Tra i problemi che le città si trovano oggi ad affrontare, c’è la questione dei contrappesi locali agli squilibri della globalizzazione, che per le grandi città è stata spesso sinonimo di progresso, ma allo stesso tempo ha approfondito il divario con le aree periferiche e rurali. Utilizzando i modelli introdotti o rilanciati dall’economia collaborativa – nuovi spazi di lavoro in condivisione che diventano spazi di comunità, riorganizzazione sostenibile delle filiere produttive, piattaforme digitali che attivano progetti per valorizzare il patrimonio locale - può partire dalle città il processo di riavvicinamento tra comunità locali e dimensione globale, metropoli e territorio, nel segno di un’economia inclusiva e resiliente?
Un ulteriore risultato dell’effetto moltiplicatore della globalizzazione, è la difficoltà delle città di fare rete tra loro. Ci sono grandi sfide che accomunano tutte le città del mondo e che nessuna può risolvere da sola, ma spesso è difficile far sì che le buone pratiche locali diventino replicabili. Si fa strada nell’immaginario degli addetti ai lavori la necessità di ri-disegnare i territori, con un approccio collaborativo tra amministrazioni, imprese, centri di ricerca e cittadini, per poi trasferire il bagaglio di conoscenze e competenze da un contesto all’altro creando un circolo virtuoso.
Cosa occorre affinché i territori possano attivare percorsi di mutuo sostegno e apprendimento reciproco influenzando positivamente la governance globale? Con quali strumenti favorire partecipazione diffusa, trasparenza e accountability? Sulla scia di alcune esperienze concrete, sia locali che internazionali, saranno elaborate in maniera interattiva idee e parole chiave per iniziare a rispondere a queste domande.
Per ascoltare le registrazioni dei tavoli di lavoro, cliccare sui rispettivi link:
- Tavolo di lavoro 1
- Tavolo di lavoro 2
- Tavolo di lavoro 3
- Tavolo di lavoro 4
- Tavolo di lavoro 5