Le persone che hanno partecipato

Andrea Caneschi

Andrea Caneschi


Professore di Chimica Generale ed Inorganica dell’Università di Firenze
- Direttore del Consorzio INSTM, Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali. Membro della direzione del European Institute of Molecular Magnetism, EIMM e della società consortile GRINT (Gruppo Ricerca Innovazione Nanotecnologie Toscano).
-Membro del collegio di dottorato in Scienze Chimiche ed in Scienze e Tecnologia dei Materiali. Supervisor di oltre 50 tra post-docs, studenti Erasmus, dottorandi (Marie Curie Training Site del V e VI FP della EC) e di oltre 40 contratti di Assegni di Ricerca e di post-doc italiani.
-Partecipante o responsabile in progetti PRIN, FISR, FIRB e C.N.R., ed europei RTNs del IV FP “3MD”, V FP “Molnanomag” e VI FP “Quemolna”. Supervisor di 2 Marie Curie Training Site “MOLMAG” del V e VI FP, Operational Manager del Network of Excellence, VI FP, ”MAGMANet”. Partecipante a progetti STREP, SSCP, IAPP, LSCP, VII FP, H2020 e Unit Leader di NANOMAGMA, SSCP FP7. Ha ricevuto un finanziamento privato (1.5 ME) per costruire un sistema di recupero e liquefazione di Elio per 6 dipartimenti di UNIFI.
-Interessi di ricerca: Chimica Inorganica – Sintesi di ossidi inorganici allo stato solido – Materiali magnetici per applicazioni biomediche - Interazioni Magnetiche– Nanomagnetismo.
-Co-autore di oltre 380 articoli, h-index 75, 23000 citazioni ricevute.
-Ha presentato più di 270 comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali.

 

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Ha partecipato a:

Il ruolo dei CIRT nel sistema ricerca nazionale e internazionale

Roma, 24 Maggio, 2017 | 16:30

I CIRT svolgono un'azione importante di coordinamento per linee di ricerca tematiche (Ambiente, informatica, Telecomunicazioni, Scienze della vita, Scienze e Tecnologie dei materiali) tra Unità di Ricerca delle università consorziate. Le attività dei Consorzi Interuniversitari si sviluppano nella rete nazionale di ricerca e sono significativamente inserite nei programmi di ricerca europei. Le best practices dei CIRT consistono nel selezionare qualificate Unità affini di ricerca per costituire specifiche filiere tematiche improntate alla massima efficienza gestionale e per ragiungere significative masse critiche da spendersi sul piano internazionale.