Le persone che hanno partecipato

Sauro Angeletti

Sauro Angeletti

Sauro Angeletti, Dottore di ricerca in Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, dirige l’Ufficio per l’innovazione amministrativa, lo sviluppo delle competenze e la comunicazione del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Si occupa, tra gli altri, dei temi della riforma della pubblica amministrazione, dell’innovazione dei modelli organizzativi, della semplificazione amministrativa, dello sviluppo delle competenze del personale pubblico, dei sistemi di pianificazione, programmazione e controllo e di quelli della misurazione e valutazione della performance individuale e organizzativa, della gestione degli asset intangibili legati alla conoscenza e dello sviluppo dei nuovi modelli di lavoro pubblico. Rispetto a tali temi, è autore di articoli e pubblicazioni e svolge anche attività di docenza rivolta ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni

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Ha partecipato a:

Le misure di semplificazione della legge Madia alla prova dell’implementazione

Roma, 23 Maggio, 2017 | 15:00

L’implementazione è il momento della  verità di una politica.
Approvate le norme, si apre la fase più delicata, quella dell’attuazione.

Il convegno è l’occasione per fare il punto con i diversi attori su:

  • la nuova conferenza di servizi,  le best practices  e  il ruolo della presidenza del Consiglio;
  • la nuova modulistica standardizzata,  una “PA che chiede una volta sola” (concentrazione dei regimi, SCIA unica e il ruolo degli sportelli unici);
  • le attività di sostegno e nell’ambito del PON GOVERNANCE (Progetti Delivery Unit e Supporto all’operatività della riforma nei territori);
  • Il ruolo delle piattaforme telematiche

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 16 "Pace, giustizia e istituzioni solide".

I progetti avviati dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e le opportunità di partecipazione e collaborazione per gli enti locali

Roma, 25 Maggio, 2017 | 14:30

Il Dipartimento della funzione pubblica in collaborazione con ANCI nazionale, presenta i progetti volti a supportare le autonomie locali nel processo di modernizzazione, potenziamento e riforma delle proprie capacità amministrative. In particolar modo i progetti, promossi e attivati dal DFP supporteranno gli enti locali nell’attuazione dei processi di digitalizzazione dei servizi pubblici, nel riordino territoriale delle funzioni e nell’accompagnamento all’attuazione della riforma Madia, con particolare riguardo al FOIA, alla nuova regolamentazione sulla trasparenza dell’azione pubblica, alla riforma delle società partecipate, alla semplificazione degli atti amministrativi ed ai sistemi di gestione e valutazione del personale. Nell’incontro, rivolto prioritariamente ai referenti delle Città Metropolitane, si approfondiranno le finalità, le azioni previste, e le modalità di partecipazione da parte degli enti locali nell’ottica di definire un quadro di intervento unitario e coordinato.

La Strategia Nazionale per le Aree Interne: quali azioni per il rafforzamento dei sistemi intercomunali

Roma, 15 Maggio, 2019 | 11:00

Nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne ai sindaci è affidato un ruolo da protagonista e l’associazionismo comunale rappresenta l’occasione per il rafforzamento delle istituzioni locali e la crescita dei territori. La scelta delle funzioni e dei servizi pubblici da gestire in forma associata deve essere in linea con gli obiettivi generali delle strategie elaborate dalle singole aree e con una prospettiva temporale di lungo termine. A 4 anni dall’inizio dell’esperienza SNAI i processi di costruzione dei sistemi intercomunali stanno facendo emergere fra i sindaci dei “comuni interni” specifici fabbisogni a cui dare risposte, tarate sui diversi stadi di costruzione delle strategie d’area o di attuazione degli interventi.

Il seminario di FormezPA, nell’ambito del progetto La Strategia nazionale per le aree interne e i nuovi assetti istituzionali, è un’occasione di confronto con i primi cittadini impegnati nella SNAI per conoscere quali difficoltà incontrate nella costruzione di strutture intercomunali e nella riprogettazione gestionale delle funzioni; fornire prime risposte in relazione ai bisogni di supporto; apprendere buone pratiche da adottare in altri territori per velocizzarne il percorso e la realizzazione degli interventi.

Trasformazione digitale e organizzativa: progettare il cambiamento della PA con il POLA

Eventi sul territorio, 29 Marzo, 2021 | 15:00

La trasformazione digitale impone un ripensamento dei modelli organizzativi del lavoro. Non basta digitalizzare processi e strumenti “vecchi”: per il vero cambio di passo serve ripensare in chiave nuova il modo in cui si lavora. Nel settore pubblico, la pandemia ha portato alla ribalta il tema dello Smart Working, talvolta stravolgendone il senso e il fine, ma sicuramente favorendo una riflessione attenta sul peso dei principi che sono alla base: autonomia, responsabilizzazione, flessibilità e obiettivi. 

Ci si chiede allora cosa hanno a che fare questi principi con la trasformazione digitale nella PA, di cui lo Smart Working rappresenta la punta dell’iceberg, racchiudendo in sé molte delle dimensioni su cui agire per una vera trasformazione digitale: l’organizzazione e i processi, la gestione e il management, le persone e le loro competenze, il governo di spazio e tempo, ma anche le tecnologie e il rapporto con i cittadini. 

Seppure ancora a regime emergenziale, le Pubbliche Amministrazioni sono state invitate a pensare in modo programmatico e strategico lo Smart Working di quella che è stata chiamata “nuova normalità”. Con il Piano Organizzativo del lavoro agile, si progetta e si indica come mettere in pratica nuovi modi di lavorare nella PA tenendo insieme, in un esercizio sì difficilissimo ma potenzialmente dirompente, tecnologie, persone, organizzazione e società. 

Il POLA mette al centro riflessioni su temi importanti come il reclutamento del personale e l’attrattività della PA e la valorizzazione delle competenze delle persone e una nuova leadership illuminata, la valutazione delle performance, il ripensamento della funzione dell’HR nel settore pubblico e le piattaforme e le tecnologie che abilitano il digital workplace.  

Progettare il cambiamento significa riflettere su queste dimensioni e individuare misure e azioni in grado di attuarlo. Come sfruttare quindi al meglio l’occasione del POLA per attuare la trasformazione digitale della PA attraverso la leva dello Smart Working?  

 

PA smart: attori, processi e strumenti per un lavoro pubblico realmente “agile”

Roma, 23 Giugno, 2021 | 16:30

 

Flessibilità organizzativa, digitalizzazione, lavoro per obiettivi, orientamento ai risultati, nuovi team ibridi. Sono solo alcune delle parole chiave che guidano il percorso di consolidamento e di messa a regime dello Smart Working post emergenza. Uno Smart Working che contribuisce al percorso di modernizzazione e trasformazione digitale e organizzativa degli Enti pubblici. 

Partendo dalle indicazioni previste dalle linee guida per il Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA) fino alle linee programmatiche del Ministro Brunetta per arrivare alle iniziative previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’evento mira a fare il punto sullo stato dell’arte del lavoro agile nella PA analizzando tutte le dimensioni su cui agire  per una vera trasformazione digitale: l’organizzazione e i suoi processi, le persone e le loro competenze, le tecnologie e i nuovi concetti di spazio di lavoro e di strumenti a supporto del lavoro a distanza e in team.  

PA Competente: formare le persone. Cambiare il sistema per guidare il cambiamento

Roma, 22 Giugno, 2021 | 09:30

Formare i dipendenti pubblici è l’imperativo per i prossimi anni non solo per gestire bene le risorse del PNRR, ma per mettere le Pubbliche Amministrazioni in grado di progettare, pianificare e gestire qualsiasi tipo di politica e di intervento pubblico che guardi al benessere e allo sviluppo della collettività.

Riqualificazione delle persone, formazione e aggiornamento professionale sono azioni fondamentali per consentire ai dipendenti pubblici di acquisire quelle competenze e capacità che le trasformazioni degli ultimi anni stanno richiedendo. Competenze tecnico-specialistiche, competenze digitali ma anche competenze trasversali, gestionali e organizzative: il ventaglio delle skills di cui il dipendente pubblico deve disporre si amplia e si differenzia.

Come possiamo garantire la giusta formazione nel settore pubblico? Come dobbiamo lavorare a livello di sistema per una nuova “riforma della formazione della PA”? Su cosa puntare affinché si indaghino bene i fabbisogni formativi degli enti, si individuino in modo corretto le competenze da rafforzare o da acquisire e si strutturino adeguati piani formativi che sappiano adottare anche innovative tecniche e metodologie di formazione?

Spazio MEF. Il POLA del MEF: i punti di forza di una best practice riconosciuta

Roma, 23 Giugno, 2021 | 13:00

Il primo POLA (Piano organizzativo del lavoro agile) del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) è stato costruito "dal basso" grazie all’impegno di  tutti i Dipartimenti del Ministero, degli Uffici di diretta collaborazione con l’Autorità Politica, del Comitato Unico di Garanzia e dell’Organismo Indipendente di Valutazione.

Nell’ambito della prima ricerca sulla qualità dei POLA 2021-2023 condotta dal Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il MEF è stato riconosciuto come PA benchmark per il lavoro agile, sul podio degli enti con la più alta qualità programmatica complessiva dei Piani di Lavoro Agile  assieme all’ ISTAT e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il Seminario mira a fare il punto sullo stato dell’arte del lavoro agile al MEF, partendo dai punti di forza del POLA dell’Amministrazione e delineando le fasi di sviluppo e miglioramento per il periodo post-emergenziale.

Working Anywhere. Modelli di lavoro ibrido e percezione del dipendente pubblico

Eventi sul territorio, 23 Marzo, 2022 | 11:00

Mentre sul fronte normativo le “Linee guida in materia di lavoro agile nelle Amministrazioni Pubbliche” del Dipartimento della Funzione Pubblica e il rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro delle Funzioni centrali definiscono la strada della nuova normalità in materia di organizzazione del lavoro, le Amministrazioni Pubbliche si confrontano operativamente con modelli che traggono insegnamento dall’esperienza della pandemia e cercano di superarla e strutturarla ma anche di programmarla. 

Come emerge dai dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, “le evidenze ci dicono che il futuro del lavoro non è solo remoto o solo presenza, ma un equilibrio ibrido e intelligente”. Un lavoro ‘connesso’ in termini di luoghi in cui si svolge (fisico – digitale), di persone che coinvolge e di tecnologie che lo sostengono. E la tecnologia può rappresentare un giusto alleato nel processo di adozione dell’hybrid work. Come fare in modo allora che si svolga in sicurezza (nell’accesso ai servizi e nella fruizione degli stessi) e in modo fluido annullando la differenza tra presenza e remoto?

Nel digital talk organizzato da FPA in collaborazione con Citrix ragioneremo sulla nuova frontiera del lavoro ibrido, sulle tendenze in atto e su come queste si stanno diffondendo nel settore pubblico, indagheremo le criticità nell’implementazione di questo modello e le leve su cui agire per superarle, ma cercheremo di capire anche qual è la percezione dei dipendenti pubblici davanti a questa nuova sfida.

 

"C" come capitale umano: potenziare le competenze, rafforzare la formazione per ri-formare la PA

Roma, 16 Giugno, 2022 | 12:00

Il convegno prende le mosse dai bisogni formativi dei dipendenti pubblici, per illustrare il Piano “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”. Si tratta del programma straordinario di formazione e aggiornamento che andrà a 3,2 milioni di dipendenti pubblici: il primo scopo è quello di aumentare le competenze e perciò agevolando l’iscrizione a corsi di laurea e master negli atenei italiani; il secondo obiettivo è quello di avere programmi formativi per aiutare le transizioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a partire da quella digitale.