Le persone che hanno partecipato

Francesco Barletta

Francesco Barletta

Francesco Barletta è Responsabile ICT & Innovation di WINDTRE. Si occupa, all’interno dell’area B2B Marketing, di sviluppare per i segmenti SME, Large e TOP l’offerta relativa a soluzioni ICT innovative e dei touchpoints e servizi digitali. In questa posizione, si occupa anche di stabilire varie partnerships con aziende leader di mercato e startup per completare il portafoglio del brand WINDTRE BUSINESS. Barletta è entrato in Wind fin dalla fase di startup, ricoprendo vari ruoli nel Marketing e nelle Vendite. Nell’area Vendite Consumer, ha contribuito in modo significativo a ridisegnare il presidio distributivo con l’introduzione di strumenti e metodologie multicanale, avviando il processo di Digital Transformation. Francesco Barletta è laureato in Scienze dell’Informazione, con un Master in Media & Telco presso il Politecnico di Milano.

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Ha partecipato a:

Le politiche di "Industry 4.0"

Roma, 25 Maggio, 2017 | 09:30

Valgono 20 miliardi di euro, in potenza, gli incentivi previsti dal piano Industry 4.0. Secondo il Ministero dello sviluppo economico possono creare un effetto leva da 100 miliardi di euro. Una visione che è già entrata nella fase attuativa, per innovare la nostra industria con robot, stampanti 3D, internet delle cose, automazione. Ma come procede il recepimento da parte delle imprese, come si sta effettivamente declinando il ruolo dei competence center e delle associazioni di categoria per sviluppare competenze e domanda di innovazione?

Si sta sviluppando in parallelo un adeguato piano di cybersecurity per mettere in sicurezza le aziende connesse?

Facciamo il punto della situazione con i diversi rappresentanti del settore, per capire l’effettivo impatto di questa trasformazione in corso sulla nostra industria e gli eventuali ostacoli che sta affrontando.

Tra i 17 Sustainable Development Goals - strettamente correlati l'uno con l'altro - il focus, in questo evento, sarà sull'obiettivo 9, "Innovazione e infrastrutture", ma parleremo anche di "Città e comunità sostenibili" e "Consumo e produzione responsabili".

Città e territori: dall’emergenza alla ripresa

Roma, 4 Novembre, 2020 | 14:00

La crisi pandemica e il lockdown hanno prodotto sui nostri contesti urbani e territoriali stress improvvisi e senza precedenti, non solo di natura strettamente sanitaria, con effetti drammatici per i territori più colpiti, ma anche dal punto di vista sociale, economico e funzionale.

Per le amministrazioni locali, “le più esposte dello Stato”, l’emergenza sanitaria si è tradotta sin da subito in un’emergenza organizzativa (mettere in sicurezza il proprio personale consentendo lo svolgimento delle prestazioni da remoto) e amministrativa (garantire l’erogazione dei servizi indifferibili e l’attivazione dei nuovi servizi emergenziali di supporto alla popolazione).

L’attenzione immediata è stata rivolta, in primis, alle fragilità urbane, alle categorie più vulnerabili, colpite dall’aggravamento di pregresse difficoltà di accesso ai beni primari.

Una condizione che, come ha rilevato Aldo Bonomi in occasione del primo convegno sulle città resilienti al FORUM PA di luglio, ha portato tutti gli amministratori “ad abbassare lo sguardo” verso i propri cittadini, incontrando, con sorpresa e conforto, la solidarietà e la mobilitazione straordinaria della “comunità ampia” dei volontari, delle organizzazioni del terzo settore e delle forze di protezione civile.

Durante l’emergenza pandemica il digitale è stato un elemento fondamentale di supporto trasversale a tutti gli ambiti di intervento. I comuni sono intervenuti attivando nuovi servizi digitali, riconvertendone alcuni prima erogati in presenza, accelerando processi di digitalizzazione basati sull’utilizzo dei dati e mettendoli in esercizio. L’“operosità digitale” dei comuni in emergenza, tra l’altro, è documentata dalla capacità di aver erogato in pochi giorni più di 400 milioni di buoni spesa alle famiglie in difficoltà, una delle azioni istituzionali più efficienti dei 3 mesi di emergenza sanitaria.

Il ricorso massivo al lavoro da remoto sia da parte del settore pubblico che di quello privato ha modificato sensibilmente i tempi, gli spazi, le condizioni d’uso e i flussi di mobilità nelle città. Se, secondo le stime, lo smart working sarà attivato per percentuali sempre più ampie di personale pubblico e privato, modelli urbani consolidati, come quelli basati sulla concentrazione delle funzioni terziarie e sulle polarità territoriali, saranno profondamente alterati, con conseguenze dirompenti in termini di mobilità, flussi di traffico, distribuzione di nuove funzioni, riconversione di attività, economie del mercato immobiliare.

Parti intere di città potrebbero essere “svuotate” di funzioni “storiche”, mentre alla diffusione del lavoro agile nel territorio potrà corrispondere l’emersione di nuovi servizi di prossimità per il soddisfacimento di bisogni non solo essenziali.

L’obiettivo del convegno è quello di “alzare lo sguardo” verso la “ripresa” delle città, provando ad esaminare le conseguenze di lunga durata degli impatti dell’emergenza nel modo di vivere e di concepire la vita urbana: quali sono i mutamenti più profondi e qual è l’“eredità positiva” della crisi da affidare al new normal e consegnare alla governance del futuro?

Sicurezza IT: la nuova era della trasformazione digitale

Roma, 23 Giugno, 2021 | 10:30

La tutela dell’integrità e della riservatezza degli asset digitali delle Aziende e della Pubblica Amministrazione è un aspetto critico della sicurezza del Sistema Paese e si realizza attraverso un sistema elaborato di reti di telecomunicazioni sicure, competenze, processi e soluzioni innovative, in grado di prevenire gli attacchi e di mitigarne gli effetti. Tradizionalmente la sicurezza è stata principalmente concepita come difesa perimetrale, per prevenire gli attacchi dall’esterno della propria struttura informatica. Questa pratica oggi  non è più sufficiente, sia perché gli attacchi cyber sono diventati sempre più sofisticati e potenti, sia perché il diffondersi del cloud ha delocalizzato i dati dal tradizionale perimetro delle Aziende e della PA locale, sia perché l’avvento dell’IoT sta contribuendo alla diffusione di oggetti intelligenti iper connessi che scambiano dati e conoscenza a livello globale.

In questo contesto, l’esperienza di un Operatore che  garantisce il corretto funzionamento dei propri asset per l’erogazione del Servizio Pubblico, può essere la giusta regia per supportare la Pubblica Amministrazione centrale e locale nella attuazione delle diverse policy di sicurezza, garantendo la giusta protezione e la migliore esperienza d’uso.