Le persone che hanno partecipato

Fernanda Prestileo

Fernanda Prestileo

Si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo (1996). Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Scienze Ambientali (2001) presso la medesima Università.

Da vent'anni si occupa di ricerca, studio e didattica sulle problematiche che si riferiscono: al degrado, allo stato di conservazione e agli aspetti tecnico-analitici e storico-critici dei materiali costituenti le opere di interesse storico-artistico (in particolare materiali lapidei e dipinti murali); all’analisi ambientale dei siti culturali e dei manufatti in essi collocati e/o conservati.

Ha seguito diversi corsi di aggiornamento/specializzazione a livello nazionale e internazionale sul tema della diagnostica, del degrado dei materiali, della conservazione preventiva, del microclima (enti organizzatori: ICCROM, CNR, Università di Venezia, Università La Sapienza di Roma, Società Chimica Italiana, Università di Palermo, Università di Catania).

Dal 1995 al 1997 ha collaborato con il Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università degli Studi della Tuscia nell’ambito dell’attività di ricerca della Sezione “Tutela e valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali”.

Nel 1996 ha collaborato con il Dipartimento di Studi sulle Società e le Culture del Medioevo dell’Università di Roma La Sapienza per lo svolgimento di indagini diagnostiche su graffiti altomedievali.

Dal novembre 1999 al maggio 2003 ha collaborato con il CNR – Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC), sezione di Roma (già Centro di Studio sulle Cause di Deperimento e sui Metodi di Conservazione delle Opere d’Arte – Roma), occupandosi di valutazione dello stato di conservazione e monitoraggio microclimatico in ambienti confinati (chiese e biblioteche).

Dal febbraio 2000 al gennaio 2001 ha collaborato con il CNR – Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico di Roma (già Istituto per l’Archeologia Etrusco Italica – Roma), relativamente all’attività di redazione della Rivista scientifica “Archeologia e Calcolatori”.

Dal giugno 2000 all’aprile 2001 ha collaborato con la IX Comunità Montana del Lazio nell’ambito del progetto di ricerca “Censimento, catalogazione e divulgazione delle opere di carattere monumentale e storico-artistico presenti nel territorio della IX Comunità montana del Lazio”.

Dal giugno 2000 al dicembre 2001 ha collaborato con il Gruppo di Azione Locale Sabino Tiburtino Cornicolano Prenestino nell’ambito del progetto UE Leader II per la redazione di uno studio sulla ridistribuzione dei flussi turistici legata alla valorizzazione dei beni culturali.

Dal gennaio 2001 al settembre 2003 ha collaborato con il Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Bologna (sede di Ravenna), occupandosi di diagnostica, valutazione dello stato di conservazione e monitoraggio ambientale in ambienti esterni e confinati (cinte murarie, chiese, musei, archivi, biblioteche).

Dal novembre 2003 al dicembre 2011 ha prestato servizio come funzionario direttivo presso l’Unità Operativa IV– Laboratorio di Fisica e ambientalistica degli interni del Centro Regionale per la

Progettazione e il Restauro e le Scienze Naturali ed Applicate ai Beni Culturali del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana - Regione Siciliana, occupandosi preminentemente di problematiche riferite all’analisi ambientale di siti culturali “confinati”, alla conservazione preventiva dei manufatti in essi collocati e/o conservati, alla diagnostica non invasiva e alla movimentazione delle opere d’arte durante le esposizioni temporanee.

Dal dicembre 2010 al dicembre 2011 è stata posta in distacco presso l’International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property (ICCROM, Roma) in qualità di Responsabile del Laboratorio scientifico dal Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana sulla base di un accordo di programma finalizzato allo sviluppo di metodologie e tecniche inerenti la conservazione del patrimonio artistico, con particolare riferimento ai siti UNESCO gravanti nell’Area Euromediterranea.

Dal 1 gennaio 2012 si è trasferita per mobilità al Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali – Sezione di Roma, Area della Ricerca di Roma 1, occupandosi di diagnostica applicata allo studio dei materiali, delle tecniche di esecuzione e delle cause di degrado dei manufatti.

Dal 2001 è docente in numerosi corsi di formazione finanziati dalla Unione Europea nonché docente a contratto presso differenti università nazionali (Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Palermo, Università Sapienza di Roma) per discipline inerenti il campo della conservazione delle opere d’arte e della diagnostica.

Dal 2012 è membro della Commissione UNI – Beni Culturali nei Gruppi di Lavoro GL1 – Linee guida e terminologia e GL4 – Ambiente; dal 2016 del nuovo Gruppo di Lavoro GL14 – Illuminazione e beni culturali.

Dal 2012 è iscritta all’Albo degli esperti del MIUR di cui all’art 7, comma 1 del D. Lgs 297/99.

Nel 2016 la sua biografia è stata inserita nella serie Who is Who in the World per il settore Conservation of Cultural Heritage.

E' membro di comitati scientifici di convegni nazionali e internazionali inerenti ai beni culturali.

Ha partecipato in qualità di relatrice a 70 congressi nazionali e internazionali sui temi della diagnostica, conservazione, restauro preventivo, monitoraggio microclimatico.

E’ autrice di 100 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali nel campo della conservazione, della diagnostica e del microclima nonché editore di volumi aventi per oggetto le medesime tematiche.

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Ha partecipato a:

L'obiettivo della Sostenibilità nelle azioni di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, storico e ambientale.

Roma, 23 Maggio, 2017 | 10:30

Attraverso 4 contributi, il seminario declina il tema della Sostenibilità in ambito di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, storico e ambientale. Partendo dalle azioni di recupero sostenibile del patrimonio storico per finalità di sviluppo turistico e dal progetto di Restauro Sostenibile per la tutela della salute degli operatori e dell’ambiente (contributi CNR-ICVBC Istituto Conservazione e Valorizzazione Beni Culturali), si prosegue con un discorso più centrato sulle tecnologie applicate alle azioni di conservazione del patrimonio urbanistico (CNR-ITABC Istituto Tecnologie Applicate ai Beni Culturali) per giungere al tema della salvaguardia ambientale applicato al caso paradigmatico del MOSE e della Laguna di Venezia (CORILA Consorzio Coordinamento Ricerche sistema lagunare di Venezia).

1) Heleni Porfyriou (CNR-ICVBC): “I borghi storici. Una rete per la sostenibilità”. Alla luce delle proposte che negli ultimi anni si sono susseguite sulla questione della valorizzazione dei piccoli centri storici per finalità di recupero e di sviluppo turistico sostenibile, l’intervento focalizzerà sulle proposte di CNR-ICVBC che gradualmente stanno prendendo piede in ambito laziale promuovendo il concetto della valorizzazione in rete dei piccoli borghi.

2) Fernanda Prestileo, Loredana Luvidi (CNR-ICVBC): “Restauro sostenibile per la salute degli operatori del settore e la tutela dell'ambiente”. Il progetto Restauro Sostenibile, che vede coinvolti differenti partner scientifici oltre al CNR-ICVBC (CNR-IIA, Università della Calabria, YOCOCU, Università di Palermo, Università La Sapienza di Roma, Università di Urbino, Fillea CGIL, Legambiente, Accademie di Belle Arti, Federchimica) e stakeholder (INAIL, ISS, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero dell'Ambiente, Chimica Verde, ICCROM), si propone di sviluppare in modo sistematico una prassi per l’utilizzo di procedure sostitutive a basso impatto per la salute dei restauratori e per la tutela dell'ambiente.

3) Elena Gigliarelli (CNR-ITABC): “La Sostenibilità nella rigenerazione del costruito storico”. L’intervento è incentrato sulle tecnologie applicate alla valorizzazione e manutenzione del patrimonio architettonico. Partendo dal concetto di SmartPolis© si focalizza sui nuovi potenti strumenti resi disponibili dallo sviluppo tecnologico e in particolare sulle piattaforme Heritage BIM, capaci di gestire in maniera integrata i modelli virtuali con l’enorme mole di dati e di conoscenza connessa al processo di restauro e conservazione del patrimonio, con obiettivi di sostenibilità e di miglioramento delle prestazioni tecnologiche, antisismiche ed energetiche del patrimonio costruito storico.

4) Pier Paolo Campostrini (CORILA_Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti il sistema lagunare di Venezia) La salvaguardia di Venezia e la sua laguna è "preminente interesse nazionale"(art.1 L. 171/73). Con l’apertura dei cantieri nel 2004, la laguna è stata oggetto di imponenti costruzioni per la sua difesa: il MOSE, che sarà ultimato nel 2018. I cantieri, nei quali hanno lavorato oltre 3000 persone, sono stati realizzati in aree ambientalmente delicate e tutelate dalle norme europee (Natura 2000). Gli effetti ambientali sono monitorati da CORILA (associazione no-profit tra Università locali, CNR ed OGS, vigilata dal MIUR), usando metodi e strumenti provenienti dalla ricerca scientifica in un’ottica inter-disciplinare, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità e il rispetto di un eco-sistema unico al mondo.