Le persone che hanno partecipato

Eleonora Rizzuto

Eleonora Rizzuto

Consulente del lavoro e lead auditor ISO 14001 e SA8000, laureata in Scienze Politiche, Economia Aziendale, svolge un ruolo direttivo nella CSR e nello Sviluppo Sostenibile dal 2007. Fino a quella data ha ricoperto il ruolo di Lead financial controller nella progettazione di impianti industriali nazionali ed internazionali. Ha svolto le sue attività professionali in molti Paesi europei ed extraeuropei. I più significativi per la sua carriera sono stati: il South Carolina (USA), l’Iran e la Francia. Nel 2015 ha fondato l’Associazione Italiana per lo Sviluppo dell’Economia Circolare (AISEC) di cui è Presidente. Dal 2016 è co-coordinatrice per ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) del Goal 12 – Produzione e Consumo Responsabili. Fa parte di molti Consigli Direttivi tra cui lo Standards Committee RJC (Responsible Jewellery Council) che si occupa di definire standards etici per le miniere estrattive.

Ha sempre lavorato in contesti multinazionali e operato come volontaria presso organizzazioni di cittadinanza attiva e a tutela dei diritti dei consumatori. E’ autrice di diverse pubblicazioni tra cui: “Liberalizzazione dei servizi di pubblica utilità (energia, gas, telefonia)”, 2001; “Lavoro dei minori in Iran”, 2003 ; “Comunicazione sociale e formazione sulla contraffazione e pirateria”, 2005. “Economia Circolare: il nuovo Rinascimento”

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Ha partecipato a:

Un nuovo modello di procurement pubblico รจ possibile?

Roma, 23 Maggio, 2017 | 15:00

Gli acquisti della PA italiana valgono 130 miliardi di euro, pari all’8,4% del PIL. Una cifra importante a fronte della quale il nuovo Codice dei Contratti pubblici e delle Concessioni intende intervenire per eliminare o quanto meno ridurre quei fenomeni di frammentazione e mancata organizzazione, che in passato hanno minato l’efficienza della PA ed hanno costituito un humus ideale per nascondere fenomeni più o meno espliciti di clientelismo o corruzione.

Il digitale promette di trasformare i processi di procurement pubblico in ogni loro fase rendendoli più veloci, efficienti e trasparenti entro il 2018. Ma a che punto siamo con l’applicazione del Codice e la produzione normativa ad esso collegata (la cosiddetta “soft law”) e con il processo di digitalizzazione ed interconnessione tra i sistemi e le basi dati delle PA coinvolte?

Come risponde il mercato alle novità normative e cosa chiede alla PA per far ripartire il mercato degli acquisti pubblici in nome di un nuovo patto tra Istituzioni, Imprese e Cittadini improntato alla trasparenza, alla correttezza ma anche e soprattutto all’efficienza che garantisce la qualità dei servizi per gli utenti di cui la nostra PA ha profondamente bisogno per garantire la sua qualità e sostenibilità?

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 16 "Pace, giustizia e istituzioni solide", ma parleremo anche di "Consumo e produzione responsabili"

Procurement Innovativi e Circolari

Milano, 25 Ottobre, 2017 | 11:45

REGISTRAZIONE VIDEO DELL'EVENTO

Ci troviamo oggi a parlare di Green Public Procurement (GPP) e e-Procurement, elementi essenziali per processi di innovazione e dei Living Lab urbani dove le imprese dell’ecosistema cittadino sperimentano nuove soluzioni di sostenibilità ambientale, sociale, economica. Alcune tipologie di acquisti pubblici stanno evolvendo attraverso il GPP verso un’economia circolare, ossia un’economia in grado di minimizzare i risci della catena di fornitura, la produzione di rifiuti e inquinanti, e nel contempo di ridurre al minimo l’utilizzo di energia e materie prime, attraverso la progettazione di un ciclo di vita degli oggetti nel quale gli scarti e rifiuti post-produzione e post-consumo divengano risorse e materie prime-secondarie per un nuovo ciclo produttivo.

Tra gli esempi di politica di public procurement circolare: la predisposizione di strumenti paperless, l’aggregazione degli acquisti e la condivisione di strutture e servizi, l’edilizia circolare, forme innovative di collaborazione tra gli attori coinvolti, in particolare tra pubblico e privato. Come reagiscono le amministrazioni locali a questa nuova spinta? Qual è il contesto in cui si inserisce il public procurement circolare in Italia e in Europa?