo il processo di procurement senza abbandonare i presidi di legalità, modificare profondamente le modalità di lavoro rispettando le persone e le loro diversità senza dimenticare la misura delle responsabilità e dei compiti di ciascuno, immettere nuove forze e nuove professionalità nella PA senza smettere di interrogarci ogni volta sulla stessa ragion d’essere di ogni unità produttiva e sulla sua missione, rafforzare radicalmente le competenze dell’amministrazione aprendosi a nuove collaborazioni verso un’innovazione realmente aperta.
Per questo apriremo un confronto con la politica, con i lavoratori della PA  e i loro rappresentanti, con gli stakeholder e con chi ha affrontato questi temi nella ricerca e nell’Università.

Ridurre le disuguaglianze, favorire la coesione sociale e territoriale e la parità di genere

Roma, 25 Giugno, 2021 | 14:00

La registrazione video dell'evento è disponibile cliccando QUI

Non può esserci sviluppo equo, sostenibile e duraturo senza una maggiore uguaglianza e coesione sociale e territoriale. In questo scenario approfondiremo le azioni necessarie a promuovere una crescita inclusiva della comunità nazionale, insieme alla riduzione delle disuguaglianze territoriali, generazionali e di genere, anche attraverso la concreta applicazione dei paradigmi dell’open government e dell’innovazione sociale.