Le persone che hanno partecipato

Bruno Monti

Bruno Monti

Nato a Milano dove vive con la moglie e tre figlie, laureato in Architettura presso il Politecnico di Milano. - Esperto GIS - Dal 1991 lavora presso il Comune di Milano dove oggi ricopre la carica di Responsabile del Sistema Informativo Territoriale Centrale e della Toponomastica cittadina nell’ambito della Direzione Bilancio ed Entrate. Responsabile della gestione e sviluppo dell'infrastruttura geografica dell'Amministrazione e del nuovo Geoportale del Comune di Milano.Si occupa di procedure di analisi dei fenomeni di elusione ed evasione fiscale attraverso l'utilizzo di location intelligence e di strumenti GIS. Ha seguito diversi progetti dallo “Smart City” a “EXPO in Città”, dall'Interoperabilità applicativa alla gestione di ambiti procedurali complessi. Responsabile dei progetti MilanGeoKnowledgeDiscovery, GeObservatory e Living Atlas World per Milano Svolge attività formativa nell'ambito di ReteComuni ai tecnici delle Amministrazioni Locali su tematiche inerenti l'applicazione GIS nell'ambito urbano, con particolare rilievo ai temi di natura catastale e open data. Ha svolto attività di docenza in ambito universitario a Torino. Vincitore di diversi premi e riconoscimenti nell'ambito dello sviluppo della conoscenza territoriale e della gestione del dato geografico.

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Ha partecipato a:

Data driven decision: usare i dati per governare i fenomeni (Tavolo di lavoro Executive)

Roma, 25 Maggio, 2017 | 09:30

Il buon governo deve avere la capacità di prendere decisioni sulla base dell’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio stesso. È ciò che viene chiamato data driven decision o anche Data driven economy ed è la conseguenza virtuosa di un processo in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni, queste in conoscenza su cui prendere, infine, decisioni.

Ma la PA è pronta a trasformare l’enorme mole di informazioni a sua disposizione in buon governo? Le potenzialità sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, per offrire servizi migliori ai cittadini, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica. Alle fonti istituzionali si sono aggiunte anche le informazioni che provengono dai diversi device che popolano le città (l’Internet delle cose), dalle segnalazioni dei cittadini o dal funzionamento stesso della macchina amministrativa (ad esempio dai processi di fatturazione elettronica).

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Data driven decision: usare i dati per governare i fenomeni

Roma, 25 Maggio, 2017 | 11:45

Il buon governo deve avere la capacità di prendere decisioni sulla base dell’esatta conoscenza di quello che avviene nel territorio stesso. È ciò che viene chiamato data driven decision o anche Data driven economy ed è la conseguenza virtuosa di un processo in grado di trasformare i dati grezzi in informazioni, queste in conoscenza su cui prendere, infine, decisioni.

Ma la PA è pronta a trasformare l’enorme mole di informazioni a sua disposizione in buon governo? Le potenzialità sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, per offrire servizi migliori ai cittadini, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica. Alle fonti istituzionali si sono aggiunte anche le informazioni che provengono dai diversi device che popolano le città (l’Internet delle cose), dalle segnalazioni dei cittadini o dal funzionamento stesso della macchina amministrativa (ad esempio dai processi di fatturazione elettronica).

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 9 "Innovazione e infrastrutture".